Siena-Varese chiude l’edizione 2013 della Coppa Italia di basket, che quest’anno si tiene al Forum di Assago a Milano. L’atto finale vede di fronte la “grande vecchia” degli ultimi anni e la forza nuova del nostro basket. La Montepaschi Siena ha dominato l’ultimo lustro della pallacanestro italiana, vincendo gli ultimi sei scudetti e le ultime quattro edizioni della Coppa Italia. La Cimberio Varese è tornata al vertice dopo anni di assestamento e di stagioni controverse: la retrocessione 2007-2008 è definitivamente alle spalle, e quest’anno i lombardi sono rientrati di prepotenza nell’elitè della palla a spicchi. Si tratta perciò di una partita molto equilibrata sulla carta, e le ultime due sfide dirette del campionato in corso non aiutano a stabilire chi sia favorito. Alla terza giornata di andata vinse Varese in casa, col punteggio di 74-67, mentre due settimane fa Siena si prese la rivincita battendo i lombardi al Pala MensSana per 89-75. In Coppa Italia La Montepaschi è imbattuta da 14 partite, mentre per l’ultimo trionfo di Varese bisogna risalire all’edizione 1973. E’ la quarta volta che in finale si affrontano le teste di serie numero 1 (quest’anno Varese) e 3 (Siena): ha sempre vinto la prima. Tra Varese e Siena si registrano 76 precedenti ufficiali: il bilancio è lievemente a favore dei lombardi che hanno vinto 39 volte contro le 37 dei toscani. La finale di oggi inizierà alle ore 18, gli arbitri della partita saranno i signori Lamonica, Cicoria e Lanzarini. 



La Cimberio Varese è la vera sorpresa di questo campionato. In estate il presidente Vescovi ha affidato le chiavi della squadra a Francesco “Frank” Vitucci, che si è trovato per le mani un roster completamente nuovo, col solo lungo estone Janar Talts confermato rispetto alla stagione scorsa. Ebbene dalle amichevoli precampionato ad oggi Varese ha perso solo tre partite, dominando il girone di andata e qualificandosi alle Final Eight di Coppa Italia come testa di serie numero 1. Nei quarti la Cimberio ha schiantato i padroni di casa di Milano, in una partita condotta dall’inizio alla fine e conclusa sul punteggio di 92-74. Più sofferta è stata la semifinale contro l’Acea Roma, che i ragazzi di Vitucci hanno vinto 81-71 dopo un continuo alternarsi al comando. Tra Varese e la Coppa Italia resta solo la Montepaschi Siena: è difficile indicare una favorita ma quel che è certo è che i lombardi hanno tutte le carte in regola per giocarsela. Nei turni precedenti il trascinatore è stato senza dubbio il playmaker americano Mike Green, che proprio contro Siena perse una finale di Coppa Italia nel 2011, quando giocava per Cantù. Nei quarti contro Milano, Green ha sfiorato un’incredibile quadrupla doppia, mettendo a referto 23 punti, 8 rimbalzi, 10 assist e 10 falli subiti. In semifinale invece è stato decisivo l’apporto del lungo serbo (ma naturalizzato greco) Dusan Sakota, che ha realizzato 21 punti. In campionato Varese ha vinto 15 partite su 18: per ora i biancorossi hanno il secondo miglior attacco (86 punti a partita, meglio fa solo Sassari), sono secondi per rimbalzi presi (36.7) e primi per palloni recuperati (11.9) e percentuale di squadra nel tiro da tre punti (39.2). A livello individuale spicca il centro statunitense Bryant Dunston, che compare nella top five di più voci statistiche: è quinto nei rimbalzi (7.6), primo per stoppate (2.3), terzo nei recuperi (2.3) e primo assieme a Travis Diener di Sassari nel plus-minus (9.3), il dato che misura l’impatto del giocatore sull’andamento della squadra.



L’estate scorsa la Montepaschi Siena ha voltato pagina, cambiando allenatore dopo tanti anni. Simone Pianigiani, coach della nazionale italiana ed artefice del recente ciclo di successi, è andato in Turchia ad allenare il Fenerbahçe. La squadra è passata nelle mani di Luca Banchi, che conosceva già il gruppo perché era il vice di Pianigiani. Il roster è stato modificato da partenze importanti, la qualità complessiva è diminuita ma la chimica di squadra è rimasta solida. Non a caso Siena, pur dopo qualche difficoltà iniziale, è tornata al vertice in campionato e si presenta per la quinta volta di fila in finale di Coppa Italia, trofeo che ha vinto nelle ultime quattro edizioni. La Montepaschi ha diversi giocatori di ottimo livello: Bobby Brown, il playmaker americano che ha sostituito Bo McCalebb, è emerso dopo un periodo di inserimento, e rappresenta la principale risorsa offensiva. Importante è anche la guardia David Moss, in grado di essere decisivo sui entrambi i lati del campo, sia in attacco che in difesa. Quest’anno Siena ha inoltre puntato su Daniel Hackett, playmaker della nazionale che sta dando un buon contributo in termini di grinta e leadership in campo. Hackett è stato importante nella semifinale contro Sassari, guidando la rimonta senese ai danni dei sardi. Nel reparto lunghi la squadra di Luca Banchi annovera un Thomas Ress in precarie condizioni fisiche (ha male al polpaccio sinistro), ma in grado comunque di essere decisivo sia nei quarti contro Reggio Emilia, che soprattutto nella semifinale di sabato, con 9 punti e 3 rimbalzi. Il coach è consapevole della forza di Varese e ha dichiarato: “Servirà un’impresa per ritrovare le energie e giocare 40 minuti tenendo testa a Varese, la partita di domenica scorsa (in cui Siena sconfisse i lombardi in campionato) non fa testo“. Ora però la parola passa al parquet: Varese-Siena sta per cominciare, che lo spettacolo abbia inizio…



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