si avvicina ad un traguardo importante: sabato prossimo compirà 40 anni. «E ci arriva molto bene, mi pare. Guardi come guida ancora…», dichiara il padre nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera. È come se il pilota della Yamaha abbia la capacità di bloccare il naturale decadimento. Dietro c’è grande lavoro e il piacere di fare ciò che si fa. Ci sono però gli haters, quelli che ritengono che Valentino Rossi, non vincendo più come prima, avrebbe dovuto giù ritirarsi. «Non ha vinto l’anno scorso… Ma ha tutte le carte in regola per vincere di nuovo. Se non ha vinto è perché la Yamaha ha sbagliato strada». Intanto è diventato talent scout: «Da persona intelligente, ha impostato il progetto in modo che si divertano tutti. È un modo per ridare indietro ciò che lui ha avuto dallo sport». C’è però anche un Valentino Rossi imprenditore. «Quando ti chiami così, potresti vendere quello che vuoi. Però le sue cose sono belle e fatte bene. Lui vende la sua credibilità. Per questo l’azienda funziona», ha dichiarato Graziano Rossi.
VALENTINO ROSSI, PAPÀ GRAZIANO: “SPERO FACCIA UN FIGLIO”
E pensare che c’era un tempo in cui Graziano Rossi doveva provare a tenerlo a bada. «Ero troppo preoccupato di rispondere ai carabinieri che mi chiedevano di tenerli calmi. Potevano finire in prigione e invece guarda dove sono arrivati…», dice al Corriere della Sera riferendosi anche all’amico Uccio. Ora che è maturo, potrebbe diventare padre. Graziano ci spera: «E ogni tanto glielo dico: fai un figlio, è il momento giusto. Lui potrebbe dare molto a un bambino. Ma finché corre la vedo dura». Rossi senior ha colto l’occasione per fare un augurio al figlio che si appresta a compiere 40 anni: «Di presentarsi al via del Mondiale tra un mese come se fosse un ragazzo reduce dal titolo italiano. Insomma, come se fosse la sua prima gara vera. Con lo stesso spirito, la stessa leggerezza, lo stessa curiosità di quella volta…». E mentre si interroga su cosa farà quando suo figlio smetterà di correre, fa una previsione proprio sul ritiro di suo figlio: «Ah, per me lui può correre tranquillamente fino a 46 anni».