Bella vittoria per l’Italia di Simone Pianigiani: nella prima giornata dell’europeo 2013 gli azzurri battono 76-69 la Russia. Top scorer e migliore in campo Gigi Datome che chiude con 26 punti e 8 rimbalzi, segnando canestri alla sua maniera e nei momenti più caldi. L’Italia è stata sempre avanti nel punteggio e ha rischiato il recupero solo nell’ultimo quarto, senza però tornare mai ad un possesso di distanza. Nelle altre partite del gruppo D Finlandia-Turchia 61-55, Grecia-Svezia 79-51. Prossima partita degli azzurri domani (giovedì 5 settembre) contro la Turchia. Ottimo primo quarto degli azzurri che sfruttano la verve di Datome (9 punti nei primi 10′) e Belinelli (8), e difendono con attenzione. Nel secondo l’Italia spicca il volo raggiungendo un massimo vantaggio di +16, poi la Russia rientra in partita ma i nostri mantengono il vantaggio in doppia cifra. All’intervallo comandano ancora Datome (12 punti e 5 rimbalzi) e Belinelli, ma in difesa spicca anche un grande Cusin (4+5+2 stoppate). Più limitato Aleksej Shved, leader dei russi: 7 punti e 3 assist per lui a metà gara. Nel terzo quarto gli azzurri mantengono un margine di sicurezza, mentre solo Shved trova qualche lampo efficace per tenere a galla i suoi. Cusin continua a giganteggiare dietro e Datome a bruciare la retina, aiutato da Belinelli utile anche in fase di assistenza. L’ultimo periodo vede l’Italia amministrare la dote di vantaggio e la Russia accendersi negli ultimi 5 minuti, riportandosi fino a meno 6. I liberi di Aradori, Belinelli e Datome chiudono i conti: successo meritato per gli azzurri.
Il tabellino
(25-18, 42-29, 56-44)
Italia: T.Diener 6 (0/4, 2/3), Aradori 13 (3/5, 0/2), Belinelli 16 (3/5, 2/6), Datome (6/9, 3/4), Cusin 6 (3/5), A.Gentile 8 (4/6, 0/2), Melli 2 (1/2, 0/1), Poeta, Cinciarini, Vitali (0/1, 0/1), Rosselli (0/1 da 2), Magro. All.Pianigiani.
Russia: Shved 17 (4/10, 3/7), Antonov 8 (1/5, 1/3), Fridzon 12 (1/2, 2/5). Monia 13 (3/6, 2/6), Sokolov 2 (1/3), Karasev 3 (0/4, 1/2), Voronov 5 (1/2, 1/1), Ponkrashov 6 (0/1, 1/3), Valiev 3 (1/2 da 2), Khvostov, Savrasenko, Kulagin. All.V.Karasev.
Tiri liberi: Italia 15/21, Russia 12/19
Rimbalzi: Italia 37 (24 difensivi, 13 offensivi -Cusin 9, Datome 8, Aradori 5), Russia 30 (18 dif, 12 off -Monya 5, Antonov, Fridzon, Karasev 4)
Assist: Italia 15 (Belinelli 5, T.Diener 4), Russia 14 (Shved 5, Fridzon 4)
Alle ore 21 di questa sera l’Italia di Simone Pianigiani fa il suo esordio agli Europei di basket 2013, in programma in Slovenia fino al 22 settembre. Si gioca a Capodistria: è la prima partita di un girone che vede gli Azzurri impegnati, oltre che con la Russia, contro Grecia (allenata da Andrea Trinchieri), Turchia, Finlandia e Svezia. La formula prevede che si qualifichino le prime tre squadre di ciascun gruppo (ce ne sono 4 da sei nazionali ciascuno); nella seconda fase verranno poi formati ulteriori due raggruppamenti da sei squadre, che si affronteranno con l’unico limite di non ripetere un’eventuale sfida già giocata in precedenza (nel caso, conterà il risultato già acquisito). A quel punto si qualificheranno le prime quattro squadre di ogni girone che andranno a comporre il tabellone a eliminazione diretta partendo dai quarti di finale. Le prime sei squadre si qualificheranno per il Mondiale del prossimo anno, che si giocherà in Spagna: dunque se gli iberici dovessero entrare nelle prime sei a questo Europeo, si libererà un posto per la settima classificata. La partita di questa sera rischia di essere già un crocevia decisivo per le sorti dell’Italia: sembra infatti che Grecia e Turchia abbiano qualcosa in più delle altre – ragionevolmente concorrono alla vittoria del titolo – Finlandia e Svezia dovrebbero rimanere sul fondo mentre gli Azzurri e la Russia, lei pure debilitata dalle assenze, si giocheranno il terzo e ultimo posto per accedere alla seconda fase. Simone Pianigiani l’ha definita “cruciale ma non decisiva”: naturalmente non vuole caricare di troppa pressione il gruppo, ma il suo discorso è anche improntato al fatto che battere la Russia servirà a ben poco se poi si cadrà contro una tra le due scandinave.
