ESCLUSIVA – Ilsussidiario.net ha raggiunto in esclusiva Giacomo Devecchi, giocatore della Dinamo Sassari, per fare una chiacchierata a tuttocampo sul campionato di basket italiano, il sogno NBA, il cugino Gallinari e l’amicizia con il giocatore della Juventus Alessandro Matri.

Innanzitutto come stai? Ti sei ripreso dai disturbi che avevi accusato prima del match di Bologna?



Sto molto bene, ho tolto i punti (ha recentemente subito un intervento toracoscopico n.d.r.) e adesso mi rimane solo il taglio che si sta cicatrizzando. Diciamo che, per fortuna, non è stato nulla di importante: più che altro è stato lo spavento! Ma sono cose che possono capitare agli sportivi alti e magri e io rientro in questa categoria: è successo, ma adesso sto bene e spero di tornare per disputare qualche partita da qui alla fine della stagione.



Ti hanno detto quando rientrerai in campo?

No, sono appena rientrato a Sassari e questi giorni sono dedicati ad altre visite mediche: valuteremo la situazione insieme, con calma, giorno dopo giorno e poi programmeremo la data del ritorno in campo.

Mi dai una valutazione personale della tua stagione?

Sono molto contento, la stagione sta andando bene e ho trovato i miei spazi. Il coach Sacchetti mi ha dato fiducia e sono molto felice, ma la cosa più importante è che la squadra stia andando bene.

Una valutazione della squadra?

Abbiamo avuto un periodo di calo a dicembre, ma poi ci siamo ripresi alla grande e adesso stiamo lottando per i playoff: vediamo se riusciamo a conquistare questo traguardo molto importante in queste ultime cinque giornate decisive. Io sono fiducioso: la squadra è forte, siamo un ottimo gruppo e questa è una cosa che fa la differenza; e credo che lo si sia visto in campo, quando abbiamo vinto partite lottando fino alla fine con grinta.



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Mi dai un giudizio sulla Montepaschi Siena?

Ha avuto qualche problemino all’inizio, ma non avevo dubbi che si sarebbe ripresa e sarebbe tornata ad essere qual carroarmato che conosciamo. In Europa ha raggiunto il traguardo importante che sono le “Final Four” di Eurolega, mentre in Italia sta facendo un girone di ritorno in cui sta “asfaltando” tutti gli avvrersari.

I molti cambi in estate però avevano lasciato perplessi i tifosi…

Vero, i molti cambiamenti estivi avevano fatto storcere un po’ il naso agli addetti ai lavori che pensavano di avere a che fare con una squadra più debole. Evidentemente non è così: Siena è rimasta una squadra molto solida e lo ha dimostrato anche quest’anno.

Un giudizio sull’Armani Jeans?

L’Armani era partita con obiettivi importanti ma poi sono subentrate delle difficoltà: non è sempre facile mettere insieme giocatori importanti in una squadra. Con il cambio d’allenatore c’è stata quella scossa necessaria, ma anche adesso la squadra sta faticando: sono in lotta per il secondo posto, anche se io vedo molto favorita Cantù che, pur senza grandi nomi, ha un gioco di squadra superiore. Milano verrà fuori alla grande nei playoff, quando i nuovi innesti si saranno amalgamati con il gruppo.

 

 

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Tu sei il cugino di Danilo Gallinari, in forza a Denver. Ci fai un suo ritratto…

Siamo cresciuti insieme e c’è proprio un bel rapporto tra noi due. Un forte legame: ci sentiamo spesso e tutt’ora, in estate, ci vediamo nel campetto dietro casa a giocare insieme a basket…

 

Conosci Matri, il giocatore della Juventus?

Siamo amici fin da piccoli: l’amicizia parte dai nostri genitori che trascorrevano le vacanze insieme e, di conseguenza, anche noi trascorrevamo un sacco di tempo insieme. Sono proprio contento per quello che sta facendo vedere  alla Juventus: è un ragazzo che se lo merita, che ha fatto molti sacrifici, molta gavetta e adesso sta dimostrando quello che vale. E recentemente è arrivata la convocazione in Nazionale: sono davvero contento per lui.

 

Un trio niente male Matri-Devecchi-Gallinari.
Siamo molto amici e siamo fieri uno dell’altro. Portiamo avanti la bandiera del nostro paesino Graffignana con orgoglio.

 

Ultima domanda: il tuo sogno?
Il sogno di ogni giocatore di basket è quello di giocare al di là dell’Oceano: forse per me è un po’ tardi, ma mai dire mai. Ho avuto il piacere di assaporare un pochino la vita della NBA quando sono andato a trovare il Gallo e ho vissuto da mattina a sera come un giocatore di basket americano: è stato fantastico, davvero un altro mondo. Il mio sogno rimane quello: raggiungere mio cugino e fare la vita del giocatore NBA.

 

 

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