Mentre il campionato di serie A sta entrando nella sua fase finale, riprende anche l’Eurolega, che è giunta al momento dei quarti di finale. Sono rimaste quindi in corsa per il massimo trofeo continentale della pallacanestro solo otto squadre, e gli abbinamenti per i quarti mettono di fronte – come già l’anno scorso – la MontePaschi Siena campione d’Italia ai greci dell’Olympiacos. L’obiettivo della squadra di Pianigiani è ovviamente quello di ripetere il risultato dell’anno scorso, quando i toscani eliminarono 3-1 i greci e conquistarono così l’accesso alle Final Four (che quest’anno si giocheranno ad Istanbul dall’11 al 13 maggio). In campionato invece, alle spalle della MontePaschi, regna l’equilibrio, con molte squadre racchiuse in pochi punti e una volata per i playoff che si annuncia emozionante, anche se per molti è sintomo di un livellamento verso il basso. Per parlare di tutto questo abbiamo sentito Mario Boni, grande ex giocatore ed attualmente commentatore per Sky. Intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Siena-Olympiacos: quali novità rispetto all’anno scorso?

L’olympiacos, rispetto all’anno scorso, paga la crisi che ha travolto la Grecia e ha dovuto ridimensionare il proprio budget e cedere alcuni giocatori molto importanti, come Borousis che è finito a Milano. Ha mantenuto alcuni bravi greci, con i quali è arrivato fin qui, ma certamente è meno forte dell’anno scorso.



E Siena?

Siena sta facendo bene come sempre, ha recuperato Lavrinovic e anche il ritorno di Thornton si sta dimostrando più importante di quanto potesse sembrare.

MontePaschi favorita dunque?

Sì, possiamo dirlo senza timori. Siena avrà pure il vantaggio del fattore campo, ma non solo per questo la vedo bene: è più forte dell’Olympiacos.

Questa formula dell’Eurolega le piace?

Sì, direi che è appassionante, anche se dall’anno prossimo cambierà e ci saranno ancora più partite. A prima vista mi sembra buono anche il nuovo format, anche se il cambio di giorni (privilegiati giovedì e venerdì per evitare sovrapposizioni con la Champions League di calcio ndR) creerà qualche problema con i campionati nazionali.



Secondo lei Siena è sottovalutata in Italia, come se ormai si dessero per scontati i suoi successi?

Direi di no. La MontePaschi è un modello, ha una grande organizzazione e vincere contro Siena è importante per tutti. Chiaro che quando vinci a ripetizione fanno più notizia le sconfitte, ma non è sottovalutata. Anzi, fa paura, e da qui nascono anche le proteste e le critiche che a volte saltano fuori.

A parte Siena, quali sono le favorite per l’Eurolega?

Credo che la squadra più forte in assoluto sia il Cska Mosca, che ha una rosa davvero straordinaria, il top di giocatori per il basket europeo. Per fare un esempio, Teodosic non lo vedrei bene nel “circo” della Nba, che richiede caratteristiche diverse. Comunque è il Cska è la favorita per l’Eurolega.

Cosa pensa del livello del nostro campionato? Equilibrio è sinonimo di divertimento o di livellamento verso il basso?

Io trovo divertente questo campionato incerto in cui tutte possono vincere o perdere con tutti, anche se è chiaro che ciò significa che c’è un certo livellamento. Milano avrebbe dovuto fare di più ed essere più vicina a Siena, mentre le sorprese sono certamente Sassari e Venezia.

E chi raggiungerà i playoff?

Oltre alle tre big Siena, Milano e Cantù, dovrebbero farcela Bologna, Sassari, Venezia e Pesaro. Poi rimane ancora un posto “al sole”, e per questo i giochi sono aperti.

Condivide l’allargamento a 18 squadre per la prossima stagione?

Onestamente, non credo che il prossimo campionato sarà a 18 squadre. Temo che alcune squadre “salteranno” e non riusciranno quindi ad iscriversi alla prossima stagione.

 

(Mauro Mantegazza)