Il Mondiali di basket 2014 in corso in Spagna è giunto alle semifinali: le sfide in programma sono USA-Lituania (oggi a Barcellona alle ore 21:00) e Francia-Serbia (venerdì 12 settembre a Madrid, ore 22:00). Gli Stati Uniti partono come sempre favoriti anche perché sinora hanno vinto tutte e sette le partite disputate nel torneo tra fase a gironi, ottavi e quarti. Più equilibrata si prospetta la sfida tra Francia e Serbia: nei quarti i transalpini hanno estromesso a sorpresa la super Spagna padrona di casa mentre i balcanici hanno spazzato via il Brasile. Sabato 13 è in programma la finale per il terzo e quarto posto mentre domenica 14 si giocherà per l’oro. Per introdurci alle semifinali del mondiale di basket ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva il giornalista Oscar Eleni.

Si comincia con Stati Uniti-Lituania, come vede questa partita? Sulla carta per gli Stati Uniti non dovrebbero esserci problemi, si stanno confermando come la squadra più forte del torneo e dovrebbero ripetersi anche con la Lituania, che pure è molto competitiva. Piuttosto ci si aspettava la finale USA-Spagna ma c’è stato l’imprevisto…

La nazionale spagnola la ha delusa? Ha peccato di presunzione contro la Francia e in questo senso credo abbia sbagliato il commissario tecnico Juan Orenga. Doveva preparare meglio l’approccio alla partita coi francesi, che ha dimostrato come una montagna di talento individuale possa non bastare.

Cosa devono temere gli Stati Uniti della Lituania? Non molto sinceramente anche se la Lituania ci ha abituato a grandi exploit, così come ad incredibili flop. Hanno una grande tradizione cestistica e un roster competitivo, ma credo che il divario con gli americani sia ampio e dovrebbe emergere.

Lituania che ha perso il playmaker Kalnietis per infortunio: assenza pesante? Sicuramente sì, sarà un’assenza che potrà contare molto nell’economia del gioco lituano, che potrebbe risultare più lento e prevedibile.

Perché secondo lei Derrick Rose è stato finora sottotono? Viene da due anni di inattività agonistica e probabilmente non vorrà rischiare fino in fondo, per non compromettere un’altra stagione con i Bulls. Nonostante l’importanza del mondiale la sua credibilità cestistica deve essere messa in discussione in NBA.

Come vede invece l’altra semifinale, Francia-Serbia?

Sarà sicuramente una bella partita, tra due squadre che avranno davanti l’occasione unica di arrivare in finale, sicuramente si avvertirà una certa tensione. Complimenti alla Francia che aveva perso di 24 punti contro la Spagna, nella fase a gironi, e poi nei quarti ha saputo ribaltare il pronostico.

Quali sono stati i motivi di questa vittoria? La bravura di coach Collet, e la capacità dei giocatori di scendere in campo liberi dal precedente negativo. I francesi hanno interpretato la sfida molto bene tatticamente, approfittando anche del 2/22 spagnolo dalla lunga distanza. La Francia si è dimostrata una vera squadra in tutti i sensi.

Cosa dire invece della Serbia, che ha travolto il Brasile? I suoi giocatori hanno giocato meno individualmente del solito e per tutto il resto c’è Bogdanovic, che sta si sta esprimendo molto bene assieme a Teodosic.

Chi vincerà i mondiali secondo lei? Dico Stati Uniti al 95% e sarebbe sempre meglio che vinca la squadra più forte. Tutti sognavano la finalissima USA-Spagna, le due squadre sulla carta più attrezzate, ma così non sarà. Se invece vincesse la Lituania sarebbe una vera e propria favola per il basket.

Finora chi è stato l’MVP del torneo? Il serbo Bogdan Bogdanovic meriterebbe una citazione, anche se ha margini di miglioramento enormi davanti a sè. Per ora però l’MVP va scelto tra i giocatori americani, che sono stati i più costanti.

(Franco Vittadini)