Lo splendido rigore firmato ieri sera dal El Shaarawy nel match tra Roma e Chievo che ha sostanzialmente chiuso il 2016 del campionato di Serie A, ha fatto riconsiderare a molto l’impiego in maglia Roma del Faraone in questo anno che sta volgendo al termine. Per Spalletti il faraone ex rossonero è stato speso una riserva di lusso, messo parzialmente in ombre dall’exploit di Edin Dzeko, tra i migliori marcatori dell’intero campionato 2016-2017 e che molte volte ha fatto volare la Roma davvero in alto, salvandola da situazioni spinose. Il possibile cambio di modulo per la Roma 2017potrebbero però vederlo protagonista: nel caso in cui il tecnico giallorosso adotto il più aggressivo 4-2-4 El Shaarawy sarebbe certamente titolare e in grado di regalare ancora ai tifosi le stesse gioie provate ieri sera all’olimpico. Un tale rilancio con il club aiuterebbe l’italoegiziano anche in alcuni obbiettivi personali, tra cui il rientro nella nazionale di Ventura. E’ dagli europei del 2016 che El Shaarawy non veste la maglia azzurra, durante i quali però è stato un panchina la maggior parte del tempo, se non nella sua totalità.
Con pochi giorni alla chiusura del 2016 è tempo di fare qualche bilancio anche in casa Roma: per quanto riguarda i giallorossi i numeri premiano ampiamente la prestazione di Spalletti e giocatori, che nonostante tanti titoli sfuggiti per un soffio, hanno realizzato nell’anno solare il record di 84 punti. Un rendimento davvero altissimo per quanto riguarda il campionato italiano, secondo solo alla Juventus: in 47 incontri infatti Spalletti ha realizzato ben 29 successi, 8 sconfitte e 10 pareggi. In campionato però la Roma ne ha perse solo 5 su 37 partite totali nel 2016, fallendo più che altro nei big match diretti, come contro il Real Madrid negli ottavi di Champions, oppure l’eliminazione da questa stagione della Champions contro il Porto. La media punti in Serie A è alta, 2.27 ogni 90 minuti, con 86 gol in campionato, per una media di 2.3 a partita: dato inestimabile e soprattutto legato in maniera strettissima all’exploit di Dzeko in questa ultima parte del 2016: 23 reti in 43 partite giocate.
Nonostante il clima in casa Roma sia generalmente di festa vista la bella chiusura del 2016 all’olimpico di ieri sera, si continua a parlare con particolare polemica del progetto del futuro stadio giallorosso, che ormai da mesi sta tenendo col fiato sospeso i tifosi giallorossi e non solo. Le ultime notizie di casa Roma riportate dal portale giallorossi.net ci raccontano di una nuova polemica provocata dal responsabile dell’urbanistica Paolo Berdini della giunta Raggi, per quanto riguarda il progetto del nuovo stadio della Roma. L’assessore infatti considerando l’attuale proposta di progetto avrebbe commentato: “Lo stadio? Se si fa uno stadio con dei parcheggi, io dico sì. Se ci sono quei tre mostri vicino, me ne vado”. Il riferimento è a tre torri che circonderebbero il nuovo edificio e che sono già state oggetto di polemiche anche nel ministero dei Beni culturali. Pur continuando a contestare la scelta di approvazione del nuovo stadio fatto dalla giunta precedente, l’assessore nega che ci sia una frattura tra tifosi e avversari dello stadio di Tor di Valle. Senza dubbio il caos che al momento coinvolge la giunta del comune di Roma non aiuterà a far proseguire il progetto del nuovo stadio giallorosso.
Spalletti chiude il bilancio del 2016 della sua Roma con la bella vittoria per 3 a 1 contro il Chievo tra le mura dell’Olimpico, ormai diventato un vero e proprio fortino per il gruppo giallorosso. Questa prima parte della stagione del campionato infatti l’Olimpico ha portato decisamente bene alla Roma che solo in una occasione è caduta in casa. Per questo motivo il tecnico giallorosso ha ritenuto opportuno a fine gara ringraziare la curva sud con queste parole: “Sono andato a salutare quello spicchio che canta e ci aiuta: è lo zoccolo duro che si sente quando siamo dentro. Qui vinciamo sempre, 6 difficile da spiegare ma l’Olimpico resta casa nostra”. Nel fare un bilancio del 2016 Spalletti ha poi aggiunto per la sua Roma: “Sembrava che dopo la sconfitta di Torino si dovesse buttare via tutto quello che abbiamo fatto. Invece con 84 punti in 37 partite siamo al livello del PSG, del Liverpool, del City e di tantissime squadre. Siamo tra le prime quattro nel 2016, poco sotto la Juventus, il Barcellona e il Real Madrid. Si deve mirare ai bianconeri perchè fanno delle cose impossibili. E chiaro che se ci dobbiamo rapportare a loro è tutto un fallimento. Mi piacerebbe avvicinarli, se non ce la facciamo non vuol dire che il nostro lavoro non abbia valore”.
Ieri sera all’Olimpico si è chiuso con la splendida vittoria per 3 a 1 l’anno solare della Roma, che ha affrontato nell’ultimo match prima della pausa natalizia il Chievo. A festeggiare tra gli altri spicca sicuramente Diego Perotti, che ha voluto pubblicare un messaggio sul proprio profilo instagram a tutti i suoi fan: “Finisce un bellissimo anno con una grandissima vittoria! Il 2017 deve essere ancora meglio..! Daje Roma!”. Un bilancio quindi positivo per il calciatore argentino che ha pubblicato una foto mentre fa il segno del cuore con le mani indossando la maglia della Roma. El Monito però mostra già di non accontentarsi di quanto raggiunto personalmente e con la Roma in questo 2016, puntando per il prossimo anno a obbiettivi ben superiori. In casa Roma comune non si può che essere soddisfatti di questa prima parte della stagione di serie A: secondo posto dietro alla Juventus, con 38 punti (a sole 4 lunghezze dalla capolista bianconera), accesso agli ottavi di finale di Europa League (brucia però l’esclusione prematura della stagione di Champions League). Personalmente anche lo stesso Perotti ha di che rallegrarsi: 15 presente in campionato, per un totale di 1006 minuti giocati, con oltre 6 gol messi a segno e 6 assist.