Nel recupero del quarto turno di ritorno, rinviato a ieri causa neve, la Scavolini Pesaro ha battutto la Bennet Cantù per 72-69. I marchigiani colgono un successo molto importante, che gli consente di blindare la settima posizione a quota 28 punti (Varese, nell’ultimo pizzamento valido per i playoff, insegue a 24). Per Cantù, questa sera priva di Gianluca Basile, si tratta di uno stop inaspettato: i brianzoli restano comunque in seconda piazza alle spalle del Montepaschi Siena, ormai quasi certo del primo posto in regular season. Pesaro ha meritato il successo, maturato soprattutto grazie al solco scavato nel primo tempo: all’intervallo lungo i ragazzi di coach Dalmonte hanno accumulato una dote di 10 punti di vantaggio, sul 36-26. Tardiva la reazione di Cantù, che ha provato a rientrare nel terzo parziale (chiuso sul 20-15), ma la Scavo ha sostanzialmente controllato nei dieci minuti finali, andando a vincere nonostante i brianzoli si fossero avvicinati pericolosamente. La gara la chiude Hickman: giocata clamorosa con schiacciata sulla testa di due difensori, e tutti a casa.



Nello strappo del secondo quarto, decisivo il break di Jumaine Jones, che ha infilato tutti i suoi 9 punti nei 6 minuti del d’impiego. Nell’ultimo parziale ha pensato Hickman, 28 (e 35 di valutazione) alla fine per lui, a tenere a bada il rientro di Cantù. Il play USA ha segnato 15 punti con 5/7 dal campo nel quarto periodo, andando a schiacciare in fuga solitaria il +4 decisivo. Alla Bennet non è bastata l’ormai solita doppia doppia di Shermadini (15 e 12 rimbalzi alla fine), nè il contributo offensivo di Markoishvili (17 con 6/13). In una partita da polveri bagnate (solo 12 punti per Cantù nel primo quarto), un fattore è arrivato dall’aggressiva difesa di Pesaro, che ha forzato 15 palle perse (contro 10 biancorosse) e smangiato la percentuale dall’arco dei brianzoli, ridotta ad un 31.8% che urla l’assenza del Baso. Non che Pesaro abbia fatto meglio nella statistica (25%, con 6/24): i padroni di casa sono stati semiperfetti dalla lunetta, surclassando gli avversari in un fondamentale spesso troppo sottovalutato (90%-57% il dato di stasera).



Soddisfatto Luca  Dalmonte, coach della Scavo, che si dice “contento, la vittoria è nata della difesa, si affrontavano due sistemi difensivi e perciò la gara non poteva essere spettacolare, ma ha rivelato nicchie tecnico-tattiche davvero interessanti. E’ un successo importante per noi, dopo Treviso e Avellno ritroviamo continuità. I troppi falli tecnici? Dobbiamo migliorare, ma preferisco un giocatore vivo e incazzato dentro la partita piuttosto che uno assente.

Andreea Trinchieri, coach di Cantù, commenta sul sito web ufficiale della squadra la sconfitta di Pesaro: “Complimenti a Pesaro che si porta a casa una partita in cui sicuramente ha giocato meglio di noi. Oggi ho avuto una lezione da un giocatore come Leunen, che adesso non riesce più nemmeno a camminare per il mal di schiena: non potevo toglierlo perchè altrimenti si sarebbe bloccato. Ha dimostrato un cuore pazzesco ed è da questo che dobbiamo partire. Siamo stati molto polli sbagliando 6 tiri liberi nell’ultimo quarto”.