L’ira di Gianmarco Pozzecco si abbatte sulla Pallacanestro Varese. La terza sconfitta consecutiva, maturata in casa contro Pistoia (67-71) ha causato l’addio alle possibilità di Final Eight di Coppa Italia, ma soprattutto ha vanificato un bel periodo nel quale la Openjobmetis aveva vinto tre gare in serie rilanciandosi in quota playoff. “Sono molto inc…” attacca il Poz in conferenza stampa. “Non sono abituato a fare certe figure e chiedo scusa ai tifosi, non meritano prestazioni del genere”. Varese ha perso esattamente come le altre volte, escludendo un paio di episodi: avanti per tutta la partita, con vantaggi anche importanti, si è fatta risucchiare dalla Giorgio Tesi Group nel finale. Galeotto, come sempre – e non è il primo anno che accade – il terzo quarto. “Mi spiace per gente come Rautins e Callahan, che ci mettono l’anima; ma ci sono un paio di giocatori che… hanno fatto fatica dall’inizio, e continuano a fare fatica. Non riescono a metterci l’energia che serve”. Il riferimento può sembrare oscuro, ma sotto le Prealpi il nome di Ed Daniel odora di taglio. Le cifre ci sarebbero anche (10,5 punti e 7,5 rimbalzi) ma nei momenti caldi il lungo di Birmingham, Alabama, non ha la ferocia che serve e il suo atteggiamento a tratti molle e quasi irriverente non risponde alle attese del suo allenatore. L’altro giocatore di cui parla Pozzecco potrebbe essere Christian Eyenga, arrivato in corsa ma ancora incapace di entrare a fondo nella mentalità europea e non incisivo come il suo talento potrebbe permettergli (ieri ha tirato appena due volte in 27 minuti); insomma, a Varese si respira aria pesante. Ben più del periodo in cui erano arrivate le sei sconfitte consecutive: allora gli avversari erano stati di tutto rispetto (Reggio Emilia, Venezia, Milano tra le altre) e soprattutto la squadra aveva lottato punto a punto sfiorando il colpaccio in almeno due occasioni. Ora invece manca carattere (oltre a Krjstian Kangur, assenza pesante dal punto di vista tattico); per questo Pozzecco ha espresso tutto il suo disappunto e addirittura aperto alla possibilità di farsi da parte. “Ci sono tante cose da fare e magari potrei servire in qualche altra veste; lasciatemi il tempo di parlare tra noi, ma io sono pronto ad andarmene subito perchè il bene di Varese viene prima di me”. Il secondo del Poz è Ugo Ducarello, già visto in panchina nelle giornate in cui il suo “capo” era squalificato; sarà lui eventualmente a ereditare la panchina? Da capire cosa succederà, ma l’aria a Varese non è delle migliori.
(Claudio Franceschini)