La finale scudetto si indirizza verso Siena, che sfrutta al meglio il doppio turno in casa, vince 81-71 gara-4 e si porta sul 3-1 nella serie. Dunque alla MontePaschi basterà vincere ancora una sola partita per arrivare al settimo titolo consecutivo, mentre per l’Acea Roma il consiglio migliore a questo punto è pensare solo a gara-5 (domani in casa), con l’obiettivo almeno di allungare la serie. Si gioca in condizioni estreme: al PalaEstra c’erano 40 gradi, e per entrambe le squadre era la partita numero 18 dei playoff in meno di 40 giorni, eppure lo spettacolo è stato piacevole. Equilibrio totale nei primi tre quarti, con Siena quasi sempre avanti ma Roma mai doma e sempre capace di rifarsi sotto: esempio lampante ne è il primo quarto, quando la squadra di Luca Banchi allunga sul 19-11 grazie soprattutto all’ottimo impatto di Ortner, ma si va al primo riposo sul 20-19 perché gli uomini di Marco Calvani non lasciano spazio. Nel secondo quarto abbiamo 10 punti consecutivi di Bobby Brown, ma all’intervallo lungo Siena è avanti solo di 2 (39-37), e al 23′ Gigi Datome firma il primo sorpasso di Roma (44-45). Qui è Daniel Hackett a impedire che la partita si ribalti e prenda la via della Capitale, ma tutto si decide negli ultimi 10 minuti. Roma resta davanti fino al 64-66, la partita si accende con molti contatti duri ma gli arbitri fischiano un solo fallo in 5′. L’allungo di Siena arriva proprio con tre liberi di Janning e con una contesa fortunata per la Mps, episodi che il presidente di Roma Claudio Toti non accetta: “Questa non è parità competitiva, non siamo rispettati, usciamo convinti che stiamo subendo un ennesimo torto come quelli che abbiamo già subito in passato. Credo sia il caso che qualcuno guardi cosa sta succedendo. Non è casuale se Roma viene qua insultata e un presidente non può vedere la partita in tribuna per sua sicurezza. Se è già successo con Milano e Varese qualche motivo ci sarà. Devo riflettere se continuare a investire, non mi sento tutelato. Ho sbagliato anche io, ma al terzo sputo ricevuto non ce l’ho fatta più a stare buono. Voglio fare gli elogi alla mia squadra, perdere così lascia tanto amaro in bocca e tanti dubbi”. Peccato perché la grande sfida fra i due azzurri Hackett e Datome – rispettivamente 16 e 17 punti – meritava tutto il palcoscenico…



Il tabellino

Carraretto (0/3 da 3), Sanikidze 6 (3/6), Ress 2 (0/1), Ortner 9 (4/6), Janning 10 (1/1, 1/2). N.e. Rasic, Lechthaler. All. Banchi.

D’Ercole 3 (1/2), Bailey 5 (1/2, 1/2), Czyz 8 (4/5), Lorant (0/2). N.e. Tambone, Gorrieri, Tonolli. All. Calvani.

Tiri liberi: Siena 21/23, Roma 9/16.

Rimbalzi: Siena 32 (Sanikidze 5), Roma 33 (Goss 7).



Assist: Siena 12 (Brown 5), Roma 8 (Goss, Datome, Taylor 2).

 

(Mauro Mantegazza)

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