Un giorno storico per l’A.S. Roma e la Capitale: è stato raggiunto un accordo tra il Comune e la dirigenza giallorossa sul progetto dello stadio di Tor di Valle. Al termine dell’incontro la sindaca Virginia Raggi ha commentato l’intesa e fornito qualche dettaglio sulla trattativa conclusa: «Abbiamo raggiunto un accordo con la Roma. L’intesa prevede un nuovo progetto, sarà 2.0, quindi innovativo. Abbiamo previsto un taglio delle cubature del 50%, la completa messa in sicurezza del quartiere di Decima, costruzione nuova fermata Roma Lido, riqualificazione dell’asse viario Ostiense-Via del Mare, costruzione di edifici bassi e integrati nel panorama che avranno uno standard energetico più alto». La sindaca di Roma ha aggiunto che verrà predisposta una convenzione per disciplinare tutte le fasi: «Verificheremo che tutto venga fatto nel rispetto dei tempi e delle norme. Grazie anche alla disponibilità della controparte, nostra alleata, per sviluppare un progetto ecosostenibile, ecocompatibile e che vada nell’interesse dei cittadini». Dopo Virginia Raggi è intervenuto l’amministratore delegato della Roma, Mauro Baldissoni: «Non ci sono intoppi. Ringrazio il sindaco anche per il fatto che è qui dopo il malore avvertito oggi. È stato importante averla qui. Abbiamo offerto la nostra disponibilità a rivedere il progetto, che è stato migliorato. Questo è un giorno storico, non solo per la Roma, ma anche per la città. Siamo felici, finalmente possiamo cominciare».

Importanti sviluppi trapelano dal Campidoglio, dove è in corso il vertice tra il Comune di Roma e il club di James Pallotta per la discussione sul progetto dello stadio di Tor di Valle. Il tanto atteso incontro è in corso: dopo la riunione con la maggioranza la sindaca Virginia Raggi ha convocato la delegazione della Roma. Telefonicamente, però, c’erano stati dei contatti per discutere di alcune richieste avanzate dal Comune in merito alla realizzazione dello stadio. Stando a quanto riportato da Il Tempo, la Roma e il Movimento 5 Stelle avrebbero raggiunto un nuovo accordo sullo stadio di Tor di Valle, del quale stanno discutendo proprio in questi minuti. Si stanno definendo i particolari, quindi trovano conferma le indiscrezioni sul via libera che sarebbe arrivato stasera. Secondo Repubblica.it potrebbe esserci un taglio del 50% delle cubature rispetto al progetto originario. Sono ore calde per Roma, il club giallorosso e i suoi tifosi. La tanto attesa svolta è vicina. Sarà una serata lunga e molto probabilmente fruttuosa.

I dirigenti della Roma non sono ancora arrivati in Campidoglio per l’incontro con la sindaca Virginia Raggi per discutere del progetto dello stadio di Tor di Valle. I rappresentanti del club giallorosso sono in attesa di una chiamata da parte della prima cittadina, che in questo momento è in riunione con la sua maggioranza. La Raggi sta svolgendo le attività che non ha potuto portare avanti nel corso della giornata a causa del lieve malore che l’ha colpita, quindi – come riporta Sky Sport – sono ore di attesa per la delegazione della Roma, che vorrebbe ottenere il via libera. I contatti telefonici, però, sono febbrili: si sta trattando sulle richieste avanzate dalla Raggi. Intanto sono guai per i tifosi che hanno partecipato oggi alla manifestazione a sostegno del progetto stadio in piazza del Campidoglio, perché non è stata autorizzata. La Questura di Roma ha fatto sapere che la Digos è già al lavoro per l’identificazione delle persone che poi saranno deferite all’autorità giudiziaria.

Potrebbe ricevere già stasera il via libera il progetto per lo stadio di Tor di Valle. Trapelano le prime indiscrezioni, riportate da La Repubblica, in attesa della fine dell’incontro tra il sindaco di Roma, Virginia Raggi, e il club giallorosso, slittato di qualche ora a causa di un malore della prima cittadina. «Ho lasciato l’ospedale. Sto bene. Grazie a tutti per l’affetto. Ora sono in Campidoglio a lavorare per la città» ha scritto la Raggi su Facebook. Pur essendosi occupata direttamente del dossier sullo stadio della Roma, Virginia Raggi non è mai stata presente agli ultimi incontri con la società giallorossa, dove il Campidoglio è stato rappresentato dal vicesindaco Luca Bergamo, dal presidente d’Aula Marcello De Vito e dal capogruppo M5s Paolo Ferrara. La sindaca di Roma, visto il rilievo della riunione, in quest’occasione ha preferito partecipare all’incontro. Cresce l’attesa dei tifosi sull’esito dell’incontro.