L’Italia è stata decisamente sfortunata: arrivava a questo Europeo con uno dei gruppi più competitivi di sempre, potendo contare su quattro giocatori NBA (Gigi Datome deve ancora esordire al di là dell’Oceano, ma si è guadagnato la firma con i Detroit Pistons). Tuttavia nel corso dell’estate ha subito infortuni di ogni tipo: Achille Polonara rimane a casa per una caviglia in disordine, Danilo Gallinari era da tempo fuori dai giochi (rottura del legamento nel corso di una partita NBA di regular season), Andrea Bargnani ha avuto un principio di polmonito che è andato peggiorando e Daniel Hackett ha scelto di rinunciare a causa di problemi fisici vari dopo una stagione più che dispendiosa. In ultimo ci si è messo Angelo Gigli, causa una gonalgia al ginocchio: Pianigiani ha chiamato Daniele Magro per rinforzare il reparto lunghi. Così, da possibile sorpresa con ipotesi di finale siamo passati a una realtà che ci vede già in difficoltà nel superare il girone: tuttavia l’Italia, che ha vinto gli Europei nel 1983 e nel 1999 e ha poi conquistato due argenti olimpici (1980 e 2004), ci ha abituato a emergere caratterialmente nelle situazioni di difficoltà: bisogna cancellare un periodo buio (non eravamo a Londra 2012) e lo faremo affidandoci soprattutto a Marco Belinelli, Alessandro Gentile e la new entry Travis Diener, che proprio al termine della stagione ha ottenuto la cittadinanza italiana. La Russia non se la passa certo meglio: allenata da Vasilij Karasev (in campo c’è anche il figlio 19enne Sergey), la nazionale che ha conquistato il bronzo olimpico e quello europeo due anni fa si presenta in Slovenia profondamente modificata. Con una differenza: sapeva da tempo dei suoi infortuni, e così si è potuta preparare con il gruppo nuovo. Non ci sono Andrej Kirilenko, esperienza decennale in NBA; Viktor Khryapa, anche lui ex NBA ma soprattutto grande protagonista con il CSKA Mosca, e non ci sarà neppure Timofej Mozgov, compagno di Gallinari a Denver. Insomma: i lunghi sono in deficit, ma ci sono giocatori da tenere d’occhio come – soprattutto – Alex Shved, dei Minnesota Timberwolves, Sergej Monya, del Khimki, e Semyon Antonov, che gioca nel Niznij ed è un’ala forte molto interessante. Come Russia (dal 1993), questa Nazionale ha vinto l’Europeo nel 2007 e due argenti mondiali (1994 e 1998); come Unione Sovietica ha dominato il mondo, prendendosi tre allori iridati (con tre argenti e due bronzi), due ori olimpici – tra cui quello storico nel 1972 – con anche quattro argenti e tre bronzi, e una serie spaventosa di 14 titoli europei, di cui 8 consecutivi tra il 1957 e il 1971. Ora però è un’altra Nazionale: più forte del nostro gruppo attuale, ma l’Italia se la gioca. Non resta che scoprire come andrà a finire: Italia-Russia sta per cominciare…
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