Nella 2^ giornata del gruppo E di Europa League 2016-2017 la Roma trova la sua prima vittoria nella fase a gironi battendo nettamente l’Astra Giurgiu per 4 a 0. Giallorossi che sbloccano la contesa già nel primo tempo con Strootman e Fazio, entrambi a segno grazie agli assist di un ispiratissimo Totti. Nella ripresa i padroni di casa chiudono ogni discorso con il clamoroso autogol di Fabricio che nel tentativo di intercettare il cross di Perotti inganna Lung e deposita il pallone nella propria porta, poco dopo arriva anche il quarto gol di Salah che fissa il punteggio sul 4 a 0. Nel finale vanno vicini alla rete anche Nainggolan e Iturbe che i compagni provano a far segnare in tutte le maniere senza riuscirci.



Il match non ha avuto storia, Roma troppo forte per l’Astra Giurgiu (in seria crisi tecnica e finanziaria nonostante il titolo nazionale conquistato qualche mese fa in Romania), a incantare il pubblico dell’Olimpico ci ha pensato Totti con le sue giocate di classe, agevolate da un avversario decisamente non all’altezza.



I giallorossi si riprendono immediatamente dal KO di Torino liquidando la pratica Astra Giurgiu con un perentorio 4 a 0, avversari troppo deboli per gli uomini di Spalletti che comunque non sbagliano nulla e hanno in Totti un leader carismatico e autoritario in mezzo al campo.

Certo, non è facile per i giocatori scendere in campo e dare l’anima quando la società non paga gli stipendi da mesi, ma vedere i campioni di Romania in carica così inferiori rispetto agli avversari mette davvero tristezza, una squadra allo sbando e in netto declino.

Male l’assistente ferma ingiustamente Salah per un fuorigioco inesistente, nega un rigore a Nainggolan che viene abbattuto da Geraldo Alves in area, un paio di errori che in ogni caso non avrebbero pesato sul risultato finale visto l’enorme divario tecnico tra le due formazioni, a favore della Roma.



Tutto secondo i piani per la Roma che al termine del primo tempo è in vantaggio sull’Astra Giurgiu per 2 a 0. Ospiti pericolosi a inizio gara con Nicoara (6) che lascia sul posto Juan Jesus (5,5) e va in porta temporeggiando troppo e facendosi rimontare da Alisson (6) che evita lo 0-1 ai padroni di casa. Col passare dei minuti i giallorossi prendono coraggio e iniziativa, fino a trovare il gol dell’1 a 0 con Strootman (6,5) che sugli sviluppi di un calcio di punizione anticipa Lazic e deposita il pallone in rete portando in vantaggio la Roma che nei minuti successivi sfiorerà il raddoppio con Salah (6). Prima dell’intervallo arriva anche il 2 a 0 con la firma di Fazio (6,5), determinante lo zampino di Totti (7) che con una punizione magistrale impegna Lung (6,5), costringo l’estremo difensore avversario a lasciare la porta sguarnita.

Finora i giallorossi hanno fatto il minimo indispensabile, cercando di non spendere troppe energie in vista dell’impegnativa gara di campionato contro l’Inter, padroni di casa cinici e concreti. In una serata non proprio spettacolare il capitano della Roma prova a ravvivare l’atmosfera con diverse giocate delle sue, determinante nell’azione che porta al 2 a 0 di Fazio. Si muove lentamente sul terreno di gioco, si fa sfuggire Nicoara che per poco non porta in vantaggio i suoi a inizio gara, un po’ troppo nervoso in mezzo al campo.

Fatta eccezione per l’occasione di Nicoara a inizio gara, la squadra rumena non si rende praticamente mai pericolosa sotto porta, combinando davvero ben poco. Nelle fasi iniziali del match si ritrova tra i piedi la palla dell’1 a 0 ma non ci crede più di tanto e perde l’attimo per concludere a rete. Si fa anticipare come un pivello da Strootman che gli ruba il tempo e deposita il pallone nell’angolino per il vantaggio della Roma. (Stefano Belli)

Roma

Pronti, via, e Nicoara lo mette subito a dura prova costringendolo a uscire per fermarlo e portargli via il pallone. Nel finale dice di no ad Alibec, negando anche le briciole all’Astra.

Oggi non è in serata di grazia, sulle fasce ha fatto intravedere cose decisamente migliori rispetto a quelle che ha fatto stasera, un fastidio al ginocchio lo costringe inoltre ad alzare bandiera bianca ( Al primo pallone toccato manda in porta Nainggolan, dopodiché pensa a far segnare Iturbe, impatto sul match sicuramente positivo anche se il risultato era già ampiamente indirizzato a favore dei giallorossi)

Ogni tanto interviene sbagliando i tempi e mettendo in difficoltà l’intero reparto difensivo, ma nel complesso non ci si può lamentare più di tanto della sua prova.

Nel primo tempo rischia il giallo quando tocca il pallone col braccio largo nel tentativo di fermare Alibec, prima dell’intervallo va a segno trovando il suo primo gol con la maglia della Roma.

