Il rosso diventa più scuro ed opaco, tendente all’arancione, il bianco sparisce per lasciare spazio al nero con lo sponsor Mission Winnow. Così cambia la Ferrari per la nuova stagione di Formula 1 che vedrà – si spera – protagonisti Sebastian Vettel e Charles Leclerc. La presentazione della nuova monoposto, la SF90, ha colpito i tantissimi tifosi della Scuderia di Maranello. Non per la rivoluzione tecnica, che peraltro non c’è trattandosi di una evoluzione della SF71H, ma per la novità nel colore. Sul rosso meno tradizionale si sta infatti scatenando già il dibattito. La tinta “matte” ricorda la Red Bull delle ultime tre stagioni, la tonalità rievoca per certi aspetti l’ultima McLaren, e quindi è facile immaginare le perplessità dei “puristi”. Ma le ragioni di questa scelta sono diverse. La nuova Ferrari, ad esempio, ricalca la colorazione vista sulla Ducati con cui condivide il main sponsor, Philip Morris. Si può supporre dunque che il cambio di colorazione sia legato ad un’esigenza della multinazionale del tabacco di accumunare le due Rosse, quelle a quattro e due ruote. Ma non solo…
FERRARI, ROSSO OPACO TENDENTE ALL’ARANCIONE
C’è anche una ragione “tecnica” dietro questa novità. Partiamo da un presupposto: nella Formula 1 la differenza tra successo e sconfitta è a volte questione di dettagli infinitesimali. Questo è un mondo nel quale la sofisticazione tecnologica è molto spinta, quindi ogni particolare che può sembrare trascurabile in realtà potrebbe risultare decisivo. E questo vale anche per la vernice con cui viene dipinta la monoposto. Quindi dietro il cambio di colorazione della Ferrari ci sono motivazioni non solo di carattere estetico e di marketing, ma anche a livello di prestazioni. Questo cambiamento ha conseguenze profonde che chi non è un addetto ai lavori ignora. Normalmente i loghi degli sponsor vengono verniciati e laccati sopra la finitura lucida. Ricorrendo agli adesivi aumenta, seppur in maniera impercettibile, il peso finale della macchina e, in corrispondenza dei bordi degli sticker, si creerebbe una differenza minima di spessore. Parliamo come ordine di grandezza di micron, ma quanto basta per creare piccole discontinuità nel flusso d’aria.
IL “SEGRETO” CHE SI NASCONDE DIETRO QUESTA SCELTA
Così dunque la Ferrari potrebbe incidere in maniera leggera nell’efficienza aerodinamica della vettura. La colorazione opaca comporta dei problemi perché la verniciatura risulta decisamente più complicata, per via della superficie meno liscia. Si creano infatti dei corrugamenti, ma microscopici. Queste “imperfezioni” sul fronte aerodinamico possono tradursi in un beneficio notevole. Non è casuale il fatto che la Red Bull, una scuderia molto attenta alla ricerca della perfezione aerodinamica, abbia introdotto questa novità tecnica, i cui dettagli erano rimasti segreti fino a poco tempo fa. E quindi non può essere casuale il fatto che la Ferrari abbia deciso di adottare questa soluzione. In una lotta equilibrata per vincere il Mondiale di Formula 1, anche una scelta apparentemente ininfluente come quella della verniciatura può in realtà fare la sua parte. E la Ferrari, che vuole interrompere il dominio della Mercedes in Formula 1, ha pensato anche a questo per migliorare la sua monoposto.