E’ la rivincita della finale scudetto della scorsa stagione. Montepaschi Siena-Emporio Armani Milano, in programma nella città toscana stasera alle 20:30, non è una partita come tutte le altre. C’è la rivalità tra i due club, la voglia di Milano di superare Siena in campionato per arrivare a uno scudetto diventato improvvisamente più vicino per lo smantellamento dello squadrone toscano che ha vinto gli ultimi sei titoli, dominando in lungo e in largo. C’è il bisogno soprattutto dei lombardi di dimenticare le brutte figure rimediate in questo inizio di stagione. Ma anche Siena non ha certo brillato in Eurolega, ritrovandosi dopo quattro turni con una sola vittoria. Insomma, un incontro affascinante che promette scintille. Tutto questo proprio mentre Varese ha preso da sola la leadership del campionato anche per la sconfitta imprevista di Sassari in casa contro Brindisi. Una Varese inarrestabile che sta confermando il buonissimo precampionato. Per parlare di Siena-Milano abbiamo sentito Carlo Recalcati, campione d’Italia sulla panchina dei toscani nel 2004. Eccolo in questa intervista a ilsussidiario.net.



Siena-Milano è la rivincita della finale del campionato scorso: partita “calda”? Sì, è una partita molto sentita, che quest’anno si gioca a ruoli invertiti, con Milano che è partita con i favori del pronostico in campionato rispetto a Siena.

Come vede questa partita? C’è tanta pressione attorno alle due squadre, c’è grande rivalità. Per Milano vincere è obbligatorio, è una partita molto importante per l’Armani.



Entrambe le squadre finora non hanno dato il meglio di sé stesse… Diciamo che Milano finora ha fatto più fatica; vedo meglio Siena, più abituata a questo tipo d’incontri.

Sarà anche una sfida tra i due allenatori, importante il match Banchi-Scariolo? Penso che in campo vanno sempre i giocatori, sono loro che decidono le partite. Agli allenatori va il compito di assemblarli e di sceglierli, ma non sono loro che sono determinanti per l’esito di un incontro.

Ma allora allenatori come Obradovic, o anche lei stesso, che hanno portato al successo tante squadre, non hanno peso? Ripeto, sono i giocatori che decidono le partite di basket, a loro va il merito delle vittorie. Un buon allenatore deve solo fare il suo lavoro e prepararli nel migliore dei modi.



Intanto Varese è in testa alla classifica da sola: cosa ne pensa? Mi fa molto piacere questa leadership di Varese. Significa che quando una società lavora bene i suoi sforzi vengono premiati nel migliore dei modi. Una nota di merito a questa squadra.

Si aspettava invece la sconfitta di Sassari? Sassari ha rischiato di perdere tante volte in questo campionato e prima o poi la sconfitta poteva arrivare. Non sono sorpreso di questa battuta d’arresto.

Cantù invece sembra tornata una protagonista importante del campionato: può arrivare in fondo? Cantù ha dovuto impostare la preparazione sui primi appuntamenti della stagione, come la qualificazione alla fase a gironi dell’Eurolega; poi come era normale ha avuto una flessione. E’ una squadra che ha cambiato molto, ma che si presentava all’inizio del campionato come l’alternativa a Milano e Siena per la conquista dello scudetto.

La sua Montegranaro ha invece vinto a Venezia: come giudica questa vittoria? E’ stata una bella affermazione su un campo certamente difficile, con un pubblico caldo ma sempre civile, che sostiene fino in fondo la squadra. Venezia del resto dovrà costruire l’esito della sua stagione sulle partite casalinghe, un po’ come noi che al di là di questa trasferta vittoriosa dovremo far punti ad Ancona (dove gioca Montegranaro nei suoi impegni casalinghi, ndr). In questo modo muoveremo la classifica e spingeremo anche il pubblico di questa città a seguirci ancora di più, per sostenerci fino in fondo.

(Franco Vittadini)

Mi fa molto piacere questa leadership di Varese. Significa che quando una società lavora bene i suoi sforzi vengono premiati nel migliore dei modi. Una nota di merito a questa squadra.

Si aspettava invece la sconfitta di Sassari? Sassari ha rischiato di perdere tante volte in questo campionato e prima o poi la sconfitta poteva arrivare. Non sono sorpreso di questa battuta d’arresto.

Cantù invece sembra tornata una protagonista importante del campionato: può arrivare in fondo?Cantù ha dovuto impostare la preparazione sui primi appuntamenti della stagione, come la qualificazione alla fase a gironi dell’Eurolega; poi come era normale ha avuto una flessione. E’ una squadra che ha cambiato molto, ma che si presentava all’inizio del campionato come l’alternativa a Milano e Siena per la conquista dello scudetto.

La sua Montegranaro ha invece vinto a Venezia: come giudica questa vittoria? E’ stata una bella affermazione su un campo certamente difficile, con un pubblico caldo ma sempre civile, che sostiene fino in fondo la squadra. Venezia del resto dovrà costruire l’esito della sua stagione sulle partite casalinghe, un po’ come noi che al di là di questa trasferta vittoriosa dovremo far punti ad Ancona (dove gioca Montegranaro nei suoi impegni casalinghi, ndr). In questo modo muoveremo la classifica e spingeremo anche il pubblico di questa città a seguirci ancora di più, per sostenerci fino in fondo.

 

(Franco Vittadini)