Non si è ancora ambientato bene a Roma, appare troppo nervoso in mezzo al campo commettendo errori in sequenza, su tutti quello a inizio gara quando viene lasciato sul posto da Nicoara, per sua fortuna la squadra dilaga e gli consente di giocare con più tranquillità soprattutto nella ripresa.

Un bel passo in avanti rispetto al playoff di Champions contro il Porto e alle prime giornate di campionato, uno dei migliori in campo, tenta in un paio di occasioni anche la soluzione personale. 

Sblocca la contesa sugli sviluppi di un calcio di punizione, anticipando Lazic e gonfiando la rete, sta tornando sempre più livelli del suo primo anno in maglia giallorossa. ( Nonostante il 4 a 0 lotta su tutti i palloni come se il punteggio fosse ancora in parità, un atteggiamento sicuramente positivo).

Nella prima frazione di gioco va vicinissimo al raddoppio, si fa trovare un po’ troppo spesso in fuorigioco. Nella ripresa firma la rete del 4 a 0 grazie all’ennesimo assist di Totti. ( Nella mezz’ora che Spalletti gli concede cerca anche lui la gloria personale, ma non riesce a inquadrare lo specchio della porta).

A 40 anni compiuti da pochi giorni infiamma la partita con le sue giocate, autore di un brutto fallo su Teixeira che gli costa il giallo, si riscatta battendo un magistralmente un calcio di punizione dal quale nascerà il gol di Fazio. Nel corso della gara farà addirittura tre assist, gli manca solamente la rete personale ma la sua prestazione rimane sicuramente da incorniciare e a fine gara sembra fresco come una rosa. 

Con uno dei suoi tanti cross propizia l’autogol di Fabricio che di fatto chiude la contesa sul 3 a 0, anche lui gioca benissimo sfruttando benissimo gli spazi e le zone del campo dove agisce.

Cerca a tutti i costi il gol, soprattutto sul 4 a 0 quando i compagni pensano solamente a mandarlo in porta con tutto il pallone, ma nemmeno stasera riesce a sbloccarsi per la troppa paura di sbagliare.

 

Il tasso tecnico tutt’altro che elevato degli avversari gli avrebbe consentito di vincere a prescindere dalla formazione titolare, Totti dal primo minuto in gare come questa è una garanzia.

Astra Giurgiu

Sul gol di Strootman non ha nessuna colpa, la responsabilità ricade infatti tutta su Lazic che non riesce a marcare il numero 6 giallorosso. Parata miracolosa sulla punizione di Totti che non servirà a evitare lo 0-2 all’Astra, nella ripresa avrebbe potuto fare molto di più sul tiro di Salah.

Si fa bruciare sul tempo da Strootman nell’azione che porta all’1 a 0 della Roma, un errore che si rivelerà fatale e per l’Astra sarà l’inizio della fine. ( Prova a servire l’assist per Alibec, poi non ce la fa nemmeno a terminare la partita per un problema al piede destro).

Da segnalare una sua timida conclusione che non sortisce alcun effetto nella prima frazione di gioco. Nella ripresa riesce a trovare la porta, ma è quella sbagliata, mettendo lo zampino sul 3 a 0 della Roma e rifilando il colpo di grazia alla sua squadra che sotto di tre gol esce praticamente dal campo. 

Fratello di Bruno (che gioca nel Cagliari), arriva al contatto con Juan Jesus durante una mischia in area, il tutto ovviamente rientra nelle normalissime fasi di gioco. Anche lui in fase difensiva avrebbe potuto fare molto di più.

Il capitano dell’Astra fa decisamente una figura barbina rispetto all’omologo della Roma, volendo essere benevoli ha un centesimo del carisma di Totti.

Primo tempo anonimo, prestazione deludente e lontana dai suoi standard che non sono comunque elevatissimi. ( Gioca per tutto il secondo temp ma di fatto non lo si vede mai nel vivo del gioco).

Si conquista qualche calcio di punizione ricevendo pestoni dagli avversari, ma è troppo poco per sperare di spaccare la partita e condurre la squadra verso un risultato positivo.

Molto bene nella lettura delle azioni avversarie, in più frangenti interrompe le avanzate degli avversari, fa quel che può ma da solo non può pensare di fermare una corazzata.

Troppo falloso nelle fasi iniziali del match, anche se è lui ad avere il “pregio” di far ammonire Totti che entra troppo duro nei suoi confronti.

Cos’hanno lui e Higuain in comune, a parte qualche chilo di troppo? Assolutamente niente, anche se nelle fasi conclusive del match sfiora il gol della bandiera, venendo fermato dall’ottima parata di Alisson. 

Procura lo primo spauracchio ai giallorossi liberandosi di Juan Jesus e involandosi verso la porta di Alisson, vedendo chiuso dall’estremo difensore avversario. ()

 

L’eccentrico tecnico dell’Astra alla vigilia del match aveva dichiarato che stasera i suoi giocatori avrebbero superato i propri limiti, ma a giudicare dal risultato final qualcosa dev’essere andato storto.

 

(Stefano Belli)

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