Sta per avere inizio il vertice in Campidoglio tra il sindaco Virginia Raggi e la società A.S. Roma: lo stadio di Tor di Valle vede all’improvviso la presenza del sindaco M5s che dopo la giornata in ospedale per un lieve malore si sta dirigendo verso il Campidoglio assieme al vicesindaco Luca Bergamo per poter dare inizio al vertice considerato da tutti come “definitivo” per conoscere il futuro del progetto di stadio della società giallorosso. Le due ipotesi in campo sono le medesime: la prima, più probabile, è che il Comune nell’incontro di oggi faccia cadere la “pubblica utilità” del progetto, che assieme al problema della Soprintendenza del Mibac rischierebbe di far saltare l’intero impianto a Tor di Valle. Seconda ipotesi invece più “di mediazione” sarebbe quella della riduzione delle cubature dello stadio, anche se la Roma spinge per ottenere quanto spettato nelle ultime delibere pre-giunta Raggi. Rimane tutto sul tavolo, con il futuro immediato della gestione grillina della Capitale che passa anche da queste vertice (per questo motivo forse alla fine il sindaco Raggi vuole essere presente in prima persona, nonostante le non perfette condizioni fisiche). 

In attesa dell’incontro forse decisivo per lo stadio della Roma, alcuni tifosi giallorossi si sono ritrovati come da previsione sotto il Campidoglio per manifestare a favore del nuovo impianto avveniristico promesso dal presidente Pallotta e incardinato dalle delibere passate Marino e Tronca. I dubbi sollevati dalla giunta Raggi negli ultimi giorni hanno fatto temere il peggio e per questo motivo il sit-in dei tifosi prova a “spingere” per ottenere l’approvazione del Comune. «Famolo ‘sto stadio, o Virginia famolo ‘sto stadio », questo lo slogan che stanno cantando i tifosi romanisti giunti in piazza del Campidoglio per manifestare a sostegno dello stadio della Roma. Tanti striscioni con “‘Sì allo stadio Tor di Valle, basta melina!” e anche alcuni altri tifosi in realtà meno convinti di voler lasciare l’Olimpico, stadio storico di Roma e Lazio.  “Vogliamo lo stadio a tutti i costi”, è il tam tam tra chi è venuto oggi qui a manifestare a favore della costruzione. Virginia Raggi ancora non ha fatto sapere se ci sarà all’incontro ma lo spostamento alle 19 tenderebbe ad andare in questa motivazione…

Svolta nel vertice tra Comune e As Roma sulla questione dello stadio di Tor di Valle: l’incontro che avrebbe dovuto tenersi alle ore 16 di oggi, è stato slittato alle 19 (orario variabile) di questa sera. il motivo? Virginia Raggi vuole prendervi parte: dopo il malore e il ricovero, l’idea filtrata sia dal marito Andrea Severini che da alcune fonti vicino al Campidoglio, la sindaca M5s vuole partecipare a tutti i costi all’incontro che probabilmente dirà molto delle prossime vicende legate alla sua giunta. La Raggi, pur occupandosi direttamente del dossier Stadio della Roma, non è stata mai presente agli ultimi incontri col club dove il Campidoglio è stato rappresentato dal vice sindaco Luca Bergamo, dal presidente d’Aula Marcello De Vito e dal capogruppo M5S Paolo Ferrara. Mistero ancora sulla reale presenza, dic erto ci sarebbe l’intenzione anche se per questo bisognerà vedere se i medici daranno l’assenso dopo il ricovero immediato post-malore di questa mattina.

