La ventiseiesima giornata del campionato di serie A Beko è stata caratterizzata dalle due sfide tra le prime quattro della classifica: vittorie per Varese e Sassari, che confermano una splendida stagione e ipotecano i primi due posti. In coda invece è ormai certa la retrocessione di Biella.
Varese-Milano 95-81 La Cimberio vince anche il terzo incrocio stagionale con l’Olimpia e vede ormai ad un passo il meritatissimo primato nella classifica finale. A Masnago l’attesissimo derby lombardo prende subito una piega precisa. Il primo tempo è a dir poco un capolavoro: dopo pochi minuti arriva un 11-0 che porta Varese sul 21-10. La forbice si allarga soprattutto quando al 15′ viene fischiato un fallo tecnico a Langford – che è comunque stato il migliore dei suoi – e il finale di primo tempo diventa un massacro per Milano: 59-35 all’intervallo lungo. Impossibile citare il migliore (forse Dunston), perché tutti fanno alla grande la loro parte. Nel terzo quarto arriva l’infortunio di Polonara (che poi via Twitter ha tranquillizzato tutti sulle sue condizioni) ma i padroni di casa toccano anche il +25. Negli ultimi minuti Vitucci si permette persino di fare accademia: Varese finisce con Cerella, Balanzoni e Bertoglio in campo, Milano riduce il passivo a “soli” 14 punti. Ma per Scariolo c’è ben poco da salvare…
Sassari-Roma 105-87 Crisi Dinamo? Spazzata via. I sardi dominano l’Acea e blindano il secondo posto, Roma ora deve pensare a difendere il terzo. Il primo quarto è equilibrato, e gli ospiti lo chiudono pure avanti (16-18), ma i successivi 10 minuti degli uomini di Sacchetti sono devastanti: raddoppiano i punti fatti e chiudono il primo tempo sul +11 (48-37) soprattutto grazie a Vanuzzo. Non c’è più partita, nel terzo quarto il Banco di Sardegna tocca per due volte anche il +20 grazie a ben 15 triple e al dominio a rimbalzo. Tutto funziona a dovere per i padroni di casa, che volano fino al +28 (99-71) prima di tirare il fiato. Così Roma perde “solo” di 18 grazie a un Goss che non molla mai. Con 21 punti è il miglior realizzatore del match, ma è una magrissima consolazione…
Siena-Bologna 75-55 La Montepaschi vince facile contro una Virtus che ormai pensa soprattutto a schierare il maggior numero possibile di giovani italiani per vincere il premio previsto per questo. Detto che i ragazzi non sfigurano, è però chiaro che in queste condizioni non può esserci partita. Siena ringrazia, soprattutto con gli ex Moss e Kangur, e dopo 9′ minuti è già volata sul 20-5. Il margine si allarga sempre più, finché un clamoroso break di 17-2 per la Virtus sembra riaprire la partita. I campioni d’Italia però si riprendono e per Bologna finisce la speranza.
Venezia-Caserta 85-88 L’Umana fallisce l’occasione per blindare l’ottavo posto, Caserta vince lo scontro diretto e torna a -2 dai playoff anche se non ribalta la differenza canestri. Partita incerta ed emozionante, con Jelovac (25 punti) in particolare evidenza. Il secondo quarto è il periodo migliore per gli ospiti, che volano fino al +13 (29-42) che poi toccano di nuovo sul 43-56. Qui però comincia la risalita di Venezia, che impatta a 58. Caserta riesce però ad arrivare all’ultimo minuto sul +5 (78-83), e regge bene nella serie di tiri liberi che caratterizza il finale.
Cantù-Montegranaro 85-61 La Lenovo domina e lancia un segnale importante dopo tre sconfitte consecutive. La nota più positiva per Trinchieri è il fatto che si è trattato di un successo di squadra, con ben sei uomini in doppia cifra. Il migliore è stato Aradori, grazie al 23 di valutazione, ma anche Leunen e un Mancinelli finalmente importante vanno celebrati. Sutor mai in partita, il 50-29 all’intervallo lungo parla da solo.
Avellino-Reggio Emilia 69-78 Due squadre in ottima forma, e lo hanno dimostrato. Alla fine sorridono gli emiliani, all’ottava vittoria nelle ultime dieci giornate ed ormai sicuri dei playoff. Eppure parte meglio la Sidigas, che però alla lunga pagherà le percentuali pessime nel tiro da tre; Reggio sorpassa per la prima volta sul 21-22 e da quel momento resta sostanzialmente sempre avanti, anche se soltanto nell’ultimo quarto arriva il 10-0 che spacca definitivamente il match.
Brindisi-Biella 101-94 Una partita divertente condanna l’Angelico alla retrocessione proprio contro la squadra che due anni fa aveva battuto mandandola in LegaDue. Soddisfazione in più per Brindisi, che esce da due brutti mesi grazie a 30 punti della panchina, ai 25 di Gibson e alla doppia doppia di Simmons. Biella resta in gioco fino alla fine con i 26 punti di Johnson e i 23 di Pinkney e anche ad un ottimo Laganà, ma i pugliesi restano sempre avanti e infine vincono.
Pesaro-Cremona 88-81 La Scavolini conquista la salvezza battendo una Vanoli con molti assenti e meno motivazioni. La partita resta in equilibrio per circa 25 minuti, poi Mack scava il margine che risulterà decisivo (85-66 al 36′), anche se nel finale ci sarà una buona reazione lombarda. Decisive le 14 triple (contro 6) dei padroni di casa.
Avellino-Reggio Emilia 69-78
Brindisi-Biella 101-94
Cantù-Montegranaro 85-61
Pesaro-Cremona 88-81
Sassari-Roma 105-87
Siena-Bologna 75-55
Varese-Milano 95-81
Venezia-Caserta 85-88
Varese 42
Sassari 38
Roma 34
Siena, Cantù, Reggio Emilia, Milano 32
Venezia 28
Caserta 26
Cremona, Montegranaro, Avellino, Brindisi 22
Bologna, Pesaro 18
Biella 12
(Mauro Mantegazza)