Ecco l’appuntamento con le pagelle finali di Roma-Pescara: diamo i voti a tutti i giocatori che sono scesi in campo nella partita dello stadio Olimpico, valida per la quattordicesima giornata del campionato di Serie A. La Roma tiene il passo del Milan e si riporta in seconda posizione a -4 dalla Juventus capolista, ma i giallorossi soffrono più del previsto contro un Pescara molto più coriaceo e testardo del preventivato, all’Olimpico finisce 3 a 2 per gli uomini di Spalletti che a inizio gara avevano dato la sensazione di dominare in lungo e in largo con la doppietta di Dzeko nei primi minuti, ma i padroni di casa non riescono a chiuderla nel primo tempo e nella ripresa il Pescara la riapre con Memushaj. Ci pensa Perotti a rimettere le cose a posto trasformando un calcio di rigore che lui stesso si è procurato, ma sarà comunque un finale di sofferenza per la Roma con la rete di Caprari che tiene sulle spine Totti e compagni fino al triplice fischio di Irrati. Il calo della Roma è comunque un segnale preoccupante in vista del derby di domenica prossima contro la Lazio.
Match gradevole e combattuto dal primo all’ultimo minuto, merito di un Pescara che non si è mai arreso ed è rimasto in partita fino alla fine, con la Roma che non ha saputo archiviare la pratica già nella prima frazione di gioco, incapace di incrementare le reti di scarto sulla squadra avversaria. A inizio gara i giallorossi danno l’impressione di passeggiare letteralmente, invece sul 2 a 0 non chiudono la pratica e nella ripresa se la fanno riaprire, non fosse per il rigore procurato e trasformato da Perotti ora staremmo parlando di una mezza disfatta dei giallorossi. La formazione abruzzese perde anche oggi ma se non altro può uscire dal campo a testa alta dopo una prestazione incoraggiante soprattutto nella ripresa. Gli uomini di Oddo fanno tesoro dei propri errori e stavolta dosano meglio le energie, col risultato che nel finale sono loro ad averne di più. Peccato per il primo terzo di gara negativo (male soprattutto in difesa) e la sconfitta ma le premesse per tirarsi su sembrano esserci. Il suo assistente è bravo a valutare la posizione di Dzeko in occasione del suo secondo gol, nessun dubbio sull’offside di Salah in occasione del gol annullato all’egiziano, impiega qualche attimo di troppo a capire che l’intervento di Crescenzi su Perotti era punibile con il calcio di rigore.
All’intervallo la Roma è avanti sul Pescara per 2 a 0. Inizio travolgente dei padroni di casa che al decimo minuto del primo tempo sono già in vantaggio, uno-due micidiale di Dzeko (7,5) che approfitta della fragile difesa ospite per rafforzare la propria leadership nella classifica marcatori, la formazione di Oddo rischia di andare alla deriva ma per sua fortuna gli uomini di Spalletti allentano la morsa e concedono qualche spazio anche agli abruzzessi con Benali (6) che sfiora l’1-2 al termine di una bella azione. Prima dell’intervallo ci prova Nainggolan (6,5) che costringe Bizzarri (6,5) a effettuare una parata piuttosto impegnativa, e ancora Dzeko che vuole la tripletta ma non riesce a inquadrare bene la porta in questo caso.
Inizio travolgente dei giallorossi che si portano subito sul 2 a 0 ma poi si fermano lì, concedendo anche qualche occasione agli avversari e non riescono a chiudere definitivamente la contesa prima dell’intervallo. Due gol nei primi dieci minuti per mettere in chiaro le cose e sigillare i tre punti per i giallorossi Qualche errore di inesperienza per il giovane brasiliano.
Giocare senza difensori titolari non è affatto facile e difatti incassa due gol nei primi dieci minuti, peccato perché, seppure a sprazzi, la squadra di Oddo mostra qualche bella idea. Con i suoi interventi sta limitando i danni e consente al Pescara di chiudere il primo tempo sotto di appena due gol. Non ne sta azzeccando una, dimostrando di essere assolutamente inadeguato come difensore centrale, del resto non è quello il suo ruolo. (Stefano Belli)
Primo tempo da spettatore non pagante per l’estremo difensore polacco che poi nella ripresa timbra il cartellino negando il gol a Pepe e Verre, arrendendosi però alle conclusioni vincenti di Memushaj e Caprari.
Qualche chiusura in calcio d’angolo con diverse percussioni sulle fasce destre, ma gli manca l’acuto per lasciare il segno.
Rimedia il giallo già nel primo tempo, ma a parte questo non si comporta male in mezzo al campo facendo il suo dovere senza sbavature.
Doveva essere un elemento di rincalzo per la difesa, ma visti gli infortuni di Vermaelen e Manolas ormai Spalletti non può più farne a meno, anche se commette una leggerezza regalando il pallone a Caprari che per poco non serve l’assist vincente a Verre.
