Come si suol dire buona la prima: il connubio tra l’Olimpia Milano e Daniel Hackett ha prodotto risultati positivi, sia per la squadra che ha beneficiato del nuovo acquisto, sia per quest’ultimo che ha subito dato una mano concreta. L’accoglienza del pubblico verso l’ex giocatore di Siena è stata però divisa: la curva ha esposto striscioni che ricordavano ad Hackett come un passato alla Montepaschi non si possa dimenticare, e di doversi sudare il consenso del nuovo pubblico (“Il passato non si può congelare. Il benvenuto te lo dovrai meritare“). Il palazzetto ha comunque applaudito le prime giocate del nuovo acquisto con la maglia numero 12 dell’Olimpia, mentre la squadra rimontava e piegava Cremona che nel primo quarto ha rovinato al festa. A proposito della squadra, i tifosi non hanno perso occasione per tenere tutti sulla corda: se Hackett dovrà meritarsi l’affetto è anche vero che con lui, a giudizio unanime, Milano non ha più scuse ed è ancora più condannata a vincere lo scudetto. Un pensiero espresso dal seguente striscione: “Olimpia: basta figure e fuori i c******i. Dovete vincere, non ci son giustificazioni!!!“. Un altro carico di pressione su Milano che però sta imparando a convivere con questo tipo di attese; Luca Banchi continua a forgiare il suo gruppo che contro la Vanoli ha reagito bene, ammazzando la partita nei due quarti centrali. Hackett ha prodotto 5 punti e 6 assist, Melli un’ottima doppia doppia con 19 punti e 12 rimbalzi mentre i vari Gentile (13 punti), Langford (17), Wallace (13) e Jerrells (10) hanno contribuito con la doppia cifra di punti. Il prossimo ostacolo per Milano si chiama Avellino: sarà un’altra partita casalinga in programma il prossimo 29 dicembre.



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