La quarta giornata di serie A deve ancora completarsi con l’atteso posticipo tra Milano-Roma, ma intanto al comando troviamo la strana coppia Sassari-Varese. Due squadre che erano attese tra le protagoniste, ma non di certo le favorite. Come nella scorsa stagione, conclusa in semifinale, la formazione sarda sta disputando un ottimo campionato. Dopo la vittoria a Venezia, si trova in testa a punteggio pieno dopo 4 partite. Un segno che l’exploit dell’anno scorso non era casuale, ma che la compagine sarda ha una rosa di giocatori molto validi, è competitiva ai massimi livelli e ha la mentalità giusta per stare nei quartieri alti della pallacanestro italiana. Non solo dipendente quindi dai fratelli Diener, ma anche aiutata dall’arrivo di Ignerski e Thornton, due giocatori che hanno aggiunto qualità a Sassari. Il “miracolo” continua, anche se non si può più definire una sorpresa. Per parlarne abbiamo sentito il principale artefice di questi risultati, l’allenatore Meo Sacchetti. Eccolo in questa intervista per ilsussidiario.net.
Sassari capolista: la sua squadra non finisce di sorprendere…
Abbiamo fatto bene a Venezia recuperando una partita che sembrava compromessa. Abbiamo vinto un incontro sulla carta molto difficile.
Quali sono i segreti della conferma della squadra sarda?
Siamo una buona squadra, dove ogni giocatore interpreta bene il suo ruolo, aiutando così il collettivo ad essere sempre efficace.
E proprio a Venezia Sassari ha dimostrato anche carattere: quanto è importante questo?
Questa è la cosa che mi è piaciuta di più in un incontro disputato in un ambiente molto caldo. Venezia tornava al PalaTaliercio dopo un anno e mezzo, era molto carica, voleva far bene, ma Sassari non ha mollato e abbiamo portato a casa i due punti.
La sua è una squadra che si è rinnovata poco: questo vi ha aiutati?
Sì, i fratelli Diener sono una garanzia come il gruppo storico degli italiani.
E dei nuovi acquisti cosa ci può dire?
Quest’anno abbiamo aggiunto Ignerski e Thornton, che ci potranno dare quella esperienza che ci mancava, visto poi che in questa stagione affronteremo l’Eurocup. Poi un altro nome da segnalare è quello di Diliegro, un giocatore molto utile, molto valido anche lui.
Quali sono i vostri obiettivi?
Dobbiamo giocare partita per partita, pensare a raggiungere la salvezza, poi cercare di arrivare ai playoff. La finale scudetto onestamente non mi sembra alla nostra portata, anche se poi sognare nello sport e nel basket è sempre possibile.
Che atmosfera si respira a Sassari per questa leadership in campionato?
Eravamo abituati a posizioni alte di classifica anche la scorsa stagione, ma devo ammettere che c’è entusiasmo per questa partenza molto positiva.
Intanto c’è anche Varese in testa: come giudica la squadra lombarda?
E’ una squadra che è partita bene, gioca un buon basket, fa spettacolo. Merita ampiamente la situazione di classifica dove si trova.
Come vede Milano-Roma, posticipo di questa sera?
Milano dovrà vincere assolutamente, perché ha già collezionato due sconfitte esterne. Va meglio decisamente in Eurolega. Il fatto che faccia fatica a carburare è normale, penso che col tempo riuscirà veramente a essere protagonista. C’è da dire però che non sarà una partita dal risultato scontato perché Roma, che tutti guardavano con diffidenza, ha iniziato il campionato nel migliore dei modi.
(Franco Vittadini)