Dolce-amare per la Roma contro Il Real Madrid. Voto basso al disastroso arbitro che rovina la garaIl Real Madrid prenota i quarti di finale di Champions, con una vittoria ben oltre i propri meriti e che punisce troppo duramente una Roma all’altezza della situazione. Sblocca il match il solito Cristiano Ronaldo, favorito da una deviazione sfortunata di Florenzi; chiude il discorso nel finale Jesè, con un diagonale chirurgico. Ritorno da Mission Impossibile ma ottima prestazione giallorossa, con applausi meritati del pubblico.



Meritava senza dubbio il pari, quindi che perda e pure di due lunghezze è davvero fuori dal mondo… Ma il calcio è così, hanno vinto gli episodi, più che il Real Ha il merito indubbio e molto significativo di “matare” una contesa (anche in vista del ritorno) affatto semplice. Ma dire che impressiona positivamente sarebbe una bella bugia, quindi restiamo modestamente sulla via della verità Sbaglia, sempre a favore del Real, nei momenti clou della ripresa. Ci stava (almeno) un calcio di rigore per i giallorossi



Primo tempo di livello, alla pari con il Real Madrid di Ronaldo e Benzema: la Roma non trema e tiene bene il palcoscenico più prestigioso, in un Olimpico vestito finalmente a festa e pieno. 45 minuti quasi perfetti per la squadra di Spalletti, che non trema mai (o quasi) al cospetto dei big madrileni e riesce anche a impegnare – diverse volte – la coppia Varane-Sergio Ramos (voto 7), i migliori in campo per la squadra di Zidane. Benissimo in particolare Salah e Perotti (voto 7 per entrambi), che si intendono ad occhi chiusi e tengono sotto pressione costantemente gli avversari. Un gradino (bello alto) più sotto ai due El Shaarawy (voto 5,5), spesso impreciso e parso un po’ in agitazione, al momento delle scelte. Completamente inoperosi i due portieri (SV), anche se Szczesny ha tremato sull’unica vera giocata di classe del Real, dopo la mezzora: assist di Ronaldo (voto 5,5) per Marcelo (voto 6), che al volo sfiora il gol da beach soccer. Duro nella marcatura in raddoppio su CR7 Vainqueur (voto 5,5), che però ha fatto arrabbiare Spalletti per la gestione del pallone, approssimativa, dopo averlo rubato ai blancos. Attento e concentrato Florenzi (voto 6,5), vincitore nel mismatch contro il cannoniere della Champions, per i primi 45′ di gioco.



Manca un acuto in grado di far tremare Navas ma è stato un primo tempo di alto livello, alla pari con il Real. Che giocatore! Si è calato nella nuova realtà con facilità e carattere da campione. Migliore in campo per il momento. Qualche segnale di ripresa nel finale, dopo diversi errori in uscita, che potevano risultare oltremodo dannosi per i suoi.

Ritmi bassi, possesso palla prolungato ma senza sbocchi in avanti. 45 minuti da piccolo Real. Un muro. Sempre perfetto nelle chiusure, stoppa chiunque gli passi vicino, come un controllore. Lui e Benzema restano ai margini del gioco e della partita, anonimi come due giocatori qualunque. (Luca Brivio)

Ingannato dalla deviazione di Florenzi sul destro di Ronaldo, si allunga ma non può arrivarci sul diagonale di Jesè. Per il resto, quasi spettatore

E’ vero che ha la responsabilità della marcatura di CR7 sul gol, ma è impossibile punirlo con l’insufficienza. Sfortunato ma meritevole degli applausi del pubblico e della critica

Esuberante e irriverente nel confronto con due big come Benzema e Ronaldo, che però contiene alla grande

Promosso, anche se con meno entusiasmo rispetto a Manolas. Diversi interventi da giocatore vero, però, che scacciano i troppi balbettii del campionato

Concede troppo spazio a Jesè, che lo “pugnala” con il destro a pelo d’erba del 2-0. Sporca così una buona prova

Non è più il giocatore, il top player di livello mondiale, ammirato fino a buona parte della scorsa annata. Partecipa senza lampi di genio alla prestazione collettiva

Randella Cristiano Ronaldo come se non ci fosse un domani. Poi sbaglia parecchio in appoggio, ma riteniamo che il primo compito tattico fosse proprio quello al contrasto

Ci prova con qualche conclusione dalla distanza, rimbalzando sul muro centrale delle merengues. Tra i mediani però è sicuramente il migliore

Sarebbe ben oltre il 7, se riuscisse a trovare almeno un briciolo di concretezza al tiro, dopo le volate a velocità doppia sugli avversari. Protagonista… ma sarebbe potuto essere eroe

Un allungo pericoloso, molto pericoloso, per tempo. Nel primo caso Varane salva tutto, nel secondo ci pensa Navas, ma con un fallo che poteva costargli il rigore

Stesso discorso fatto per Salah, con la differenza che la sua curva negativa – che abbassa il voto di almeno un punto – è dovuta al crollo fisico ed alla stanchezza dal 60° in poi

Cerca di cambiare volto alla partita nel finale con il gol che però sfugge a lui e ai compagni

Roma promossa, punita solo dagli episodi ma che dimostra di poter reggere il confronto con una squadra al top in Europa  

Graziato dall’arbitro, il contatto con El Shaarawy era da rigore e (almeno) ammonizione. Si salva con fortuna

Stende Florenzi e il rigore non dato da Kralovec è ancor più clamoroso del precedente. Unico singolo della difesa Real nettamente insufficiente

Partita mostruosa a livello di concentrazione e precisione negli interventi. Un vero e proprio muro

Salva alla grande su El Shaarawy nel primo tempo, rifinendo il lavoro di muratura eccellente di Ramos

Tanto bello e pericoloso quando riesce a liberare la corsa in avanti, quanto in difficoltà sulle accelerazioni di Salah. Sfiora il gol da cinema

In cabina di regia non trova la solita autorevolezza e genialità, soprattutto nel gioco in verticale

Partita decisamente lontana dagli standard di un fuoriclasse come lui. Onesto, si confonde nella folla…

Irriconoscibile. Zidane lo toglie dal campo e ne ha ben donde 

Qualche spunto, senza continuità. Se accende il motore la classe c’è, ma è troppo intermittente

Non bastano le occasioni nel finale, con la Roma sbilanciata in avanti. Anche lui decisamente insufficiente

La vampata di classe sul gol è straordinaria. E straordinariamente fortunata, virtù che – da che mondo è mondo – aiuta gli audaci

Letale, al primo affondo. Piazza la palla all’angolino lontano e prenota il viaggio verso i quarti di finale

Vivace, non rinuncia agli spunti in dribbling ed alle giocate, seppur senza esagerare, negli ultimi minuti

La squadra non impressiona, anzi. Si salva con le giocate dei singoli ma ha parecchio da lavorare  

(Luca Brivio)

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