Cinque partite nella notte della prestagione del basket NBA. Il 28 ottobre parte ufficialmente un nuovo anno con le 82 partite di regular season e la caccia al Larry O’Brien Trophy vinto lo scorso giugno dai San Antonio Spurs; per il momento queste sono partite di “allenamento”, che servono a testare i nuovi roster e i nuovi inserimenti in organico, siano essi rookie (cioè al primo anno nella Lega) o giocatori che semplicemente hanno cambiato maglia. I Los Angeles Lakers hanno battuto gli Utah Jazz 98-91: non un risultato scontato perchè i gialloviola hanno una squadra non troppo pronta per i playoff, sono in ricostruzione e non più tardi di tre sere fa avevano subito 40 punti di scarto dalla franchigia di Salt Lake City. Sono 26 i punti di Kobe Bryant (ma con 10/29 al tiro) che ci aggiunge 4 rimbalzi e 5 assist; il Mamba rientra quest’anno dopo una stagione vissuta ai box, a 36 anni cerca il sesto anello ma sa che al momento il team non è competitivo ai massimi livelli. Carlos Boozer ci aggiunge 19 punti e 9 rimbalzi, per i Jazz 21 e 6 rimbalzi per Alec Burks. Vincono anche i Chicago Bulls, tra i favoriti nella Eastern Conference: 101-96 contro gli Charlotte Hornets, tornati al loro vecchi nome dopo essere stati Bobcats. Kirk Hinrich mette 26 punti, 15+10 di Pau Gasol alla prima stagione in Illinois mentre per la franchigia del North Carolina ci sono sei uomini in doppia cifra (ma i migliori realizzatori sono Michael Kidd-Gilchrist e Lance Stephenson con 14 punti). Derrick Rose testa ancora il suo ginocchio dopo aver giocato i Mondiali: 17 punti con 6/15 al tiro e 3 assist. I rinnovati Boston Celtics ancora senza Rajon Rondo (resterà? Terminerà la stagione nel Massachusetts?) si prendono la vittoria (95-90) contro i Brooklyn Nets che in estate hanno perso Paul Pierce (andato a Washington) ed erano orfani di Kevin Garnett (17 per Jarret Jack e Jerome Jordan), sono 21 i punti di Jared Sullinger che quest’anno è chiamato all’esplosione. Problemi invece per gli Oklahoma City Thunder che a causa di un infortunio hanno perso Kevin Durant per almeno 6/8 settimane: sconfitta interna contro i Minnesota Timberwolves che hanno fatto partire come sesto uomo Ricky Rubio (13 punti e 7 assist) e pur senza Kevin Love (è passato a Cleveland, alla corte di LeBron James) possono ambire ai playoff e magari a diventare una contender (ma non quest’anno). Per i Thunder ci sono 21 punti e 8 rimbalzi di Perry Jones. Infine vittoria per gli Houston Rockets, 90-83 contro i Golden State Warriors; due squadre che ambiscono a un posto nei playoff. Ci sono 18 punti per Jrue Holiday in assenza degli “Splash Brothers” Steph Curry-Klay Thompson, dall’altra parte  15 punti per James Harden, 11+8 rimbalzi per Dwight Howard.



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