Qualcuno vuole affondare la Roma? A insinuarlo è il presidente James Pallotta che dalla Radio ufficiale della società ha lanciato accuse pesanti verso i media romani, rei di inventare di sana pianta notizie per destabilizzare l’ambiente. In particolare Pallotta fa riferimento alle sue dichiarazioni post Atletico Madrid che qualcuno ha interpretato come una bocciatura nei confronti di Di Francesco. E stavolta il Presidente ha ragione. Ho ascoltato in diretta le sue dichiarazioni e in effetti non ha mai nemmeno lontanamente criticato la squadra e neppure Di Francesco. Rileggiamo insieme la domanda fatta a Pallotta e la sua risposta: “È contento di questa partita? Non sono soddisfatto. Potrei dirti un paio di cose che si sarebbero potute far meglio. Hanno giocato bene, nonostante la sosta prolungata. Alisson è stato grande, si vede che sta bene ed è in forma”. Il Presidente ha detto che i suoi hanno giocato bene ma che non era contento per un paio di cose “che si sarebbero potute fare meglio“.
Mi chiedo: come mai nessun giornalistone romano ha intuito che Pallotta stesse attaccando l’arbitro per i due rigori non concessi, il primo, quello del fallo di mano, clamoroso?
Peggio ancora, nessun giornalista romano ha inveito contro l’arbitraggio a dir poco scandaloso e che ancora una volta, in casa, ha danneggiato la Roma. Passi per quella mezza figura di Aldo Serena, pagato da Mediaset, che in modo poco professionale non ha avuto il coraggio di dire che il mani di Vietto era rigore netto. E per fortuna che la Roma giocava contro una squadra straniera: fosse successo con Juve, Milan e Inter non avrebbero nemmeno mandato in onda il replay. Ma i Piccinini di turno evidentemente rispondono ad altre logiche campanilistiche e di bottega.
Mi scandalizzo piuttosto dei giornalisti romani che hanno voluto costruire e montare una polemica tra presidente, giocatori e allenatore. Invece che difendere la squadra e il suo allenatore dall’ennesimo torto subito. A che scopo? Siete sicuri che in questo modo avete venduto più copie o fatto ascolti migliori? Direi di no! Quindi che cosa vi torna in tasca?
A Milano dopo una partita con l’Atletico pareggiata per colpa di un rigore non dato avrebbero scatenato tutti i media contro l’arbitro! Ricordate quando Mourinho attaccava ogni giorno gli arbitri e il sistema? Il povero Di Francesco ha provato a dire che per l’ennesima volta non hanno voluto dare un rigore evidente alla Roma ma nessuno lo ha minimamente calcolato. A Milano stanno osannando Spalletti dopo una vittoria contro la Roma fortunosa e rubata (altro rigore negato!) e una vittoria in casa, con la Spal, vinta grazie ad un rigore (dubbio) e un gol allo scadere dopo aver subito per 70 minuti le giocate di una neopromossa.
Con il senno di poi viene da pensare che Spalletti abbia fatto bene a scappare da Roma, sempre per colpa di questi giornalistoni romani di cui stiamo parlando.
Di questa vicenda non so darmi una spiegazione nemmeno io, caro Pallotta. Credo che questo fenomeno dei giornalisti romani sia un mix di idiozia, tafazzismo e malafede. Ben distribuiti. E che certo, qualche potere “forte “(se ancora ne esistono nella Capitale), potrebbe usare all’occorrenza questi presunti giornalisti per perseguire un qualche disegno. Chi sia il mandante non lo so. Anche se qualche dubbio annebbia la mia mente. Lei ne saprà qualcosina in più del sottoscritto.
Ascolti però il consiglio di uno che non vuole bene a lei (non mi è simpatico!) ma che ama la sua Roma: sposti la squadra a Milano, lontano da Roma. Se questi giocatori e l’allenatore potessero allenarsi in settimana a Bergamo e giocare a Milano, da Presidente avrebbe gia vinto almeno tre Scudetti!