Bennet Cantù e Montepaschi Siena incrociano nuovamente le armi questa sera. Il terzo atto della sfida andrà in scena al Pianella di Cantù, che si preannuncia gremito e traboccante di passione come non mai. La missione degli uomini di Trinchieri è chiarissima: vincere a qualsiasi costo, per riaprire una serie che vede Siena in vantaggio per 2 a 0. E il fattore campo, spesso decisivo in questa stagione, conterà parecchio: gara 3 e gara 4 si giocheranno a Cantù, prima che la serie torni eventualmente in Toscana.
Il coach canturino, prima di presentare la sfida di questa sera, ripercorre con la mente gara 2: “Siena ha disputato una prestazione eccellente e quindi ha grandi meriti per essere sul 2 a 0. Poi mi rendo anche conto che io sono un fesso, per come ho approcciato questa finale scudetto e perchè ho dimenticato che per giocare una finale devi prima imparare a farlo. In queste due partite qualcosa abbiamo sicuramente capito perché ci siamo avvicinati, anche se non è bastato”. E sulla gara di stasera dice: “A Siena abbiamo giocato bene 28 minuti. Ma adesso so dove trovare i minuti che ci mancano: dopo aver visto le facce dei ragazzi so che da loro tirerò fuori 4 minuti in più. Gli altri 8 minuti invece ce li metterà il Pianella”.
In casa Siena a parlare sono i due grandi ex Stonerook e Kaukenas, che raccontano così la loro sfida: “A Cantù – dice Kaukenas – sarà diverso prima di tutto per l’atmosfera. Potranno giocare molto più aggressivi e sarà molto più difficile che a Siena”. Anche Stoonerok la pensa così: “Il pubblico attende questa finale da 30 anni e sarà molto eccitato. Il palazzo è sempre caldissimo: tutti coinvolti e un’atmosfera elettrizzante anche per gli avversari. Ma ci siamo abituati: sarà un motivo in più per spingerci a dare ancora di più”.
Dal Pianella passa la storia di questi due campioni, ma soprattutto passa lo scudetto: la gara di stasera è il vero crocevia della stagione. Perdere, per entrambe, sarebbe un disastro.
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