Riparte anche la stagione di basket: la pausa di Natale di fatto è stata una formalità, perchè si è giocato anche due giorni prima della fine dell’anno e quindi il campionato di Lega A non ha conosciuto interruzioni. Oggi siamo arrivati alla 14esima giornata: è la penultima di andata e prevede un grande posticipo alle 20: EA7 Armani Milano-chebolletta Cantù è un derby storico in Italia, tra due squadre tra le più blasonate dell’intero panoramica cestistica nazionale. Milano che ha 14 punti in classifica, Cantù 18: le due formazioni hanno come obiettivo dichiarato il titolo, ma per il momento entrambe, pur se per motivi diversi, attraversano una fase non brillantissima in stagione. Fuori dalle Top 16 di Eurolega, lontane dalle primissime posizioni di classifica, Milano e Cantù cercano di risalire la china e non c’è modo di migliore di farlo che una sfida interregionale di grande tradizione. I precedenti sono addirittura 149: le Scarpette Rosse ne hanno vinti 86 contro i 63 dei brianzoli, e i numeri diventano impietosi nei confronti di Cantù che ha ottenuto solo 17 vittorie contro le 58 dei milanesi. Un dato curioso dice che in gennaio si sono giocati 16 precedenti, e anche qui il vantaggio è per Milano (12-4). Scariolo e Trnchieri (la scorsa settimana nominato commissario tecnico della Grecia) hanno appena due incroci, che sono quelli dello scorso campionato: è finita con una vittoria per parte. Entrambi però possono dire di avere un bilancio favorevole contro le squadre avversarie: Scariolo ha vinto 7 partite contro Cantù, perdendone due (e in casa è imbattuto); Trinchiari ha sei vinte e quattro perse contro Milano, ma in trasferta ha appena una vittoria a fronte di quattro sconfitte). Si affrontano le due squadre con la peggiore media di recuperi: 6,1 per Milano, 6,2 per Cantù. L’ex più importante in campo è Gianluca Basile, che lo scorso anno ha giocato con Cantù e in questa stagione è nel roster di Milano pur non avendo avuto molto spazio finora. 



L’Armani Milano ha 7 vittorie e 6 sconfitte in campionato. Di certo non è quello che ci si aspettava dalla società gestita da Livio Proli: già nella scorsa stagione il progetto doveva portare allo scudetto, grazie a grandi investimenti e l’arrivo di giocatori vincenti e tra i migliori in Europa. Anche allora l’inizio era stato pessimo, pur se poi la squadra si era rialzata ed era riuscita a centrare la finale, persa nettamente contro Siena. Quest’anno le speranze erano aumentate proprio perchè il Montepaschi non è più lo squadrone che dominava in Italia, ma Milano non ha saputo – finora – approfittarne e anzi è sprofondata in una serie di sconfitte incredibili (come quella contro Reggio Emilia) che ha portato i meneghini a lottare per un posto nelle prime otto che a fine del girone d’andata garantirebbe la qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia, a questo punto diventate un obiettivo imprescindibile. A fine anno, dopo la bruciante sconfitta interna nell’altro derby – contro Varese – l’Olimpia ha colto una vittoria di fondamentale importanza sul campo di Biella, due punti strappati dopo un doppio supplementare. Certo non ci si aspettava che l’Armani dovesse sudare per vincere contro queste squadre, ma la realtà di oggi è questa. Una mano potrà darla da oggi Marques Green, playmaker tascabile che ha già giocato con Avellino e Pesaro ed è arrivato in sostituzione di Rok Stipcevic andato a Pesaro; in precedenza avevano già salutato Omar Cook (dentro JR Bremer) e Richard Hendrix, che comunque dovrebbe tornare il prossimo anno. Per vedere che effetto avranno questi cambi nei destini stagionali di Milano bisognerà forse aspettare qualche tempo.



Cantù sta più o meno mantenendo le aspettative, anche se a questo punto, dopo una finale scudetto giocata nel 2011 e una squadra abituata ad arrivare in fondo, ci si aspettava che i brianzoli fossero a ridosso di Varese e Sassari. Per il momento non è così, perchè il bilancio parla di nove vittorie e quattro sconfitte. Anche la chebolletta è fuori dall’Eurolega: l’eliminazione non è certo un’umiliazione visto che il girone era complicato e che il primo obiettivo era comunque l’affermazione in Italia, ma resta comunque un episodio brutto all’interno di una stagione che avrebbe dovuto portare la consacrazione di un gruppo nel quale sono rimasti, rispetto allo scorso anno, uomini importanti come Markoishvili, Leunen e Mazzarino, e sono arrivati giocatori quali Aradori e Cusin. Anche Cantù ha un volto nuovo: si tratta di Kevin Anderson, playmaker 23enne arrivato dalla D-League (campionato minore degli Stati Uniti). Nella sua prima partita in Italia ha infilato 4 punti in 17 minuti: cifre decisamente non irresistibili, ma si sa che gli americani spesso e volentieri hanno bisogno di un periodo di adattamento e dunque il play avrà tutto il tempo di dire la sua. Ad ogni modo Cantù ha già strappato il pass per le Final Eight di Coppa Italia e aspettano di sapere contro chi giocheranno: a oggi sarebbe un incrocio rischioso contro Roma, ma in queste due giornate i brianzoli potrebbero anche centrare il secondo posto, anche perchè chiuderanno l’andata con lo scontro diretto contro Siena. 



Partita che si preannuncia tesa: Scariolo e tutta Milano non hanno più scuse e hanno bisogno di una vittoria per rilanciarsi e soprattutto non sprofondare in una crisi di difficile gestione, mentre Cantù con una vittoria al Forum potrebbe trovare lo slancio per rendere il suo campionato e la sua stagione nuovamente brillanti. Vedremo come andrà a finire: Ea7 Armani Milano-chebolletta Cantù sta per cominciare…

 

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