La Roma di mister De Rossi è la prima semifinalista della Final 8 Scudetto Primavera 2015: dopo una battaglia sportiva lunga 95 minuti i giallorossi sono riusciti a strappare il 2-0 (nei minuti di recupero, con Ndoj) sigillando la qualificazione, nella quale si erano subito portati avanti con il rigore di Verde in avvio. Onore e applausi allo Spezia di mister Gallo, che avrebbe meritato più volte il pari soprattutto con il cannoniere stagionale del campionato Primavera Sadiq, oggi però incapace di trasformare in gol le tante occasioni costruite.



Squadra quadrata, con i singoli forse più interessanti in senso assoluto di questa Final 8 e… fortunata. Oggi, senza quest’ultima qualità, avrebbe rischiato pesantemente l’eliminazione. Se vince con Pellegrini e Verde che giocano così – a ritmi ridotti – chissà cosa può fare trovando una condizione migliore nei prossimi giorni… Ha giocato alla pari e in alcuni frangenti del match è stato anche superiore alla Roma. Con qualche singolo sopra la media, soprattutto fisicamente. Il limite principale è stata la mancanza di killer instict in area di rigore Il rigore concesso alla Roma è giusto, così come quello non assegnato allo Spezia. Non ha convinto qualche mancato fischio, in particolare nel primo tempo, ma tutto sommato si merita la sufficienza piena



Dopo un primo tempo dai due volti (voto 6,5), la Roma di mister De Rossi (voto 6) è in vantaggio sullo Spezia grazie al calcio di rigore trasformato in avvio da Verde (voto 6). I giallorossi – che hanno sfruttato in particolare nei primi 20 minuti di gioco la verve di Di Livio (voto 7), il migliore dei suoi e decisivo per conquistare il penalty – si sono però pericolosamente spenti alla distanza, chiudendo con il fiatone: buono l’apporto a centrocampo di Ndoj (voto 6,5) e Machin (voto 6), molto in difficoltà tutti gli altri, al di là dei ruoli e della tattica.

Questo perchè, soprattutto fisicamente, sono saliti in cattedra Nura (voto 7) sulla fascia destra e Sadiq (voto 7) in avanti: capace di segnare 26 gol in 26 partite di regular season, l’attaccante nigeriano ha letteralmente travolto con la sua potenza e il suo impatto fisico Capradossi (voto 5) e anche Calabresi (voto 6), l’unico in grado di fermarlo, ogni tanto. Non all’altezza invece Paccagnini (voto 5), che ha sprecato un assist d’oro dello stesso Sadiq; in ombra anche Bastoni (voto 5,5), centrocampista di grande interesse, la cui crescita sui 90 minuti può essere la carta in più da giocare per lo Spezia.



Avvio bruciante e 20 minuti autoritari non possono bastare: strappa la sufficienza grazie al punteggio parziale, ma non basterà questo tipo di approccio nel secondo tempo. Da buon Di Livio, sulle orme di papà Angelo, si dimostra un trottolino imprendibile sulla sinistra. Si conquista il calcio di rigore e un’infinità di falli, risultando il più pericoloso dei suoi. Non tocca palla, o quasi. Fuori contesto anche nel momento migliore della Roma, 45 minuti nettamente insufficienti.

Discorso inverso agli avversari, anche se è impossibile non concedere il 6 alla squadra di Gallo: partiti con timore quasi reverenziale (nonostante l’età), i ragazzi in maglia bianconera hanno sfiorato e avrebbero meritato il pari, grazie a Nura e Sadiq. Forza fisica e spunti da fuori categoria, si dimostra il pericolo pubblico numero 1 come si pensava alla vigilia. Gli manca un pò di concretezza per ora ma serve almeno 2 o 3 palloni invitanti e fa impazzire la difesa, da solo. Concede il rigore agli avversari per un fallo di mano evitabile, con un pò di coordinazione in più, prima di lasciare il campo per un infortunio, dopo un intervento cercato su Di Livio: 15 minuti da incubo. (Luca Brivio)

Lo Spezia spreca varie occasioni, calciando fuori da ottima posizione. Quando inizia ad inquadrare la porta, in maniera tuttavia non così pericolosa, lo trova al suo posto senza mai tremare

Cauz non è un’ala e lui lo soffre solo relativamente. Più preoccupato, invece, quando si tratta di limitare il ciclone-Sadiq

E’ il difensore che convince di meno, viene graziato dalla mancata zampata di Sadiq, che pure la sfiora in varie circostanze

Travolto in più di un’occasione dal portentoso numero 9 avversario, è lui però a salvare la porta e il match, affiancando a qualche errore anche alcuni recuperi determinanti

