Daniel Hackett presenta istanza di riesame per la squalifica di sei mesi a seguito della fuga dal ritiro della Nazionale. Non si tratta di ricorso: i termini per presentarlo sono scaduti 24 ore dopo la sentenza. Era stato del resto lo stesso giocatore a far presente, attraverso una nota pubblica, che si era rimesso alla decisione e non voleva che il caso fosse rivalutato. Ma ora le cose sono cambiate: il fatto che l’Olimpia Milano abbia scelto di confermarlo a roster nonostante il lungo periodo di stop (sperando di poterlo utilizzare almeno in Eurolega) ha fatto sì che il giocatore si sentisse più rassicurato sul futuro a breve termine; e così Hackett, insieme ovviamente alla società – che ha emesso un comunicato ufficiale – ha chiesto che il periodo di squalifica sia rivalutato. Non si tratta come detto di un tentativo di cancellarla: sia lui che l’Armani Jeans, come si legge, sono d’accordo nel dover scontare una dura sanzione. Tuttavia, si vuole provare a ridurre i sei mesi “preso atto del sopravvenuto completamento della presa di coscienza dell’atleta”. Bisognerà vedere ora come evolverà la questione e se ci saranno novità in merito.
Non è più un giocatore dell’Olimpia Milano, ma ha voluto comunque dire la sua. Keith Langford ha lasciato le Scarpette Rosse dopo due anni: per lui si aprono le porte dell’Unics Kazan, recente finalista di Eurocup. E’ stato compagno di Daniel Hackett nella seconda metà della stagione appena trascorsa; con lui ha portato Milano alla vittoria dello scudetto dopo 18 anni e ai quarti di finale di Eurolega. Quando ha saputo della squalifica di sei mesi inflitta al playmaker, per l’ormai nota vicenda della fuga dal ritiro della Nazionale, ha immediatamente preso le parti dell’ex compagno di club. “E’ ridicolo” ha scritto su Twitter una settimana fa, rimarcando il fatto che le partite durante l’anno sono tantissime e non si può pretendere che il corpo non si riposi almeno per un po’. Poi ha rincarato la dose; affermando che “i giocatori continuano a farsi male per la lunghezza delle stagioni. Durassero un mese in meno farebbe tutta la differenza del mondo”. Anche Alessandro Gentile si è schierato dalla parte di Hackett, lui che pure fa parte del gruppo della Nazionale che ha firmato una lettera nella quale ha colpevolizzato il comportamento del giocatore; quantomeno, il capitano dell’Armani Jeans è pronto a riaccogliere il suo playmaker in squadra – pare infatti che l’Olimpia abbia deciso di confermarlo per fargli giocare l’Eurolega qualora la ULEB dia ufficialmente il suo nullaosta.
Il divorzio tra Daniel Hackett e Milano sembrava certo, già i tifosi lo avevano salutato: e invece l’Olimpia ha dato fiducia al suo playmaker, ancora una volta. L’Olimpia ha deciso di non recidere il contratto con il giocatore e di procedere solo alla decurtazione del suo stipendio almeno fino a che il giocare non ritornerà disponibile. Ricordiamo i punti salienti della vicenda ancora una volta: Daniel Hackett aveva abbandonato in seguito a delle divergenze con la commissione medica il ritiro ufficiale della nazionale il 19 luglio. Subito dopo il giocatore aveva commentato in maniera molto dura questo episodio attraverso i social network e al federazione aveva iniziato il procedimento contro il giocatore. Dopo qualche giorno di incertezza e il colloquio con il giudice sportivo, si è deciso per optare per la squalifica di 6 mesi dai campi da gioco che scatteranno alla prima giornata di campionato. Hackett si è poi scusato sia con il tecnico della Nazionale Pianigiani, con i suoi compagni in azzurro con il suo club, ma la partenza da Milano sembrava comunque certa. Il playmaker infatti potrà giocare soltanto alla quart’ultima partita di campionato (saltandone ben 26) ma ha ricevuto l’ok dalla federazione per giocare in Eurolega: comunque sempre troppo poco per non giustificare la fin3 del contratto con l’Olimpia Basket. E invece Prioli ha stupito i tifosi che non dovranno are a meno del proprio beniamino per questa stagione, dietro ovviamente una grossa decurtazione di stipendio. Milano ha fatto i propri conti: si è preferito non snaturare il progetto in atto assieme al giocatore attendere che questo sia disponibile e nel frattempo cercare di resistere con un nome meno eccellente. Dietro a questi calcoli ha avuto sicuramente il suo peso anche lo sfumato approccio a Bo McCalebb, che ha rifiutato di considerare proposte di ingaggio inferiori ai due milioni, in totale opposizione alla filosofia del club milanese. Comunque per l’Olimpia il mercato rimane aperto: oltre al playmaker il coach Luca Banchi necessita anche della guardia. Intanto le acque non si sono calmate in Nazionale, sebbene ci siano state le scuse ufficiale di Hackett e la volontà dichiarata di non fare ricorso. È di queste ore un comunicato ufficiale riportato dalla Federazione e scritto dagli atleti della nazionale, in cui gli azzurri prendono posizione rispetto all’intera vicenda del playmaker milanese e lo accusano di aver mancato rispetto a loro, allo staff e alla maglia. Pubblichiamo di seguito alcuni brani del comunicato, pubblicato sul sito della Federazione Italiana Pallacanestro. “Desideriamo chiarire la nostra posizione rispetto alla vicenda che ha coinvolto Daniel Hackett. Non vogliamo essere giudici di nessuno. Siamo in primo luogo persone e poi atleti professionisti”; poi arriva la parte relativa al caso, quando i giocatori dicono come sia loro dovere “presentarsi al raduno della Nazionale e lasciare che lo staff medico Azzurro possa fare le proprie valutazioni. Daniel non lo ha fatto. Poi ci sono le regole non scritte tra giocatori e Daniel le ha violate. Tra compagni di squadra c’è un codice di rispetto che lui ha infranto. Chiediamo e pretendiamo rispetto da parte di tutti come lo riconosciamo a tutti”. Insomma: non ci sono certo andati con la mano leggera.