Non è un primo anno in giallorosso indimenticabile per l’estremo difensore Alisson Becker, portiere della Nazionale brasiliana e riserva di Szczesny alla Roma. Il sudamericano è uno dei portieri più promettenti del nostro campionato e Luciano Spalletti sembra voler puntare su di lui per l’Europa League. Proprio a proposito delle Coppe, il portiere dei capitolini si è cosi espresso: È un torneo equilibrato con squadre che sanno fare bene, adesso che arriviamo alle fasi finali sarà una competizione migliore. Io gioco solo questo torneo, è importante per far vedere a tutti il mio duro lavoro e per aiutare la squadra a conquistare un trofeo mai vinto a Roma”. Ha poi proseguito: “Per un portiere la cosa peggiore è subire un gol. Sono stato protagonista di poche azioni però quello che ho fatto l’ho fatto bene. Sono felice di aiutare la squadra in questo momento”. Il percorso della squadra in Europa è soddisfacente secondo Allison, ma si può fare di più: “Abbiamo fatto bene ma possiamo fare meglio, sempre con la testa giusta pensando di fare sempre di più”.



Il tecnico della Roma, Luciano Spalletti, dopo l’ultima importante vittoria ottenuta contro il Chievo Verona ha tracciato un bilancio di questo 2016 ai microfoni di Roma Radio. Il primo pensiero va ai tifosi giallorossi:  “Ho sentito di andarli a ringraziare, soprattutto quello spicchio sempre presente e continuo. Se lo faranno ancora di più sarà maggiore il contributo alla squadra”. L’allenatore dei capitolini sottolinea l’importanza del gruppo, spiegando che tutti nel loro piccolo fanno la loro parte: “Tutti hanno un valore importante, non è che si modifica il parere in base a un errore. Se sbaglia Bruno Peres poi si corre più di tutti. Emerson Palmieri gli è stato detto che ‘puzzava’ quindi si è dovuto profumare. È un ottimo giocatore, ve ne accorgerete”. Proprio sul brasiliano Luciano Spalletti è pronto a scommettere senza timore di essere smentito: “Ha un piede quando tira in porta… vedrete che diventerà un giocatore importante. La Roma non è la squadra ideale per crescere i giovani e farli sbagliare. Si può fare a Udine e Empoli, qua è più complicato”. 



È uno dei grandi simboli di una Roma che, pur sconfitta dalla Juventus, ha chiuso l’anno solare al secondo posto in classifica e ancora in corsa per lo scudetto, confermandosi ancora una volta come alternativa più credibile ai bianconeri. Il centrocampista belga era partito leggermente in sordina in questa stagione; poi, spostato da Luciano Spalletti, sulla trequarti, è tornato a garantire il suo solito rendimento, fatto di corsa e sacrificio ma anche gol (ne ha segnati due nelle ultime quattro partite in Serie A). Eppure le prestazioni di Nainggolan non sono servite a convincere Roberto Martinez, nuovo CT del Belgio (ha assunto l’incarico dopo gli Europei); se con Marc Wilmots il numero 4 della Roma era diventato un punto fermo, con l’ex allenatore dell’Everton la scintilla non è scoccata. “Sono molto deluso per le recenti esclusioni dalla nazionale” ha confessato Nainggolan al portale nieuwsblad.be “ho detto a Martinez che secondo me sono stati convocati giocatori che non erano idonei”. Un esempio lo ha fatto anche in concreto: “Martinez stravede per Youri Tielemans; non dico che non sia bravo, ma vorrei vederlo giocare in Italia perchè per ora sta dimostrando il suo talento soltanto in Belgio”. Come dire: non è sufficiente. Uno spiraglio c’è: il Ninja ha infatti confessato di come il Commissario Tecnico gli abbia detto che “contro il Milan ha visto il Nainggolan che vorrebbe sempre vedere, e che se dovessi continuare a giocare così mi terrà in considerazione”



Chiuso l’anno solare con il secondo posto in classifica, la Roma va in vacanza con la consapevolezza di essere ancora in corsa per lo scudetto. E’ stato un grande 2016 quello dei giallorossi: un 2016 che di fatto è stato interamente gestito da Luciano Spalletti, subentrato a Rudi Garcia al termine del girone di andata del 2015-2016. Aggiungendo le due partite con il tecnico francese in panchina (i pareggi contro Chievo e Milan), come riporta il Messaggero, la Roma ha ottenuto nell’anno solare che sta per concludersi la bellezza di 84 punti: 46 nella seconda parte dello scorso campionato, 38 nelle prime 18 giornate di quello in corso. Non è un record, ma poco ci manca: in Italia soltanto la Juventus ha fatto meglio (100 punti con una partita in meno, quella da recuperare a Crotone) e, se guardiamo soltanto all’Europa, Real Madrid e Barcellona sono le uniche squadre oltre i confini nazionali ad aver superato i punti della Roma. Nemmeno il Psg, dominante lo scorso anno nella Ligue 1, si trova davanti ai giallorossi; un grande attestato al lavoro di Spalletti, ed è proprio per questo che il tecnico toscano, dopo la sconfitta dello Juventus Stadium, ha usato parole dure nei confronti di alcuni giornalisti che lo accusavano di essere il principale responsabile del -7 dai campioni d’Italia. Per fare un confronto, il predecessore di Spalletti – appunto Rudi Garcia – aveva ottenuto 66 punti nell’anno solare 2015; sono ben 18 in meno del toscano. La Roma insomma resta non soltanto in corsa per il tricolore, pronta ad approfittare di qualunque calo da parte della Juventus, ma sta dimostrando che con Spalletti al timone è una squadra in grado di vincere contro chiunque e molto solida, ad ogni modo la seconda forza del calcio italiano senza troppe discussioni (al di là del terzo posto ottenuto nell’ultimo campionato di Serie A).