Nel recupero dell’ottava giornata di ritorno Siena sbanca il forum, sconfigge Milano per la ventunesima volta consecutiva (l’ultima vittoria milanese contro i toscani risale al 2006!!) e continua la sua marcia solitaria in testa alla classifica. Finisce 70-78, ma gli otto punti di scarto finali non devono ingannare: è stata una partita combattuta, a tratti condotta dall’Olimpia che ha comunque mostrato di aver ridotto il gap che la separa dai campioni d’Italia, gap che però c’è e non sembra colmabile, né dalla squadra di Petrson né da altre del campionato italiano, anche per quest’anno. Dal primo minuto si capisce subito che la partita pesa per entrambe le squadre. Si segna poco e la tensione da big match è palpabile. È Siena a provare un primo strappo: con un Hairtson straordinario dalla panchina gli ospiti si portano sul 9-15, ma è un fuoco di paglia perché Milano rientra subito con un gran parziale a cavallo tra primo e secondo quarto.



I biancorossi raggiungono anche la doppia cifra di vantaggio grazie all’intensità difensiva e agli ottimi Petravicius e Pecherov, che sorprendono la non impeccabile difesa senese. Pianigiani si vede costretto a chiamare 2 time out praticamente in un minuto per riavere un po’ intensità dai suoi, che a fine quarti rientrano sul 40-33. Nell’intervallo Pianigiani probabilmente ricorda ai suoi uomini di cosa sono capaci e al rientro in campo si rivede la solita Siena: uno schiacciasassi, un orologio perfetto in attacco e in difesa e il parziale è servito. Milano segna solo 4 punti nei primi 8 minuti del terzo quarto, arriva ad esser sotto anche di 10 lunghezze e viene tenuta in piedi solo dalle giocate di Mancinelli.



 

Il “Mancio”, a cavallo tra terzo e quarto periodo, piazza delle giocate straordinarie permettendo ai suoi di rientrare, prima del quinto fallo, che chiude prematuramente la sua gara. L’Olimpia prova a restare attaccata alla gara con le unghie e coi denti, ma è impressionante la capacità di Siena di alzare il ritmo e il livello di gioco, con tutti i suoi uomini (fondamentali in particolare le giocate di Lavrinovic, Hairtson e Stonerook) dove l’avversario non si può nemmeno sognare: Milano cerca di inseguire col cuore, ma la Montepaschi scappa via con la classe e l’esperienza. Finisce 70-78 con i campioni d’Italia che lasciano la forte impressione di poter gestire la partita, anche contro una diretta avversaria al titolo, potendo cambiare marcia quando vogliono. Comunque buoni segnali per Milano, anche se ora è staccata di due punti dai cugini canturini: da non perdere lo scontro diretto tra due settimane.



 

(Giacomo Rampinelli)