Una frecciata neanche tanto nascosta quella che Mentana fa sullo stadio della Roma direttamente contro il Presidente della società giallorossa, impegnata oggi nel vertice al Campidoglio con la giunta Raggi (senza però il Sindaco ancora in ospedale). Il direttore di La7, nel consueto mini-editoriale su Rds, ha commentando brevemente la questione dello stadio romano sollevando un problema finora ancora non particolarmente discusso. «Lo stadio della Roma è un problema della Roma, un problema delle squadre italiane che si finanziano attraverso la costruzione di stadi. Un nuovo business», sottolinea Mentana (noto ifoso interista, ndr).  Secondo il direttore il problema dello stadio è dunque sia sul piano politico (nei giorni scorsi sono state notevoli le critiche alla sindaca Raggi per la gestione “condivisa” degli affari di Roma con Beppe Grillo) ma soprattutto sportivo-economico: «Addirittura vediamo un presidente della Roma che dall’America si permette di dire: “Allora vendiamo i giocatori”. Tu hai comprato la Roma per fare lo stadio e guadagnarci oppure per fare grande una squadra di calcio. Qui bisogna intenderci, perché sennò si vende letteralmente l’anima dello sport. Non è più uno stadio per fare una grande squadra e per il suo pubblico: è una grande squadra per fare uno stadio. Si inverte, e non soltanto l’interesse economico, ma anche quello sportivo. E questo, quale che sia la città, la squadra o l’interesse di ciascuno di quelli che ci ascoltano, è un circuito perverso e sbagliato», conclude Mentana nel suo editoriale.

Arriva la conferma dal Campidoglio sulla questione dello stadio della Roma: alle ore 16 si terrà in Comune l’incontro decisivo tra l’amministrazione e la società gestita da James Pallotta, ma non ci sarà la presenza del sindaco Virginia Raggi visto che è ancora ricoverata in ospedale San Filippo Neri dopo il lieve malore di questa mattina. ancora non è dato sapere chi del Comune parteciperà all’incontro, anche se il vicesindaco Luca Bergamo è il principale candidato per portare avanti il progetto e mostrare le proposte della Giunta Raggi. Intanto, i tifosi della Roma si riuniranno sotto il Campidoglio alle 15.30 per manifestare sia a favore che contro il progetto dello stadio di Tor di Valle. La divisione tra tifosi rispecchia anche i sentimenti ambivalenti verso il presidente James Pallotta. Sulle frequenze di una radio sportiva romana alcuni giallorossi hanno bollato il sit-in come “una perdita di tempo”. Diversa posizione invece sulle pagine Facebook di appoggio alla società As Roma. Su Facebook un tifoso della Roma ha scritto un post interessante rivolto a tutta la tifoseria e alla società: «Mi permetto di suggerire di non farne solo una cosa di noi romanisti. Siamo tutti romani e proprio nell’interesse generale e superiore della nostra città dobbiamo mobilitarci, con una civile e pacifica fermezza, perché appunto Roma non perda questa importante occasione».

Slitterà l’incontro tra il comune e la società di calcio per la questione dello stadio della Roma? Il vertice era previsto per oggi pomeriggio ma questa mattina il sindaco Virginia Raggi è stato ricoverato in ospedale per un malore. Dunque non è chiaro se l’incontro è confermato: la Giunta Raggi avrebbe dovuto presentare le ultime proposte riguardo allo stadio della Roma. Virginia Raggi al momento, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Ansa, si trova in ospedale per alcuni accertamenti. Doveva partecipare questa mattina ad una conferenza stampa in Campidoglio ma l’appuntamento è stato annullato proprio per il malore avuto dal sindaco, malore che ha richiesto il suo ricovero. Se gli accertamenti ai quali Virginia Raggi dovrà essere sottoposta si protrarranno potrebbe saltare anche l’appuntamento previsto nel pomeriggio. Quella della costruzione dello stadio della Roma è una questione che sta coinvolgendo in questi giorni il sindaco che sta seguendo il dossier in prima persona.

Alle ore 16 in Campidoglio si terrà forse l’incontro decisivo per lo stadio della Roma, con la Giunta Raggi che dovrà presentare alla società giallorossa la ultime novità e le proposte dopo giorni di discussioni, riunioni e “consigli” provenienti direttamente dal “capobranco” del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo. Secondo le ultimissime che vengono riportate dalle fonti de Il Fatto Quotidiano si potrebbe essere una svolta per riuscire a mettere d’accordo le parti: «Spostare l’impianto di “qualche centinaio di metri” e ridurre “sensibilmente” le cubature, ben oltre il 25% ipotizzato all’inizio. Altrimenti progetto da cestinare e iter da rifare. In una parola: addio stadio. La risposta? Attesa “al massimo entro lunedì”». Lo stadio di Tor di Valle è ancora al centro della discussione politica M5s nella Capitale con il progetto dello Stadio che entro il 3 marzo deve essere ufficializzato: al momento pare che Pallotta e Baldissoni verranno messi spalle al muro con un aut-aut sicuramente poco simpatico. O accettare l’ipotesi della riduzione delle cubature e soprattutto lo spostamento della struttura, oppure si stralcia tutto e addio Stadio di Totti e De Rossi. Come riporta ancora Il Fatto, « Il problema è che nel progetto originario proprio quelle cubature dovevano giustificare la realizzazione di opere pubbliche come il potenziamento della Roma-Lido e il ponte sul Tevere, indispensabili per la fruizione del futuro stadio». A questo punto, l’arma in mano a Virginia Raggi è quella della “illegittimità” della delibera prodotta dalla Giunta guidata dall’ex sindaco Ignazio Marino. Si arriverà allo scontro o la Roma accetterà le condizioni?

