Settimana di di Eurolega, con le squadre italiane che in questo quinto turno – ultimo d’andata – si giocheranno molte possibilità di accedere al turno successivo di questa competizione. La partita più difficile forse è quella di Cantù, che scenderà in campo a Desio giovedì 8 novembre alle 20,45 contro la formazione turca del Fenerbahce. Sarà anche il ritorno di Simone Pianigiani in Italia, dopo il suo periodo di allenatore vincente alla Montepaschi Siena. Un incontro sulla carta proibitivo per Cantù che però ha bisogno assoluto di un successo per sperare ancora nella qualificazione.Una sola vittoria in quattro partite, questo il bilancio finora della formazione brianzola. Grande incontro anche al Forum di Assago sempre giovedì alle 20,45 tra Milano e l’Olympiakos Pireo, squadra campione d’Europa in carica. L’Armani ha due vittorie in quattro partite finora e anche una sconfitta non pregiudicherebbe la sua avventura in Eurolega. Dovrà invece assolutamente vincere sul campo del Prokom, in Polonia, la Montepaschi Siena, che finora ha collezionato un solo successo in quattro partite. Per parlare di questo turno di Eurolega abbiamo sentito Roberto Premier, indimenticato giocatore della Milano degli anni ’80, dominatrice in Italia e in Europa. Eccolo in questa intervista esclusiva rilasciato a ilsussidiario.net.



Come vede la situazione delle squadre italiane in Eurolega? Diciamo che la situazione rispetto a un po’ di anni fa è cambiata. Il livello di tante nazioni è salito, quindi per le squadre italiane è più difficile venire fuori e farsi notare. Ci sono stati tanti investimenti in altri paesi nel basket che in Italia non esistono più.



E’ solo questo il problema? Oltre a questo c’è anche il fatto che pochi giocatori italiani sono nei quintetti base delle nostre squadre, e non è certo una cosa positiva. Non li aiuta a crescere, a fare esperienza. Per questo dico che Siena, Cantù e Milano fanno quello che possono in Eurolega. Forse da Siena ci si potrebbe aspettare qualcosa di più.

In questo turno di Eurolega ci sarà Cantù contro Fenerbahce, con il ritorno di Pianigiani in Italia. Cosa pensa del suo addio? Pianigiani ha fatto una scelta, quella di andare ad allenare una formazione come il Fenerbahce che ha fatto grossi investimenti e vuole puntare ad entrare nell’elitè del basket europeo.



Una partita da vincere per la squadra brianzola, ma il Fenerbahce sembra troppo forte, è d’accordo? Per ottenere la qualificazione al prossimo turno Cantù dovrebbe vincere. Potrebbe giocarsela fino in fondo, ma penso che la spunterà il Fenerbahce che è sicuramente una squadra superiore sul piano tecnico.

Milano invece ospiterà i campioni d’Europa dell’Olympiacos. Un incontro certamente di grande valore tecnico, di grande fascino. Milano ha costruito la grande squadra per vincere, ma manca sempre di qualche cosa. Non c’è un playmaker, un giocatore che guidi la squadra nel modo ideale, e questa mancanza alla fine si sente. Non mi fiderei poi dell’Olympiacos, perchè i greci sanno sempre mettere quel pizzico di grinta e determinazione decisiva in quasi tutte le partite.

La vittoria a Siena dopo nove anni potrebbe dare nua spinta in più in termini di entusiasmo? 

Questo successo è stato importante per Milano, ha dato certamente una carica in più all’Armani, ma un conto è vincere in Italia, un altro in Europa dove il livello tecnico è certamente superiore.

Siena va in Polonia contro il Prokom, bisognerà vincere per mantenere le speranze di qualificazione. Fattibile? Sarà una partita da vincere a ogni costo, ma bisogna tener conto che in Eurolega giocano le migliori squadre di ogni nazione e quindi la Montepaschi non dovrà sottovalutare nemmeno questa partita.

Per le squadre italiane il massimo traguardo potrebbe essere la qualificazione alle Top 16? Direi di sì, non credo che possano arrivare alle Final Four. Il massimo sarebbe entrare a far parte delle migliori 8 squadre d’Europa.

Sono passati i tempi in cui lei con Milano vinceva in Europa… Purtroppo sì. Milano prima di poter vincere in Europa dovrà tornare a vincere in Italia; per l’Eurolega ci vorrà tempo, bisognerà costruire una squadra competitiva sotto tutti gli aspetti.

Secondo lei quali sono le squadre più attrezzate tecnicamente di questa Eurolega, da quello che si è visto finora? Barcellona, Real Madrid, Maccabi e Cska Mosca stanno dimostrando di avere qualcosa in più delle altre squadre. Ci metto poi il Fenerbahce che è una formazione molto competitiva.

 

(Franco Vittadini)