Inizia oggi l’Eurolega 2012-2013, il campionato continentale per club di basket. La Mapooro Cantù debutta in casa questa sera contro gli sloveni dell’Olimpia Lubiana in quello che viene considerato il girone più difficile: l’obiettivo per i brianzoli sarà qualificarsi alle Top 16. A quel punto, sognare sarebbe lecito. Domani sarà la volta della Montepaschi Siena in casa contro l’Alba Berlino e l’EA7 Emporio Armani Milano contro l’Anadolu Efes Istanbul, sempre in casa. Siena e Milano punteranno invece a fare più strada nella massima competizione europea, che quest’anno cambia faccia. Nella prima fase ci saranno sempre quattro gironi di sei squadre ciascuno e con le prime quattro che passeranno il turno, ma con la grande novità delle partite che si giocheranno di giovedì e venerdì. Le Top 16 saranno invece molto diverse, dato che vedranno le squadre divise in due gruppi da otto. Questo significa che ogni compagine giocherà nella seconda fase ben 14 partite, rendendo sempre più simile l’Eurolega a un vero e proprio campionato. Le prime quattro squadre di ogni girone passeranno ai quarti, ultimo ostacolo verso le Final Four, che in questa edizione si disputeranno a Londra dal 10 al 12 maggio 2013. Per presentare questa Eurolega che va ad iniziare, abbiamo intervistato in esclusiva Gianmarco Pozzecco, ex grande giocatore di basket (scudetto a Varese nel 1999), ora commentatore tv e da pochi giorni nominato allenatore della selezione maschile lombarda Under 14.



Inizia l’Eurolega: quali saranno le possibilità di Cantù, Siena e Milano? Certamente Siena e Milano hanno più possibilità di andare avanti, ma Cantù attualmente è la squadra che sta giocando meglio. Potrebbe essere anche l’italiana che farà più strada. Siena non è più quella delle passate stagioni, Milano è la più competitiva. Tutte e tre le formazioni potrebbero approfittare del ridimensionamento delle squadre greche.



Cantù potrà essere la mina vagante del suo girone? Cantù è capitata in un girone veramente difficile, ma potrebbe fare bene e qualificarsi.

La squadra brianzola è più fisica e meno tecnica: potrà essere un vantaggio in Eurolega? Non penso che questo sia vero fino in fondo, piuttosto bisogna riconoscere che Cantù è una squadra con tanta esperienza e combatte fino in fondo negli incontri che gioca, dà sempre tutto.

Come giudica il girone di Milano?

Milano non dovrebbe avere problemi a passare. La sua qualificazione dipende solo da lei, dal fatto che riesca a trovare una sua identità di squadra.
L’Armani ha tante stelle, ma chi è il leader? Credo che nel basket attuale non esistano più i leader, quasi si ha paura a sceglierne uno. Si punta sulla squadra, che diventa l’elemento principale per vincere le partite.



Potrebbe però essere Gentile il leader di questa Milano? Lui è molto forte, ma forse non ha la necessaria esperienza per essere ancora leader.
Come giudica invece il girone di Siena? Anche per Siena vale lo stesso discorso di Milano, la qualificazione al turno successivo non dovrebbe essere un problema, dipende solo da lei.
Quali saranno le favorite per la vittoria finale? Dico due nomi: Barcellona e Cska Mosca. Una di queste due squadre dovrebbe vincere questa edizione dell’Eurolega.
E le possibili outsider? Cantù potrebbe fare molto bene, non certo vincere, ma andare molto avanti se supererà questo girone difficile in cui è finita.
Le piace questa nuova formula? Il fatto di giocare giovedì e venerdì sminuisce in un certo senso il valore dei campionati. E questo non è bello, soprattutto per un campionato come quello italiano dove c’è molto equilibrio. I campionati russo o greco vivono della lotta tra due-tre squadre. Poi avere aggiunto otto partite nella fase successiva non è che un’altra dimostrazione di come si voglia dare più valore all’Eurolega, al Campionato Europeo per club piuttosto che a quelli nazionali. E penso che sia la strada verso cui si procederà in futuro.

Una domanda anche su Varese, possibile rivelazione di questo campionato: la vedremo lottare per il titolo? Varese è partita bene ma mi sembra difficile che possa vincere lo scudetto. Magari potrà giocarsi le sue chance, tentare di qualificarsi per l’Eurolega. Certo nel basket non si può mai sapere quello che succede. Nel 1999, l’anno della stella di Varese, nessuno ci dava credito, poi vincemmo lo scudetto. Sarebbe troppo bello se questo accadesse di nuovo.

 

(Franco Vittadini)