“Sono i playoff NBA, è tutto ok”. Con queste parole Mark Jackson ha messo la parola fine agli accenni di polemica che hanno contraddistinto gara-5 della serie playoff tra i Denver Nuggets e i Golden State Warriors. Sotto 3-1 nella serie e con le spalle al muro, la franchigia del Colorado ha ritrovato il pubblico di casa e con una partita perfetta (anche un vantaggio di 20 punti toccato nel primo tempo) ha forzato gara-6 (che però sarà sulla baia di Oakland) anche grazie alla difesa al limite della regolarità di un ispiratissimo Kenneth Faried e di Andre Iguodala su Steph Curry, che dopo aver giganteggiato nelle prime quattro partite ha messo insieme appena 15 punti con 1/7 da tre punti. Ti aspetteresti una reazione indignata da parte dello staff tecnico dei Warriors, ma Mark Jackson in carriera ha giocato con tipetti poco raccomandabili come Charles Oakley e Dale Davis, duri veri che negli anni Novanta mettevano paura; così, nessuna reprimenda e avanti con gara-6, per continuare a sognare la semifinale di Conference contro San Antonio. Alla quinta partita vanno invece Los Angeles Clippers e Memphis Grizzlies, solo che adesso i californiani, che hanno strappato il fattore campo a favore nel primo turno, sono sotto 3-1 nella serie e rischiano di uscire subito, contro dei Grizzlies sui quali c’erano tanti dubbi per la partenza di Rudy Gay e l’arrivo di Tayshaun Prince, l’ultimo dei cinque giocatori del quintetto del titolo 2004 a lasciare Detroit. Ebbene, proprio Prince è stato decisivo con 15 punti e giocate difensive che non compaiono nel tabellino di fine partita ma contano eccome. Il segreto di Memphis restano però i lunghi: Zach Randolph e Marc Gasol stanno letteralmente dominando contro Blake Griffin (che non era al meglio, solo 20 minuti sul parquet per lui) e DeAndre Jordan, vanificando così i 35 punti di Chris Paul (massimo in carriera nei playoff eguagliato). Lo scorso anno vinsero i Clippers in sette partite: stavolta, sembra dura che possa accadere, perchè gara-6 si gioca nel Tennessee. Questa notte, attenzione: Indiana ritrova il fattore campo contro Atlanta per indirizzare una serie che si sta complicando al di là delle aspettative, Oklahoma City beffata dal tap-in di Ibaka fermatosi sul ferro affronta Houston per chiudere sul 4-1, ma è sempre senza Russell Westbrook (già operato) e non ha prospettive troppo rosee per i prossimi turni, ma soprattutto intorno alle 3:30 del mattino (ora italiana) potremmo assistere agli ultimi istanti della carriera di un grande giocatore come Paul Pierce. I Boston Celtics vanno al Madison Square Garden per prolungare la serie contro i Knicks, e The Captain and the Truth (soprannome coniato da Shaquille O’Neal, chi se no?) ha ammesso di sentirsi stanco, e che potrebbe anche ritirarsi. Non c’è che dire: fosse così, un pezzo di storia che se ne va, forse nel teatro migliore per celebrarne la carriera.



(Claudio Franceschini)

 

(1) Miami Heat – (8) Milwaukee Bucks 4-0

(2) New York Knicks – (7) Boston Celtics 3-1 (gara-5 giovedi ore 01:00 a New York)

(3) Indiana Pacers – (6) Atlanta Hawks 2-2 (gara-5 giovedi ore 02:00 a Indianapolis)

(4) Brooklyn Nets – (5) Chicago Bulls 2-3 (gara-6 venerdi ore 02:00 a Chicago)



 

(1) Oklahoma City Thunder – (8) Houston Rockets 3-1 (gara-5 giovedi ore 03:30 a Oklahoma City)

(2) San Antonio Spurs – (7) Los Angeles Lakers 4-0

(3) Denver Nuggets – (6) Golden State Warriors 2-3 (gara-5: 107-100)

(4) Los Angeles Clippers – (5) Memphis Grizzlies 2-3 (gara-5: 93-103)

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