Sono entrambe impegnate questa sera le formazioni italiane presenti nella fase a gironi di Eurolega. Per Siena appuntamento con i polacchi dello Stelmet Zielona Gora, partita da non fallire per continuare a puntare all’accesso alle Top 16, ma certamente la partita più affascinante sarà Real Madrid-Milano: per l’Armani una sfida di grande prestigio, nonché un esame molto importante (dopo tre vittorie consecutive fra campionato e coppa) sul campo di una delle big d’Europa, tra le grandi candidate per il successo finale. Lunedì poi l’EA7 si ritufferà nel campionato italiano, e nel posticipo affronterà la neopromossa Giorgio Tesi Group Pistoia. La squadra toscana avrà quest’anno l’obiettivo di ottenere la salvezza, anche se l’inizio di stagione ha portato tre sconfitte consecutive, contro avversarie comunque più quotate. Per parlare sia di Eurolega sia del campionato, abbiamo sentito proprio Paolo Moretti, l’allenatore della formazione toscana. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Domenica giocherete a Milano, che cosa si aspetta? Sarà una partita molto speciale per Pistoia, che è una neopromossa. Andremo a giocare contro una delle squadre più forti del campionato, protagonista anche in Eurolega.
A proposito, oggi l’Olimpia gioca contro il Real Madrid… Sarà una trasferta importante, anche per misurare le ambizioni di Milano contro una delle squadre più forti dell’Eurolega.



Siena invece stasera sarà in Polonia: potrà rifarsi dopo le prime due sconfitte? Lo spero. Nella prima giornata a Firenze la prestazione contro il Galatasaray non era stata negativa.

Come giudica questa edizione dell’Eurolega? Mi sembra che ci sia tanto equilibrio.
Tornando a Pistoia, quali sono le vostre prospettive e ambizioni? Quelle di diventare competitivi e lottare per salvarci con quelle tre o quattro squadre che avranno come obiettivo questo traguardo.

Galanda che peso ha nel gruppo? Molto grande. Con la sua esperienza aiuta i giocatori più giovani a crescere, è un po’ il leader della squadra.
Quali sono i giovani su cui puntate? Ne abbiamo cinque americani, che però non hanno alcuna esperienza del basket italiano e europeo.



Come mai avete sempre ceduto nel terzo quarto nelle tre sconfitte in campionato? Questa è una cosa che non abbiamo ancora capito, su cui rifletteremo e lavoreremo in futuro.

Come vede questo campionato? E’ bello, come dicono i giornali e le stesse statistiche, che dopo tanti anni ci sia questo equilibrio al vertice. Penso però che fra due giornate le cose cambieranno. (Franco Vittadini)