De Rossi lo toglie a fine primo tempo, indovinando la mossa. Nura gli ha fatto vedere i fantasmi per 45 lunghi minuti

Centrocampista di rendimento e sempre molto presente e continuo nella corsa, oggi avrebbe dovuto però fare di più in termini di qualità. Ha inciso sicuramente anche la stanchezza sulla sua prestazione, costringendolo ad abbandonare il campo nel finale

Il migliore dei suoi per lunghi tratti del match, per tenacia e capacità di contrastare chiunque gli capitasse a tiro. Dinamico e in forma smagliante, non a caso ha trovato il gol nel finale, quando tutti gli altri erano sulle gambe

Qualche buon recupero in zona centrale, dove ha eretto un muro non imperforabile ma discretamente resistente. Anche qualche passaggio sbagliato di troppo, però

Il gol di fatto decisivo è suo, con il rigore di inizio partita. Per il resto è però troppo fuori condizione per avere continuità e mantiene ritmo ed intensità molto bassi

Mezzo punto in più per il lampo di inizio ripresa, quando coglie un palo abbastanza clamoroso. Per il resto quasi nulla

Primo tempo da migliore in campo assoluto, secondo con qualche difficoltà in più. Ma anche l’azione del 2-0 (dopo essersi conquistato il rigore dell’1-0) inizia dai suoi piedi

( Molto meglio di Anocic, anche se soffre parimenti le accelerazioni di Nura. Come quantità di occasioni concesse all’esterno nigeriano, dopo il suo ingresso, la Roma può però ritenersi soddisfatta)

( Centrocampista di grande valore e di interesse assoluto. Pur essendo un classe 1997 è stato tra i migliori della stagione e lo spezzone di oggi lo conferma. Probabilmente sarà titolare in semifinale)

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Non è particolarmente soddisfatto per la traduzione pratica della sua idea di gioco e di partita della squadra, contro lo Spezia. Ha rischiato facendo subito un buon turnover (anche basandosi sulle condizioni fisiche, ci fidiamo) ed uscendo vincitore. Ma tremando non poco

Nessun intervento da urlo, un ringraziamento ai due pali della porta su Vestenicky e Di Livio e due gol sui quali non ha responsabilità

Purtroppo la sua partita dura, causa infortunio, solo 15 minuti. Ma è un brutto quarto d’ora: causa il rigore trasformato da Verde e soffre molto Di Livio

Bravo a tenere Vestenicky, concedendogli solo un’occasione in tutto il match, Si vede che è abituato ad un livello superiore, essendo un giocatore della Prima Squadra

Contenere il Verde di questo pomeriggio, che trotterella senza mai “strappare”, non è impossibile. Partita sufficiente e senza grosse incertezze, anche se deve lasciare il campo nel finale per crampi

Fisico e gamba da giocatore vero, è però un esterno più difensivo che offensivo e non fornisce alternative agli attacchi a destra di Nura. Come profilo è certamente uno dei più interessanti in prospettiva Prima Squadra

Impressionante al pari di Sadiq per superiorità fisica. Il passo e la resistenza sono chiaramente oltre la media, è già pronto al salto tra i professionisti

Duello prolungato (e alla lunga perso) con Ndoj in mezzo al campo. Corre tanto ma si vede poco

E’ il singolo da cui mister Gallo e tutta la squadra si aspetta i break decisivi e gli inserimenti letali in avanti. Oggi manca soprattutto il suo apporto

Anche per lui tanto lavoro oscuro ma pochi palloni di qualità in verticale

Sbaglia un gol che poteva essere decisivo nel primo tempo e la differenza della sua prestazione con quella del compagno di reparto colpisce in negativo

Con un gol (e potrebbe farne anche di più) sarebbe da 8 in pagella. Gioca su tutto il fronte dell’attacco, da centravanti ma anche da punta di movimento, portando in giro a turno centrali e terzini. Da rivedere tra i professionisti, questa non è la categoria giusta per lui

( E’ il più giovane in campo, un classe 1998 che però non soffre il confronto con ragazzi anche tre anni più grandi. Carattere e ottime prospettive tecniche e agonistiche)

( Nettamente superiore a Paccagnini, restituisce brio all’attacco fornendo un appoggio importante a Sadiq)

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Molto deluso a fine partita, è andato ad un passo dal continuare avventura e sogno a tine bianconere. Più che con l’arbitro deve però prendersela (tra virgolette, vista la grande prestazione in generale) con i suoi per l’incapacità di segnare almeno un gol

(Luca Brivio)