Il campionato di basket di serie A 2012/2013 inizia stasera, subito con un appuntamento anomalo. Infatti è in programma l’anticipo della seconda giornata tra Siena e Brindisi, per consentire poi alla squadra campione d’Italia di disputare due amichevoli contro squadre Nba in America. Dunque il campionato inizia con una partita della seconda giornata, mentre il primo turno si disputerà tra sabato, domenica e martedì (il posticipo di Cantù impegnata nelle qualificazioni di Eurolega). Sembra che la pallacanestro italiana riparta dall’anno zero, con la Montepaschi che non più imbattibile come nelle passate stagioni. Milano ha costruito una squadra fortissima e le sue ambizioni sono veramente alte: l’Armani sembra essere la nuova favorita. Cantù è una formazione rodata e competitiva, come ha dimostrato la finale di Supercoppa a Rimini dove ha sconfitto proprio Siena. Poi ci sono Varese (perfetta nel pre-campionato), Sassari semifinalista dello scorso campionato che si potrebbe confermare, Avellino, la Virtus Bologna, Venezia. Questo il lotto delle squadre che sembrano più attrezzate sul piano tecnico. Insomma un campionato che si annuncia più interessante dopo la “dittatura” della Montepaschi di queste ultime stagioni. Per parlarne abbiamo sentito Alessandro De Pol vincitore della stella del decimo scudetto con Varese e degli Europei 1999 con l’Italia. Eccolo in questa intervista a ilsussidiario.net.



Inizia il campionato: è ancora Siena la favorita?

No, penso che la favorita sia Milano. E’ la squadra più attrezzata per vincere lo scudetto.
Quali saranno le possibili antagoniste?

Vedo Siena, Cantù e Varese che potrebbe fare molto bene, raggiungere le semifinali e chissà sulle ali dell’entusiasmo… In effetti a Varese si è lavorato molto bene e si potrebbero raggiungere traguardi importanti.
E le altre squadre che potrebbero entrare nelle prime quattro?



Sassari ha le potenzialità per fare molto bene ed essere una squadra da semifinale.
Quali potrebbero essere invece le sorprese?
Vedo Avellino, Bologna e naturalmente Venezia tra le formazioni in grado di far molto bene.

Roma?
Non mi sembra così competitiva.

Come vede Montegranaro con l’arrivo di Recalcati?

Anche per lei vale lo stesso discorso fatto per Roma.
Quanto mancherà invece a Siena Simone Pianigiani?

Luca Banchi è un tecnico molto valido, ma dovrà riformare tutta la squadra, ricostruirla. Non c’è solo l’assenza di Simone Pianigiani a cui far fronte, ma anche di tanti grandi giocatori.
Cosa ne pensa di questa tourneè di Siena in America?



Importante, uno spot per il nostro campionato: è una cosa molto positiva che Siena vada a giocare in America.

Cosa invece non le piace del nostro campionato?

La presenza di un livello di giocatori non così alto. Si vanno spesso a prendere giocatori stranieri dai campionati minori, non siamo più competitivi come in passato.

Bisognerebbe lavorare di più sui vivai secondo lei?

Certo bisognerebbe lavorare sui vivai, questo consentirebbe anche alla Nazionale di essere ancora più competitiva. L’obiettivo della qualificazione agli Europei è stato raggiunto ed è stata una cosa positiva ottenere otto vittorie su otto partite.
Cosa bisognerà fare?

Se si vuole migliorare ancora di più, per cercare di andare fra quattro anni alle prossime Olimpiadi non bisogna fermarsi. Sarebbe triste vedere un’Italia ancora fuori dai Giochi Olimpici come è successo a Londra e Pechino, senza volere peraltro ottenere risultati straordinari come l’argento di Atene 2004. Per il momento il nostro basket infatti non è competitivo ai massimi livelli.

 

(Franco Vittadini)