La Roma è eliminata dalla Coppa Italia: mancato l’accesso alla finale per l’eliminazione nel derby contro la Lazio. Non è bastato vincere 3-2 la partita di ritorno: a pesare come una mazzata è stato lo 0-2 di un mese fa che si è rivelato impossibile da rimontare. A questo punto è lecito pensare che l’avventura di Luciano Spalletti sulla panchina della Roma sia giunta alla sua conclusione, o quasi: il tecnico toscano aveva annunciato pochi giorni fa che sarebbe rimasto a Trigoria solo qualora avesse vinto qualche titolo. Fuori da Europa League e Coppa Italia, a Spalletti resta solo lo scudetto: la distanza da colmare rispetto alla Juventus è di 6 punti, lo scontro diretto da giocare allo stadio Olimpico diventa lo snodo decisivo non solo per il tricolore ma, appunto, anche per la permanenza dell’allenatore. Ieri intanto Spalletti si è assunto la responsabilità dell’eliminazione: “Abbiamo fatto ottimi numeri ma abbiamo sbagliato quei due appuntamenti con le cose importanti ha commentato dopo la partita – si legge sulla Gazzetta dello Sport. E ancora: “Ho messo il mio futuro in mano ai miei calciatori, adesso abbiamo un lavoro importantissimo da fare nelle partite che rimangono”.



Ha parlato di una situazione di classifica straordinaria in un confronto con lo scorso anno, e sullo scudetto ha detto, senza sbilanciarsi troppo, che “stiamo provando a diminuire la distanza dalla Juventus e non dovremo disperdere energie con questa sconfitta”. Intanto però c’è già chi accusa il tecnico della Roma e ne chiede la testa: tra questi il giornalista Franco Melli che, ai microfoni di Radio Radio, non ha usato mezzi termini nel definire Spalletti “un uomo che comanda senza aver vinto niente”, affermando che “ha rotto le scatole, questo culto del superuomo è insopportabile. Insomma: sono giorni e settimane decisive per la permanenza di Spalletti sulla panchina della Roma, lo scudetto rimane l’unica risorsa possibile per la permanenza a meno di clamorosi scenari futuri. La palla passerà poi al presidente James Pallotta per capire se il presidente americano della società deciderà di accettare o meno le eventuali dimissioni che il tecnico toscano presenterà sulla sua scrivania. Intanto resta una stagione da chiudere nel modo più degno possibile.



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