L’Acea Roma è viva: una notizia solo considerando la forza della Montepaschi Siena, campione d’Italia negli ultimi sei anni e presentatasi in finale da favorita anche stavolta. Dopo la vittoria in gara-1, violando il parquet del PalaTiziano, per la Virtus sembrava finita: fattore campo perso, già stanca per due serie di playoff lunghissime e terminate alla settima partita, qualche acciaccato di troppo. Per di più che al 27′ di gara-2 la Montepaschi era avanti di 13 punti con Roma che tirava 1/9 da tre punti. Serie finita? Neanche un po’: Gani Lawal, umiliato in gara-1, si è preso la ribalta, tutta la squadra è cresciuta trovando tiri migliori e percentuali superiori; risultato finale 67-62 per l’Acea. Per la prima volta nelle otto finali giocate, Siena non è in vantaggio nella serie. Ripetiamo: una notizia solo per chi non conoscesse il carattere di una squadra che a inizio stagione avrebbe riso in faccia a chi avrebbe pronosticato la qualificazione ai playoff, figurarsi una finale scudetto. Che adesso si sposta al PalaEstra (già tutto esaurito per le gare 3 e 4) e che rimane incerta. IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva Marco Calvani, allenatore della Virtus Roma, per un commento su gara-2 e su cosa aspetterà i suoi nelle due partite in Toscana.
Coach, partiamo dalla fine del terzo quarto di gara-2: sembravate sull’orlo del baratro, sotto 1-0 nella serie e di 13 punti in partita. Poi? La leggo in maniera diversa: la partita e la serie non sono iniziate lì, sono iniziate dal primo minuto di gara-2. Può sembrare banale, ma in gara-1 la squadra non era riuscita a mettere in campo quei principi che fare quelle cose che erano state i principi basilari di tutta la stagione, e che ci hanno permesso di arrivare in finale.
E non solo… Sì: c’è la semifinale di Coppa Italia, il terzo posto in classifica alla fine della stagione regolare, la conquista dei playoff che qui a Roma era un risultato dimenticato da diversi anni, e anche la possibilità di giocare in Eurolega il prossimo anno. Queste cose sono state possibili grazie a quello che abbiamo fatto per tutto l’anno, e qui torniamo a gara-2…
Quando avete svoltato da -13. Grazie a quello che abbiamo fatto per tutta la stagione: andare in campo con una grande energia soprattutto difensiva, che ci consente poi di trovare quella brillantezza offensiva di cui abbiamo bisogno di vincere le partite.
Adesso siete sull’1-1: come cambiano le vostre prospettive? Intanto, c’è un grosso punto di forza a livello mentale: questo risultato avvalora la nostra convinzione di essere competitivi anche con Siena. Questo ci dà una spinta emotiva e non solo: anche di convinzione di poter fare risultato, come abbiamo dimostrato anche in regular season quando vincemmo a Siena di 24 punti. Quella partita, però, ormai fa storia a sè.
Insomma: andate a Siena con la consapevolezza giusta… Con dei dati di fatto accertati, che innescano una sicurezza anche tecnica rispetto alle cose che facciamo sia difensivamente che offensivamente; questo di rimando toglierà anche delle certezze ai nostri avversari.
A livello fisico la squadra sembra stare meglio: com’è la situazione dei vari acciaccati? Direi che è buona, ma glielo dico sinceramente: come modo di fare personale, i problemi di natura fisica li tengo sempre per me e poi magari li dico dopo una o due settimane.
Per quale motivo? Nel mio modo di pensare c’è il fatto di non voler dare alibi o giustificazioni soprattutto a me stesso, per non trasmetterli alla squadra. Perciò, se anche ci fossero dei problemi non glieli direi, lo farei tra una settimana.
Adesso si va a Siena: tatticamente cambierete qualcosa nel vostro modo di affrontare le partite? Assolutamente sì, ci saranno dei piccoli aggiustamenti; non delle rivoluzioni, perchè quando hai giocato 47 partite non devi certo stravolgere le tue certezze. Per quanto riguarda la mia squadra, ci sono delle piccole cose da sistemare.
E da Siena cosa si aspetta? Loro hanno giocato anche più di noi quest’anno: di certo non stravolgeranno il loro credo, per il resto bisogna chiedere a Banchi… (Claudio Franceschini)