L’Olimpia Milano ha chiuso il suo mercato. Lo ha annunciato Flavio Portaluppi, bandiera della squadra e oggi general manager: “Concludiamo le operazioni necessarie per correggere la squadra. Lo facciamo con soddisfazione, perchè Leon è un giocatore giovane, futuribile e che già rientrava nei piani della società”. Leon è Radosevic: un ritorno per il giocatore croato, che pur di vestire nuovamente la maglia dell’Emporio Armani ha deciso di ridursi lo stipendio. Radosevic è dunque l’ultimo tassello del tentativo di ricostruzione di Milano: ala/centro croata (le misurazioni gli accreditano 209 centimetri), già lo scorso anno aveva giocato al Forum, ma la giovane età (è nato nel febbraio del 1990) gli aveva impedito di lasciare un segno tangibile sulla stagione meneghina. 4 punti e 2 rimbalzi di media in poco meno di 11 minuti di utilizzo, 3 volte nel quintetto iniziale: numeri che comunque avevano convinto lo staff tecnico dell’Olimpia a cedere solo temporaneamente il giocatore, accasandolo al Lietuvos Rytas (squadra di Vilnius) in attesa dell’esplosione. Oggi viene richiamato a prendere il posto di Richard Hendrix, lungo acquistato in estate dal Maccabi Tel Aviv ma deludente in Italia: meno di 6 punti, 4.5 rimbalzi a incontro in quasi 14 minuti. Poco, troppo poco per puntare forte su di lui in ottica scudetto: ma anche l’americano non saluta definitivamente, perchè – non è ancora ufficiale – dovrebbe trovare la sua sistemazione nella Lokomotiv Kuban, società di Krasnodar che aveva necessità di sostituire Ali Traoré, visto in Italia con la maglia di Roma. Radosevic arriva a dare una mano al pacchetto lunghi che comprende anche Bourousis, Niccolò Melli e David Chiotti (poco utilizzato): come detto il mercato dell’Olimpia Milano è chiuso. Recentemente hanno cambiato aria i due playmaker Omar Cook e Rok Stipcevic (arrivato in estate da Varese, è passato a Pesaro dove ha contribuito alla prima vittoria marchigiana in tre mesi); sono arrivati JR Bremer (anche lui tornato al Forum) e Marques Green, folletto che aveva stupito e incantato con Avellino e poi aveva anche giocato nella Scavolini (pur senza sapersi ripetere). Con Green il gioco è già migliorato: è un playmaker che sa passare egregiamente il pallone, dando respiro alla manovra della squadra. L’Armani ha chiuso il girone d’andata all’ottavo posto (otto vinte, sette perse) centrando all’ultimo respiro – con la vittoria di Brindisi – la qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia, che giocherà in casa;
Ai quarti se la vedrà con la Cimberio Varese, capolista e dominatrice della stagione che però avrà problemi di infortuni (Ebi Ere e Adrian Banks, 32.2 punti a partita in due, rientreranno a ridosso dell’evento). In campionato il derby l’ha vinto Varese, che ha espugnato il Forum per la prima volta dal 2007; Scariolo vuole la rivincita, ma al di là delle sfide singole Milano dovrà dimostrare di saper risalire la corrente e condurre una stagione degna del budget utilizzato per costruire la squadra, e dei campioni che sono arrivati a giocare sulle orme delle Scarpette Rosse.