Al termine di due semifinali memorabili per intensità ed emozioni, entrambe arrivate fino a gara-7, la finale del campionato di basket 2012-2013 sarà Acea Roma-Montepaschi Siena. Sarà la rivincita di cinque anni fa: nel la Mens Sana vinse proprio contro la Virtus il suo secondo scudetto consecutivo, in una serie che ebbe inizio nel 2007 e che non è ancora finita. Questo doveva essere l’anno del cambio delle gerarchie, visto che la Mps si è profondamente rinnovata, sia in campo sia in panchina con la promozione ad allenatore capo di Luca Banchi, prima assistente di Simone Pianigiani: in effetti i toscani hanno chiuso solo al quinto posto la stagione regolare, ma la vittoria in Coppa Italia e le eliminazioni di Milano (ai quarti) e Varese (in semifinale) vincendo in entrambi i casi la ‘bella‘ sul campo degli avversari ci fa capire che Siena ha sempre l’istinto vincente quando si arriva a giocare le partite senza ritorno. Così è successo anche ieri: la Cimberio aveva compiuto un’impresa straordinaria andando a vincere gara-6 in casa senese, e grazie a quel successo si era conquistata il diritto di tornare a Masnago per la partita decisiva. Niente da fare. Siena ha vinto per , dilagando nel finale quando ai giocatori di casa sono saltati i nervi. Purtroppo questa è stata la conseguenza di una serie nella quale ci sono state moltissime polemiche – soprattutto per le squalifiche poi tolte a Daniel Hackett e Bobby Brown – che hanno sì attirato l’attenzione come probabilmente non succedeva da anni per il basket italiano, ma di certo non nel modo giusto. Un finale ingiusto per la splendida stagione degli uomini di coach Frank Vitucci, autori di una annata che nella città lombarda certamente nessuno potrà dimenticare. Ora a cercare di impedire l’ennesima vittoria tricolore ai toscani resta solo l’Acea. L’allenatore Marco Calvani e i suoi ragazzi hanno compiuto un vero e proprio capolavoro: esattamente un anno fa il destino della pallacanestro nella Capitale sembrava segnato, il presidente Claudio Toti minacciava il disimpegno e già essere infine riusciti ad iscriversi per la serie A 2012-2013 sembrava un successo. La squadra – già reduce da due mancate qualificazioni ai playoff – sembrava in grado di raccogliere solo una tranquilla salvezza, o al massimo di lottare per l’ottava posizione.
Invece, eccoci qua: Roma si è di nuovo innamorata del basket, il PalaTiziano ribolle di passione e c’è persino un giocatore italiano come simbolo di tutto questo, cioè il capitano Gigi Datome. Un anno fa accettò di diminuirsi lo stipendio pur di rimanere, ora tanti immaginano per lui un futuro in Nba. Sarà bello vedere la sfida tutta italiana con Daniel Hackett, che certamente farà molto felice anche la Nazionale. L’appuntamento è già fissato, a partire da martedì prossimo 11 giugno e per un massimo di 7 partite. Entrambe le squadre ne hanno già giocate 14 in questi playoff, visto che tutte le loro serie sono sempre arrivate alla bella. Roma ha sempre avuto il fattore campo favorevole, Siena l’ha sempre avuto contrario, ma solo una potrà dire “non c’è 2 senza 3”. In un certo senso – pur se per motivi diversi – sono due favole: quale avrà il lieto fine?
(Mauro Mantegazza)