Strano mondo quello dei social network. Un mondo dove chiunque può esprimere le proprie opinioni in libertà: non costa niente, e male che vada sei letto da tutta la rete. Twitter, in particolare, è nato con l’idea che soprattutto le celebrità potessero dire la loro. 140 caratteri, pensieri brevi e niente discorsi filosofici, ma vuoi mettere la soddisfazione di avere il parere del proprio idolo in tempo reale e, ancora meglio, godere dell’onore di un commento? Qui si chiamano “retweet”: ovvero, il fenomeno per il quale un utente ripropone il commento di un altro utente, al fine di renderlo noto e visibile a tutti i suoi contatti. Una sorta di “passaparola virtuale” tramite il quale, potenza della tecnologia, io posso sapere quello che, ad esempio, Alessandro Del Piero pensa della Juventus in testa al campionato (il riferimento è voluto, perchè l’ex capitano bianconero è presente su Twitter, e anche molto attivo). Bellissimo, direte voi; già, peccato che non pochi vip siano già incappati in figuracce, perchè ci vuol poco a scrivere una frase, molto di più a giustificarsi con il mondo intero. Nel caso del retweet, poi, quel “clic” può diventare una maledizione: è capitato ad Alessandro Gentile, che magari non ha nemmeno pensato a quello che stava facendo, ma in meno di venti secondi è diventato il caso mediatico del giorno. In negativo. Attenzione: il giocatore dell’Olimpia Milano era già incappato in problemi “di rete”, quando era stato multato per aver postato un fotomontaggio che ritraeva gli arbitri con la maglia della Montepaschi Siena (messaggio evidentissimo). Allora aveva deciso di proteggere il suo profilo: chi avesse voluto accedere ai suoi contenuti e pensieri avrebbe dovuto inviare una richiesta, che lui avrebbe potuto accettare o meno (prassi comune, e utlizzata anche da “privati”). Peccato che nonostante il filtro Gentile abbia 5.700 “followers”, e che questi 5.700 abbiano letto il suo nuovo retweet: “Ma buttare una bomba mentre sono tutti in conclave no?” (come noto il conclave per eleggere il nuovo Papa inizierà domani), e cinque “hashtag” (in pratica parole chiave per rendere più visibile il messaggio ai motori di ricerca) che non lasciano spazio a interpretazioni, tra cui figurano #mafiosi e #fateunfavorealmondo. Figuraccia: non solo perchè Gentile si sia fatto scoprire (del resto, come non avrebbe potuto?), quando e soprattutto per la spiegazione che ha poi dato: “Ragazzi, io non ho espresso alcun parere sulla chiesa, quello lì è il parere di un’altra persona; se volete creare polemiche fate, ma io sinceramente non ho alcun pensiero sulla Chiesa”, e via discorrendo. E poi “Mi sembra ridicolo tutto questo”, rinforzato da un altro post nel quale per quattro volte ripete la parola. Di ridicolo, però, c’è solo la spiegazione del giocatore dell’Olimpia (sarebbe quantomeno assurdo riproporre il commento di un utente con il quale non si è d’accordo) e anche l’incredibile astio nei confronti del conclave e quindi della Chiesa cattolica, in generale la violenza verbale con la quale si augura che qualcuno (chiunque esso sia) faccia una brutta fine. E’ la solita storia: ognuno ha le proprie opinioni su tutto, ma non si può pretendere di essere civili e tolleranti quando si è i primi a non esserlo. Anche perchè Alessandro Gentile avrà anche retwettato casualmente, ma il messaggio incriminato non è ancora stato cancellato. Meglio che il figlio di Nando si concentri sui canestri: quello, decisamente, gli riesce meglio che usare un social network.



Leggi anche

Diretta/ Baskonia Virtus Bologna (risultato 81-82) streaming video tv: super Clyburn (12 dicembre 2024)Diretta/ Venezia Lubiana (risultato finale 75-80): sconfitta casalinga per la Reyer (oggi 11 dicembre 2024)