E’ un campionato esaltante quello che si sta giocando in questa stagione del basket italiano. Ieri la sedicesima giornata ha visto notevoli sorprese. L’Armani Milano ha perso in casa con la Benetton Treviso per 80-81. Poi la Virtus Bologna ha sconfitto la Montepaschi Siena per 75-71. E Montegranaro ha battuto Cantù 89- 73. Insomma le tre grandi del basket italiano attuali hanno subito una pesante battuta d’arresto.La classifica ora vede Siena sola in testa con 22 punti, poi Milano e Bologna con 20. Quindi Cantù, Venezia e Pesaro con 18. Venezia è sicuramente la sorpresa di questa prima parte di campionato. Roma e Treviso le delusioni. Siamo giunti alla fine del girone d’andata ed è tempo di fare bilanci, quantomeno di capire verso dove sta andando questo torneo: La settimana prossima poi riprenderà anche l’Eurolega, altro appuntamento prestigioso per Milano, Siena e Cantù. E per parlare di tutte queste vicende della palla a spicchi abbiamo sentito Ugo Francica Nava, giornalista di grande esperienza,  grande conoscitore di sport e basket e attuale commentatore delle partite del campionato di basket su La 7. Eccolo quindi in questa intervista in esclusiva a ilsussidiario.net



Si è giocata la sedicesima giornata di basket, con risultati sorprendenti, hanno perso sia Milano, che Cantù, che Siena. Milano soprattutto sembra non essere in linea con il suo progetto.

Ho parlato con Sergio Scariolo dopo la partita persa con Teramo e lui mi ha manifestato tutta la sua tranquillità affermando che sta cercando di realizzare un progetto su Milano, che punta ai prossimi anni. Scariolo ha anche la fiducia della proprietà sul lavoro che sta cercando di fare. Penso comunque che la vera Milano si comincerà a vedere solo dai playoff in avanti. E’ una squadra giovane, che ha mantenuto nel suo roster solo due giocatori come Rocca e Mancinelli. Ci i vorrà quindi tempo prima che possa diventare quella squadra vincente che i tifosi si aspettano. 



Quale può essere comunque un altro motivo di queste sorprese avvenute nell’ultimo turno di campionato?

Un altro motivo di queste sorprese avvenute durante l’ultimo turno di campionato è il fatto che si è giocato troppo, con 6 partite disputate in 21 giorni. Questo può avere influenzato l’andamento stesso del campionato, con squadre come Montegranaro che hanno approfittato di questo momento per sconfiggere ad esempio Cantù, spinte anche dalla voglia di racimolare punti importanti per la salvezza.. Poi magari Cantù, Milano e Siena potevano avere già in parte la testa all’Eurolega che si gioca la settimana prossima. 



Ci sono alcune squadre come Bologna che occupano una posizione di classifica molto buona.

Bologna può aver giovato del fatto di non disputare l’Eurolega, di avere poi un roster molto lungo, due componenti che possono averla avvantaggiata. 

Siena sembra avvertire molte pause in questo campionato.

Credo che Siena possa considerarsi sempre la favorita del campionato. Se recupererà giocatori importanti come Kaukenas e Lavrinovic, potrà ancora fare la differenza. rispetto a tutte le altre squadre. 

Anche Venezia come la stessa Pesaro possono considerarsi realtà di questo campionato. 

Venezia ha avuto la fortuna di ritrovarsi in serie A, quando non s’è l’aspettava più.Ha affrontato questo campionato con la stessa squadra dell’anno scorso, tra l’altro con un coach molto preparato, Forse questi sono proprio i motivi dei suoi successi. E la stessa Pesaro sta facendo un campionato molto buono.

Treviso ha invece deluso finora. 

Treviso ha avuto anche il problema di partire con tre americani che se ne sono andati e ha pagato in questo senso i risultati che ha ottenuto. Treviso poi sta vivendo un  momento particolare della sua storia sportiva, con questo ridimensionamento della Benetton basket, confermato proprio dalla stessa famiglia Benetton.a fine stagione. 

Roma si trova anche lei in una situazione di classifica negativa, questa squadra non riesce mai ad emergere nel basket italiano. 

Roma è l’incompiuta del basket italiano. Una squadra con un buon allenatore come Lardo, sostenuta da pochi tifosi, che vive in una città disinteressata a questo sport, una città che vive di solo  calcio, non così seguita da club proprio come l’Olimpia Milano, con i suoi 25 scudetti vinti, la sua tradizione, il suo blasone.Certo poi tutti questi risultati dovranno essere confermati nella seconda parte del campionato. E tutto può ancora cambiare. 

Come vede le tre squadre italiane impegnate in Eurolega? 

Credo che Milano non abbia l’obbligo di entrare tra le prime 4. Credo che tra queste tre solo Siena possa aspirare a pensare in grande in questa Eurolega. 

Come giudica invece il momento del basket italiano e del nostro campionato? 

Penso che il basket viva di riflesso la situazione di un paese come l’Italia, calciofilo a tutti gli effetti dove la predominanza di questo sport è grandissima, anche sul basket naturalmente Il basket  è comunque sempre il secondo sport italiano, ha 450.000 tesserati. Ha realtà stupende di club presenti nel nostro campionato, come Sassari, che coinvolge tutta la passione della Sardegna, o Teramo una città di 50.000 abitanti con un palazzetto sempre pieno con 4.000 spettatori ogni partita. Non ci devono essere per forza le grandi città per il successo del basket in Italia. 

Cosa servirebbe per dare un  ulteriore spinta al movimento cestistico italiano? 

Sicuramente le vittorie della Nazionale potrebbero essere un aiuto incredibile, in un paese comunque che deve crescere per quanto riguarda la cultura sportiva. 

In quali termini? 

L’Italia manca di cultura sportiva, perché l’importante nello sport non è solo vincere, ma anche accettare la sconfitta, fare della propria squadra un modo per identificarsi, al di là del risultato stesso. Succede in Inghilterra, negli Stati Uniti dove si tifa anche accettando proprio qualsiasi risultato. Da noi non purtroppo non è così.

E poi? 

 E poi lo sport è innanzitutto pratica agonistica, non è stare incollati davanti alla tv. E’ il gusto di fare sport, il piacere di questo gesto fisico. Mi sembra invece che ci sia un popolo immenso di sedentari che dimentica la prima funzione educativa dello sport stesso.

 

(Franco Vittadini)