Sta per iniziare la stagione 2014-2015 del basket italiano; il prossimo weekend prima competizione ufficiale al Palaserradimigni di Sassari, la Supercoppa Italiana che dopo 13 anni torna a essere disputata con la formula della Final Four e non più in partita secca. La vera novità riguarda però l’introduzione di alcune regole nella già vasta normativa europea (ambito FIBA); di fatto ci si è voluti allineare alla NBA che già da tempo adotta alcune delle norme che nel Vecchio Continente saranno invece ufficiali da oggi. Andiamo allora a vederle. La prima e forse più importante riguarda il tempo del possesso dopo un rimbalzo offensivo: se fino a ieri una squadra aveva il cronometro resettato a 24 secondi dopo aver catturato il possesso a seguito del proprio tiro, da oggi questo tempo si riduce a 14 secondi, così da rendere più fluido e veloce il gioco. Poi, la normativa sui falli: gli appassionati NBA erano abituati, dopo un fallo tecnico la squadra beneficiaria avrà a disposizione un solo tiro libero (anzichè due) e il possesso, e al secondo tecnico il giocatore sarà espulso (finora la regola dell’espulsione riguardava unicamente i falli antisportivi). Anche l’allenatore sarà mandato fuori dal campo al secondo tecnico personale, oppure al terzo accumulato dalla panchina, in generale. Le regole che però saranno destinate a fare maggiormente discutere riguardano altro. Innanzitutto, l’area di sfondamento: qui in Italia – e in Europa – siamo sempre stati abituati a vedere fischiato uno sfondamento se il difensore aveva anche un solo piede dentro il semicerchio sotto il canestro. Era considerato fuori, ora non lo sarà più: perchè sia così dovrà avere entrambi i piedi fuori dall’area apposita. E poi, l’instant replay: lo strumento cioè che permette di rivedere alcune decisioni arbitrali (ma solo quelle “oggettive”: di chi sia il possesso, se un tiro fosse da 2 o da 3, chi siano i responsabili di una rissa; non, per esempio, se fosse fallo o meno). Se c’è, gli arbitri sono obbligati a usarlo; come già accade in NBA, la decisione “umana” deve essere presa e comunicata a tutti, e variata solo se vi sia una “chiara e conclusiva evidenza”. Qualora non ci sia, resta la decisione presa prima; in più, la FIBA impone che solo negli ultimi 2 minuti si possa andare a vedere se il piede di un tiratore fosse o meno oltre l’arco, o per capire di chi sia una rimessa. Si discuterà a lungo su questa regola, che a prima vista sembra dare più “potere” alla moviola in campo. Infine, gli allenatori avranno solo due dei tre timeout del secondo tempo se saremo all’interno degli ultimi due minuti; e per la prima volta in Europa sono “legali” i numeri di maglia 0, 1, 2, 3 e doppio 0, che prima non erano consentiti per non confondere le segnalazioni degli arbitri al tavolo. 



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