Fa buona guardia in generale sugli avversari che deve tenere d’occhio, guadagnando anche qualche calcio di punizion
Spesso impiegato in Europa League, stasera Spalletti lo schiera anche in campionato per l’infortunio di Paredes, qualche errore di gioventù ma di certo non sfigura. ( Prova a inventarsi qualche giocata ma non trova il guizzo vincente al rientro dall’infortunio, giusto in tempo per il derby)
Tenta qualche inserimento in area senza fortuna, sulle battute conclusive del match potrebbe mettere la parola fine sul match ma da posizione ottimale non riesce ad angolare a sufficienza il tiro per scavalcare Bizzarri.
L’egiziano va subito vicino al gol per poi mettersi al servizio di Dzeko, nel finale ci prova in prima persona trovando però l’opposizione di Dzeko. ()
Sul 2 a 0 sfiora il gol che probabilmente avrebbe definitivamente chiuso la contesa già nella prima frazione di gioco, fa salire spesso i suoi e la grinta che ci mette in campo è davvero contagiosa, senza di lui i giallorossi avrebbero adottato un atteggiamento ancora più arrendevole. ( Rischia di combinarla grossa quando perde palla sulla pressione di Brugman ma poi rimedia al suo errore deviando in corner la conclusione di Verre)
Incontenibile sulla fascia destra dove serve una miriade di palloni verso i compagni che si trovano al centro dell’area di rigore avversaria. Quando capisce che tira una brutta aria si procura da solo il rigore che lui stesso trasforma riportando avanti di due gol la Roma, una rete che peserà poi tantissi
Due gol nei primi dieci minuti per il centravanti bosniaco che trova subito il modo di lasciare il segno e decidere la contesa, anche lui cala vistosamente nella ripresa pur sfiorando più volte la tripletta.
Il tecnico della Roma deve assolutamente trovare un rimedio ai black-out che affliggono la squadra nella ripresa, tra una settimana c’è da affrontare la Lazio e questi cali di tensione nel derby non sono ammissibili. Alcune scelte forzate (Emerson Palmieri, Gerson) per i tanti infortuni.
Assolutamente incolpevole sui due gol di Dzeko, sul tiro di Nainggolan è posizionato bene sul suo palo e blocca la conclusione, nella ripresa impedisce a Salah di segnare il 4 a 2 tenendo i suoi a galla fino al novantesimo.
In nettà difficoltà per tutto il primo tempo dove dimostra di essere assolutamente a disagio nel ruolo che oggi Oddo gli ha assegnato. ( Porta nuova linfa vitale)
Sul 2 a 0 di Dzeko tiene ingenuamente in gioco il centravanti bosniaco che ringrazia e gonfia la rete, serata da dimenticare per il numero 13 del Pescara che in un ruolo a lui non congeniale si trova parecchio in difficoltà.
Male in marcatura su Dzeko quando gli lascia tutto lo spazio per coordinarsi e concludere a rete sull’1 a 0, interviene spesso in ritardo sugli avversari prendendo anche il giallo.
Abile a conquistarsi qualche calcio di punizione e a chiudere Perotti che oggi ha fatto sfracelli sulle fasce.
Nel secondo tempo riapre la contesa firmando la rete del 2 a 1 che rimette tutto in gioco, davvero positivo sul piano dell’atteggiamento perché è grazie a lui se il Pescara riaccende la luce nella ripresa.
Così così nel primo tempo, decisamente meglio nella ripresa quando ruba palla ai giocatori della Roma facendo ripartire i suoi in contropiede.
Rovina la sua prestazione con un intervento scellerato e inutile su Perotti in area, causando il rigore grazie al quale la Roma ha conquistato i tre punti nonostante il finale di sofferenza.
È il primo dei suoi a cercare la porta tirando addosso a Szczesny, partecipa spesso attivamente alle trame offensive del Pescara cercando di alzare il baricentro della squadra ()
A inizio ripresa non trova il gol solamente per l’intervento ai limiti del miracoloso di Szczesny che blinda la porta sul 2 a 0, per il resto non sfrutta a dovere tutti i palloni che gli capitano a tiro.
Pronti, via, e si fa subito male. E dire che rientrava da un altro infortunio, periodo nero per il centravanti francese. ( Entra a freddo e impiega un bel po’ a carburare, ma poi comincia a rendersi minaccioso dalle parti di Szczesny finché, nella ripresa, non segna il gol del 3 a 2 facendo sudare i tre punti alla sua ex-squadra)
Cerca di schierare la miglior formazione possibile con una difesa a dir poco rattoppata e rischia di incassare un’altra goleada, ma stasera il Pescara limita i danni nel momento peggiore per poi tornare in partita grazie agli innesti di Caprari e Verre, con il tecnico che ha saputo aggiustare il suo undici soprattutto nella ripresa.
(Stefano Belli)