Le ultime due sconfitte nel girone delle Top 16 hanno complicato la strada della Montepaschi Siena, che sembrava avviata in carrozza verso i quarti di finale di Eurolega. Non è così: i toscani la qualificazione se la devono giocare interamente, a cominciare dall’impegno di venerdi (ore 19) sul campo del Besiktas. La squadra turca è attualmente ultima in classifica con 0 vittorie e 11 sconfitte, dunque non dovrebbe rappresentare un ostacolo troppo ostico per la formazione di Luca Banchi, che però d’altro canto non si può permettere falsi visto che le ultime due partite saranno ostiche e che le avversarie stanno risalendo: i 14 punti fanno della Mens Sana la terza forza del torneo, ma a una vittoria di distanza Khimki, Maccabi e Caja Laboral insidiano. Passano le prime quattro: non è ancora il caso di preoccuparsi seriamente, ma certo bisognerà stare attenti; soprattutto perchè la squadra che sembrava essersi ripresa e incamminatasi verso una stagione di soddisfazioni sta tirando il fiato – anche a causa di alcuni infortuni – e così sono arrivate sconfitte inattese, anche in campionato. Per un’analisi sull’impegno di Siena in Turchia e una riflessione sul momento della Montepaschi abbiamo contattato Walter Magnifico, ex centro di Pesaro – soprattutto – Roma e Bologna oltre che della Nazionale. Ecco le sue parole in questa intervista esclusiva rilasciata a Ilsussidiario.net.
Siena gioca contro il Besiktas ultimo in classifica: pronostico chiuso o la partita nasconde delle insidie? Le insidie ci sono; i campi delle squadre turche sono sempre molto difficili, e i problemi potrebbero soprattutto arrivare dal fatto che il Besiktas, non avendo mai vinto, vorrà provare a lasciare questa competizione con una vittoria. Come organico e come cammino però la Montepaschi è sicuramente meglio.
Può già essere la partita decisiva? Sicuramente saranno due punti molto importanti, visto l’equilibrio che regna nel girone: facciamo tutti il tifo per Siena perchè possa centrare i quarti di finale.
Dopo il Besiktas ci saranno Barcellona e Vitoria: quali sono le percentuali di qualificazione? Abbiamo visto che nelle ultime partite il girone si è complicato notevolmente; ci sono sei squadre in lotta. Siena comunque sta facendo un cammino brillante, anche la sconfitta di un punto contro l’Olympiakos ha fatto vedere che la Mens Sana se la gioca con tutti.
Contro il Barcellona però sarà dura… Sì, sarà estremamente difficile. A questo punto direi che si rendono necessari i due punti contro il Besiktas; ma la squadra è stato convincente e regolare, a dispetto invece di qualche difficoltà di troppo in campionato.
A proposito di questo: può essere una precisa strategia societaria questa diversità di andamento, oppure è una questione tecnica? Non credo a una politica societaria volta a preferire l’Eurolega; negli ultimi anni Siena ha sempre avuto squadre in grado di lottare in entrambe le competizioni. Credo sia più un problema di roster, di qualche infortunio che ha indebolito il gruppo; Siena in questo modo paga più di altri anni questo doppio impegno, e poi…
E poi? Essendo partiti molto bene nelle Top 16 credo che abbiano maggiormente concentrato le forze sull’Eurolega. Credo però che Siena si giocherà la finale insieme a Sassari e Varese, che per il momento meritano di stare lassù.
Come Italia, non vinciamo l’Eurolega dal 2001: crede che sia un problema esclusivamente economico o c’è qualcosa di più? C’è qualcosa di più: l’equazione tanti soldi uguale squadra vincente non è sempre così scontata. Proprio in casa nostra abbiamo un esempio negativo.
Si riferisce a Milano?
Esatto: dall’arrivo di Armani, l’Olimpia non ha lesinato grandi spese per fare grandi squadre, ma non ha mai vinto. Questo perchè le chimiche sono sempre difficili da realizzare sul campo. Milano è una delusione in questi ultimi anni, soprattutto in Eurolega: ha puntato su giocatori esperti in Europa ma non ha mai dato un’identità precisa alla squadra.
E’ questa assenza di identità la principale causa? Sì: ogni anno si cambiano giocatori, si prende qualcuno che aveva fatto bene l’anno precedente, poi si smonta ancora… c’è tanta confusione, e la storia recente di Milano in Eurolega lo dimostra.
Perciò, in conclusione? Le squadre che battono regolarmente l’Eurolega, cioè le greche, Barcellona e Real Madrid, e qualche formazione turca, hanno certamente grandi disponibilità economiche; ma poi c’è bisogno anche di un lavoro tecnico fatto con grande precisione. Siena da anni è una grande presenza in Europa anche e soprattutto per la capacità di organizzazione.
(Claudio Franceschini)