Settimana di coppe, settimana di basket Eurolega 2015-2016: le nostre due squadre sono ad un passo dall’eliminazione al primo turno ma provano comunque la zampata di orgoglio per rimanere in corsa e, più in generale, per dare risposte importanti alla loro stagione. L’Olimpia Milano, una vittoria e cinque sconfitte, ospita l’Anadolu Efes che nella scorsa stagione aveva sancito l’eliminazione dalla Top 16; la Dinamo Sassari, ancora a caccia della prima vittoria europea e con l’esordio in Eurolega di Marco Calvani, che ha preso il posto dell’esonerato Meo Sacchetti, va a giocare sul campo del Cska Mosca, unica qualificata alla fase successiva e avversario semi-impossibile da battere per come sta giocando. Per un pronostico su queste due partite di Eurolega, IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva l’ex centro della Nazionale Roberto Chiacig.



Milano-Efes, l’ultima speranza di qualificazione per l’Olimpia? Diciamo pure che sarà una partita importante, ma dovrà essere solo l’inizio di una serie di successi consecutivi per sperare ancora nella qualificazione, anche se risulta difficile a questo punto pensare a una cosa del genere.

Cosa potrebbe cambiare rispetto alle ultime partite? Non lo so, non conosco bene le dinamiche di Milano, posso solo dire che non è da adesso che Milano ha problemi; ci sono aspetti del gioco che non riesce a risolvere, con allenatori e giocatori cambiati in questi anni che non hanno risolto la situazione.



Basteranno i faccia a faccia di Repesa con i giocatori di questi giorni? Ho avuto Repesa come allenatore, posso dire che è un ottimo tecnico; non so cosa abbia detto ai giocatori. Sicuramente ci sarà la voglia di riscatto da parte di tutti, a partire da questo incontro.

In caso di uscita dall’Eurolega la stagione di Milano sarà fallimentare? Milano era partita per superare il primo turno di Eurolega almeno, se non lo farà non sarà certo un bel risultato; ci saranno però altri obiettivi importanti come lo scudetto e la Coppa Italia. Dispiace in ogni caso per Giorgio Armani, che ha investito finora tanti soldi e meriterebbe che i suoi sforzi venissero ripagati.



A Sassari fuori Meo Sacchetti e dentro Marco Calvani: come cambierà il gioco della Dinamo? Non credo che si tratti del cambio di allenatore il problema di Sassari. Conosco Calvani avendolo avuto come tecnico, è molto bravo. Non so però come potrà riuscire a risolvere tutto solo con la sua bravura.

La società sarda ha liquidato il tecnico del Triplete, ci stava come soluzione? E’ questo quello che mi ha stupito, che dopo solo due mesi dall’inizio della nuova stagione Sacchetti sia stato mandato via. Non penso che questo sia avvenuto per problemi tecnici, so solo che mi è sembrata una scelta inspiegabile. Non la capisco…

Contro il Cska Mosca si aspetta un’altra reazione come quella in campionato? Il Cska non è proprio la squadra ideale da affrontare in questo momento, è una squadra costruita per vincere l’Eurolega e gioca ora contro una Dinamo che come la scorsa stagione sta facendo fatica in questa competizione.

Possibile il miracolo o bisognerà solo limitare i danni? Nel basket ho visto situazioni in cui alcune squadre hanno compiuto imprese incredibili contro formazioni decisamente superiori. Tutto sarà possibile anche se certamente il pronostico sarà dalla parte del Cska.

Da cosa dipende questo momento delle nostre squadre in Eurolega? Non voglio fare polemiche, ma la Federazione non mi ha troppo convinto in questi anni. Non c’è un investimento sui giovani, spesso ci sono in tante squadre di A1 con soli otto giocatori in campo. Questo non avvantaggia la crescita dei nostri giovani. In fondo ce ne sarebbero tanti che potrebbero dimostrare le loro doti, invece devono militare nelle serie inferiori proprio per la presenza di troppi giocatori stranieri. C’è solo il caso di Reggio Emilia che sta investendo sui giocatori italiani e che la scorsa stagione avrebbe anche meritato di vincere lo scudetto per queste sue scelte.

Cosa ci manca poi? Abbiamo tre giocatori che sono nella NBA e sono di grande livello, più Gigi Datome tornato dagli Stati Uniti e ora in Turchia. Poi però di veri leader c’è solo Alessandro Gentile in Italia; non ci sono più giocatori che fanno la differenza. E’ normale che succeda questo, sei nostri giocatori giovani non si fanno crescere…

Quando vinse l’argento alle Olimpiadi di Atene 2004 com’era la situazione? Giocavamo nei nostri campionati, la Nazionale era una squadra importante, si dava spazio agli italiani in serie A e questi diventavano dei leader. Questo si sentiva anche a livello internazionale; ora si sente proprio la mancanza di giocatori che imparino ad essere dei leader, ci sono troppe difficoltà per i nostri giocatori. Addirittura mi hanno detto, e penso che sia vero, che anche in serie C vengono tesserati giocatori americani a parametro zero…

(Franco Vittadini)