L’ultima volta che la Montepaschi Siena non ha vinto lo scudetto era il 2006. Arrivò terza in regular season e fu eliminata subito ai playoff. Da chi? Dalla Virtus Roma, ironia del destino: proprio l’ultima squadra battuta dalla Mens Sana che, con la vittoria di ieri ( sul parquet del PalaTiziano) si cuce sul petto il settimo tricolore consecutivo, l’ottavo della storia. Non solo: Roma era anche stata l’ultima, prima della Cimberio Varese in gara-6 di semifinale, a battere Siena al PalaEstra. Era successo in gara-1 di semifinale nel 2007, unica sconfitta in quei playoff che avevano sancito l’inizio del dominio. Siena campione d’Italia: ancora una volta arriva a giugno e siamo qui ad aggiornare l’albo d’oro con lo stesso nome. Diciamolo subito: la vittoria è meritata. Certo ora potremmo parlare di budget non avvicinabili da altre realtà, ma anche Milano aveva a disposizione fondi illimitati eppure, nonostante abbia cambiato metà roster a stagione in corsa, si è fermata subito. Contro Siena, perdendo gara-7 in casa. Vorrà dire qualcosa, come significa tanto il fatto che la Montepaschi per due volte abbia vinto la partita decisiva in trasferta, anche a Varese, dopo una gara-6 persa su un tiro con il cronometro che segnava 62 centesimi di secondo e un clima da Far West al PalaWhirlpool. Un grosso, enorme applauso va però all’Acea: una squadra costruita senza grosse pretese, dovuto a tagli nel bilancio, che aveva come unico orizzonte quello della salvezza, e che invece con volontà, grinta e la sapiente guida di uno strepitoso Marco Calvani si è spinta fino a qui, girando due serie (Reggio Emilia e Cantù) che sembravano perse. Il ritorno in Europa (ma c’è stata la rinuncia all’Eurolega) è il giusto riconoscimento del lavoro svolto, e poco importa se ieri sera la squadra non ne avesse proprio più. Fino al secondo quarto l’Acea ha tenuto, spinta da Lawal (20 + 9 rimbalzi) e da qualche accelerazione di Goss (11, ma anche 3 palle perse e un brutto 4/11 al tiro); poi Siena ha dato la spallata decisiva, trovando ancora una volta un Bobby Brown encomiabile nonostante il 2/9 dall’arco (18 punti) e un aiuto come al solito da tutti. Daniel Hackett, premiato MVP della serie, ieri è stato in ombra; ma ha dato tutto per arrivare a questo scudetto, come David Moss con la sua difesa e le sue triple nei momenti caldi. Cambiano gli uomini, non il senso del campionato e il suo esito: vedremo cosa riuscirà a mettere in piedi Siena il prossimo anno, ma lo scudetto numero 7 in fila è l’emblema di un’organizzazione societaria che vende McIntyre e Kaukenas e trova McCalebb e Thornton, lascia andare Lavrinovic e Zisis e pesca Hackett e Kangur. Perchè poi i giocatori bisogna saperli scegliere, e inserirli in un contesto. Quindi, merito a Siena e onore a Roma, e all’anno prossimo . Ultima nota: forse gli arbitri non hanno inciso su questa e altre serie, perchè nel basket vince sempre e comunque il migliore. Tuttavia, certi fischi e certe scelte (l’espulsione di Calvani di ieri sera, che ha protestato per una palese provocazione di Bobby Brown punita invece con un tecnico a Bailey) qualche dubbio lo hanno lasciato. Così come il clima giustizialista della Federazione, che in certi casi ha anche usato parole dure per reprimere lamentele e polemiche del tutto fondate, sbagliando anche nel valutare il regolamento; così come sono da condannare comportamenti al limite del “giunglesco” visti sugli spalti, in più palazzetti. Non sarà una macchia nello scudetto di Siena, ma un fatto da segnalare sì. (Claudio Franceschini)



Goss 11, B. Jones 3, D’Ercole, Datome 15, Bailey 5, Taylor 7, Lawal 20, Czyz 2, Lorant. Tambone, Tonolli, Gorrieri. All. Calvani

 B. Brown 18, Eze 4, Carraretto 9, Rasic, Kangur 9, Sanikidze 2, Ress, Ortner 9, Janning 10, Hackett 7, Moss 11. Lechtaler. All. Banchi

Tiri da 2: Roma 17/36 (47,2%), Siena 19/29 (65,5%)



Tiri da 3: Roma 6/19 (31,6%), Siena 11/32 (34,4%)

Tiri liberi: Roma 11/16 (68,8%), Siena 8/10 (80%)

Rimbalzi: Roma 31 (Lawal 9), Siena 36 (Moss 9)

Assist: Roma 8 (B. Jones 4), Siena 10 (B. Brown, Ortner, Hackett, Moss 2)

Palle perse: Roma 12 (Goss, Taylor 3), Siena 14 (Ortner, Hackett 3)

Palle recuperate: Roma 8 (D’Ercole, Laawl 3), Siena 5 (Hackett 2)

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