Grande appuntamento questa sera: si gioca Olympiacos-MontePaschi Siena. Per la squadra di Luca Banchi l’appuntamento dunque è in casa dei campioni d’Europa in carica. Il cammino dei toscani in queste Top 16 è comunque finora perfetto: tre vittorie in altrettante partite, l’obiettivo della qualificazione ai quarti di finale comincia ad essere a portata di mano anche se per arrivarci bisognerà prima concludere questa lunga avventura di ben 14 partite, conseguenza della nuova formula delle Top 16. Tutto potrà ancora succedere, ma una partenza così positiva autorizza ad essere ottimisti sulle possibilità della MontePaschi. Siena sta facendo meglio del previsto in Europa, anche se paga ciò con il terzo posto in campionato, certificato alla fine del girone d’andata dal crollo di Sassari, una sconfitta con 30 punti di scarto. La partita comunque è più delicata per l’Olympiacos, che finora ha ottenuto una sola vittoria e due sconfitte, e quindi non può permettersi altri passi falsi europei, soprattutto in casa propria. Per presentare l’incontro abbiamo sentito Oscar Eleni, uno dei giornalisti più esperti di basket. Eccolo in questa intervista per IlSussidiario.net.



Montepaschi a due facce tra campionato ed Eurolega. Quali sono i motivi di tutto questo? La ricostruzione di Siena passa innanzitutto attraverso la difesa, che deve giocare al 100% in tutte le partite per rendere il gioco della Montepaschi sempre efficace. Poi certamente a Sassari ha pesato lo sforzo fisico e mentale in Eurolega che finora non è stato indifferente, togliendo molte energie alla squadra di Luca Banchi.



Che Siena vedremo ad Atene contro i campioni d’Europa dell’Olympiacos? Speriamo che Siena abbia ritrovato la serenità mentale dopo la sconfitta di Sassari e possa produrre un gioco di buona qualità tecnica contro una squadra di grande tradizione e con un grande palmares.

Sarà anche difficile l’impatto ambientale? Sì, ma non come una volta, quando il pubblico era veramente vicino al campo. Ora è diverso, anche se l’ambiente è certamente molto caldo.

Su cosa dovrà lavorare Banchi per ricaricare Siena dopo la batosta contro Sassari? Dovrà ricostruire la squadra mentalmente, lavorare sugli errori dei singoli e cercare di preparare nel migliore dei modi Siena a questa partita dimenticando la sconfitta di Sassari.



Vincere in Grecia significherebbe essere praticamente qualificati? Vincere metterebbe una grossa ipoteca sulla qualificazione, ma mancheranno poi altre dieci partite: quella con l’Olympiacos non sarà decisiva per Siena.

Delude finora il Fenerbahce: il lavoro di Simone Pianigiani non funziona? Questo mi dispiace molto per lui. Secondo me i giocatori che sono arrivati, e che ha scelto lo stesso Pianigiani, non hanno più fame né voglia di lottare. Spero che le cose cambino per il coach, ma nello stesso tempo non credo che il tecnico del Fenerbahce rischi la panchina. Ha un contratto con la società e ci vuole tempo prima che i programmi siano realizzati.

Il Barcellona è la squadra da battere? 

E’ una squadra molto forte, ma che dipende molto da Navarro, visto che in sua assenza ha perso in campionato contro l’Estudiantes. In Eurolega sta facendo bene e sta disputando una buona Top 16.

Come valuta invece la situazione nell’altro girone? Cska e Real Madrid sono le squadre più forti, Messina sta plasmando i russi per la fase decisiva della stagione. C’è poi il Panathinaikos, che secondo me anche quest’anno lotterà per la vittoria finale. Le due greche hanno tutto perché ciò accada, e neanche la crisi economica che ha impedito loro di investire in acquisti importanti potrà incidere sulle loro possibilità di vittoria.

E Siena? Sarebbe un grande risultato se entrasse tra le prime quattro d’Europa. E non è escluso che questo possa veramente accadere.

 

(Franco Vittadini)