Non si placano le polemiche sullo stadio della Roma che attende il 3 marzo la conclusione dei rapporti e la decisione pubblica sul via ufficiale alla fase finale per la costruzione dello stadio di proprietà della società giallorosso. Un mix di problemi sportivi, societari ma soprattutto politici, con la delibera della fu giunta Marino che viene messa in forte dubbio da Virginia Raggi e dal Movimento 5 Stelle. Grillo a più riprese ha affermato che lo stadio “si farà, ma non siamo sicuri sul dove…”. Anche ieri, dopo una pomeriggio di riunione fitte con praticamente ricomposto quasi tutto il “direttorio” grillino (Di Maio, Di Battista, Sibilia, Fico e appunto la sindaca Raggi) si è cercato di fare quadra sulla situazione urgente dello stadio; «C’è un Ufficio dell’Urbanistica con gente in gambissima e bellissimo che presto darà delle risposte», afferma il leader di M5s Beppe Grillo interpellato, all’uscita dell’Hotel Forum, sul nuovo stadio della Roma. Quello stesso ufficio di cui al momento non fa parte alcun assessore visto che il precedente, Paolo Berdini, si è dimesso dopo la nota vicenda dell’audio-gate. Di Maio anche lui ha voluto ribadire, «Sullo stadio della Roma «le decisioni le prendono i consiglieri comunali, gli assessori, il sindaco. Grillo era qui a Roma, ha incontrato i parlamentari e ha incontrato il sindaco. Il fatto che esista ancora una trattativa in corso con la Roma sulla questione stadio spiega che la decisione la prenderà il sindaco. Per noi le decisioni si ispirano ai nostri valori: ambiente, lotta al dissesto idrogeologico, sviluppo economico. Ed è per questo che il progetto originario non ci piaceva. Ci siamo seduti a un tavolo con la Roma per trovare la soluzione migliore. Noi non ci inchiniamo al dio Cemento in questa città. Noi pensiamo che la Roma debba avere uno stadio e vogliamo trovare la soluzione migliore». Sia Grillo che Di Maio hanno voluto ripetere che a decidere sarà la Giunta, il Comune e il Consiglio, anche se poi è comunque due giorni che lo stato maggiore M5s è riunito a Roma sulla vicenda dello Stadio…

Sull’altro fronte della questione stadio della Roma ovviamente sta la società giallorossa dell’italoamericano James Pallotta che già ieri ha fatto sapere, qualora non si concludesse il progetto, «sarebbe una gravissima catastrofe per tutti». Ieri poi, prima del match di ritorno in Europa League tra Roma e Villareal, al “vecchio” stadio Olimpico ha parlato anche Frederic Massara, direttore sportivo della Roma, ai microfoni di Sky Sport. “Lo stadio di proprietà? Da uomini di sport, siamo tutti consapevoli che la possibilità di avere stadi di proprietà porta un impatto positivo, sia sui ricavi che sulle prestazioni sportive. Ma io vado oltre e penso che da cittadini sia anche importante poter garantire un’esperienza gratificante e di alto livello a tutti gli sportivi e a tutti i tifosi di tutta Italia. Quindi, poter costruire stadi belli, nuovi e sicuri, rappresenta un volano al quale non si può rinunciare”. Oggi ci sarà l’incontro tra la Roma e il Comune di Roma con l’avvertimento di Pallotta che resta ovviamente in primissimo piano: «Ci aspettiamo un esito decisamente positivo dall’incontro in programma venerdì. In caso contrario – avverte sul profilo Twitter del club – sarebbe una catastrofe per il futuro della Roma, del calcio italiano, della città di Roma e francamente per i futuri investimenti in Italia».