Tutto secondo copione a Hollywood: dopo lo show di Griffin alla gara delle schiacciate nella notte di sabato, Bryant vince da padrone di casa l’All Star Game di Los Angeles aggiudicandosi il quarto titolo di miglior giocatore della partita delle stelle. Nella notte di venerdì si è aperto il week end di Los Angeles con la partita tra Rookies (giocatori al primo anno di NBA) e Sophomors (i giocatori al secondo anno). Al termine di una partita di rilevanza tecnico tattica nulla (le squadre non difendono mai!) vincono le matricole grazie a un Jhon Wall (mvp) da 22 assist. Nel sabato le gare di abilità specifiche, a cominciare dallo Skill’s Challenge, un percorso di abilità sui fondamentali del gioco: premio al giovane Stephen Curry, secondo anno da Golden State.
Poi giungono le gare vere, quelle più significative e sentite. Prima la sfida nel tiro del tiro da tre punti dove, nonostante la partecipazione del fresco primatista della specialità (Ray Allen), ad aggiudicarsi il trofeo è James Jones, ala dei Miami Heat. Il piatto forte della notte del sabato è tradizionalmente la gara delle schiacciate vinta, come da pronostico, da Blake Griffin (nella schiacciata finale ha saltato una macchina!).
Ma la vera attrazione del week end è l’ultimo atto: l’All Star Game, i migliori dell’ Est contro i migliori dell’Ovest. La partita in sé è meglio degli ultimi anni, dove si era decisamente esagerato nella ricerca dello show fine a se stesso. Kobe vuole vincere partita e mvp nell’All Star di casa e il suo agonismo è contagioso: anche James (29 punti e tripla doppia alla fine) , Durant (34 punti) e gli altri a tratti giocano per vincere e non solo per lo spettacolo. L’Ovest fa praticamente tutta la gara davanti, solo nel finale James e Stoudamire provano a rimettere in carreggiata l’Est, ma Bryant e le triple di Durant ricacciano indietro gli avversari: finisce 148-143. Proprio Kobe vince l’mvp della gara con 37 punti e 14 rimbalzi.
(Giacomo Rampinelli)