(Servizi a cura di Giacomo Rampinelli)

Nella notte si sono definite le otto squadre dell’est che parteciperanno ai playoff. Non ci sono più speranze per Bucks (nonostante la vittoria a sorpresa nella notte a Miami) e Bobcats, in crisi di risultati ormai da tempo. Le posizioni in griglia sono ancora in ballo in queste ultime settimane che ci separano dall’atto finale della stagione NBA. I primi tre posti rimangono da giocarsi tra Chicago, Boston e Miami. In questo momento i Bulls, in stato di grazia straordinario e con un Rose sempre più candidato al premio di mvp stagionale, sono nettamente favoriti per la prima piazza, con tre vittorie di vantaggio sui Celtics e sugli Heat. LeBron James e compagni si sono complicati la vita nella notte perdendo contro Milwakee e permettendo a Boston, già in vantaggio negli scontri diretti, di riportarsi in seconda posizione dopo le ultime settimane di alti e bassi. I Magic sono sicuri della loro quarta piazza come dell’impossibilità di rimontare le prime tre. Nella stessa identica situazione, ma al quinto posto, gli Atlanta Hawks che sfideranno sicuramente Orlando nella prima fase dei playoff, mentre alle loro spalle si è riaperta la lotta per il sesto posto tra Knicks e Sixers.



Le due squadre si sono fronteggiate a Philadelphia nella notte: l’ha spuntata New York, grazie ai 31 punti di Melo Anthony. In questo momento è difficile dire chi la spunterà, anche se il maggior talento e le vittorie ritrovate dagli uomini di D’Antoni sembrano favorire i Knicks. Indiana stanotte ha sommerso di punti Washington (136-112) assicurandosi la certezza matematica dell’ottavo e ultimo posto disponibile nella griglia dei playoff.



 

 

Dopo le difficoltà delle ultime partite e la pericolosa risalita dei Lakers, San Antonio riesce comunque ad assicurarsi la certezza del primo posto assoluto a Ovest. Nella notte gli Spurs si sono sbarazzati dei Sacramento Kings, che ultimamente avevano vinto contro diversi avversari di alto livello, portandosi così a distanza di sicurezza da Bryant e compagni. Los Angeles ha visto prima avvicinarsi e poi rapidamente allontanarsi la prima posizione, subendo tre, imprevedibili, sconfitte consecutive. La squadra di Phil Jackson resta stabilmente al secondo posto a due vittorie di distanza dai Mavericks, non certo al miglior momento della loro stagione (4 sconfitte di fila). In striscia positiva, invece, i Thunder di una altro papabile mvp: Kevin Durant. La squadra di Oklahoma City è reduce da una serie di vittorie convincenti e proverà a insidiare il terzo posto di Dallas. Seguono Denver, in gran forma, e Portland, già da qualche giorno sicure del passaggio ai playoff. Nella notte anche New Orleans si è assicurata il pass per la post-season, mentre Memphis non ha ancora la certezza matematica, ma Houston non sembra in grado di insidiare i Grizzlies per l’ottava piazza.



 

 

 

Continuano a sorprendere i Nuggets di Gallinari, che nella notte hanno sbancato Dallas. Dalla partenza shock del suo fenomeno di casa, Denver si è ripresa in modo impressionante: tra marzo e aprile ben 13 vittorie e solo 4 sconfitte! La squadra del Colorado si è riguadagnata il quinto posto, che sembrava diventato obbiettivo difficile. Grande protagonista della svolta positiva è senz’altro il Gallo, in doppia cifra anche stanotte (10 punti, ma 31 minuti di qualità). Insomma un primo turno agevole i Nuggets non lo concederanno a nessuno. Bene anche Belinelli che è risultato essere un fattore nella ripresa di quota dei suoi Hornets, ora certi della partecipazione ai playoff. Nella notte New Orlans ha vinto un match importante contro Houston, le cui speranze di post-season sono ormai ridotte al minimo. Non cifre esaltanti per l’ex Fortitudo (5 punti), ma il suo apporto alla squadra negli ultimi mesi è notevolmente salito di tono. Ancora infortunato Bargnani, che ha dovuto osservare in borghese l’ennesima sconfitta imbarazzante dei suoi Raptors: 96-104 in casa contro Cleveland. Per il Mago e compagni una stagione da incubo, da dimenticare il prima possibile, nonostante il miglioramento notevole delle cifre del centro italiano, che non può però bastare a rendere dolce un’annata da 21 vittorie e 57 sconfitte.