Tra giovedì 12 e venerdì 13 febbraio 2015 andrà in scena la settima giornata del Top 16 di Eurolega: l’Olimpia Milano è ultima nel gruppo F (1 vittorie-5 sconfitte) e chiamata all’impresa impossibile in casa del CSKA Mosca (ore 18:00). Nel frattempo la squadra di Luca Banchi continua a vincere in campionato, mentre in Europa è quasi notte fonda: sarà molto difficile replicare il risultato della scorsa stagione, quando l’Olimpia riuscì a qualificarsi ai playoff cedendo poi ai futuri campioni del Maccabi Tel Aviv. Per introdurci a CKSA-Milano ilsussidiario.net ha intervistato il giornalista di Sportitalia Matteo Gandini.
Dopo l’ultima sconfitta contro l’Efes Milano può puntare solo al campionato? Diciamo che a questo punto non ci saranno alternative perchè se Milano avesse vinto entrambi gli scontri diretti con l’Efes poteva avere ancora possibilità di qualificarsi, adesso mi sembra difficile il suo passaggio del turno.
In estate si diceva che la squadra fosse costruita per l’Europa: cosa non ha funzionato? L’impatto dei nuovi giocatori non è stato altrettanto incisivo rispetto a quello dei precedenti, come ad esempio nel caso di Brooks che ha sostituito Langford facendo finora meglio in campionato. Poi forse è mancata quell’adrenalina, quella chimica necessaria per vincere le partite nelle Top 16.
Eppure contro l’Anadolu Efes Milano ha perso solo di due punti… Rispetto a formazioni come Barcellona e Fenerbahce che sono veramente di un’altra categoria, da Final Four, l’Efes non è così forte e in questo senso Milano si è giocata la partita fino in fondo, reagendo meglio ai momenti di difficoltà. Forse Hackett poteva cercare di entrare in area per fare canestro o subire fallo, invece che provare il tiro da tre punti. Però è stato un rischio ragionevole.
Ora la trasferta di Mosca contro il CKSA, partita impossibile per Milano? Diciamo che sarà difficile per motivi tecnici e anche logistici, perché a Mosca è una trasferta molto lunga. In questo momento il CSKA è inferiore solo al Real Madrid.
Come dovrà giocare la squadra di Banchi per tentare l’impresa? Bisogna usare l’espressione ‘partita perfetta’, limitando gli errori in attacco e cercando di non concedere parziali in difesa. E’ chiaro che sulla carta il CSKA è favorito.
Come si potrà fermare Teodosic, mente e anche braccio della squadra russa? Chiedendo ad Hackett di avere un occhio di riguardo in marcatura su di lui, ed alternandolo con Moss.
Ci sarà anche il francese Nando De Colo da controllare sul perimetro… Lo reputo un acquisto importantissimo da parte del CSKA, per fermare lui potrebbero alternarsi lo stesso Moss e Cerella, che sa sempre portare energia positiva dalla panchina. Potrebbe essere questa l’idea iniziale di Milano anche se il piano partita lo sa bene Banchi. Milano dovrà anche fronteggiare le indisponibilità di Shawn James e Gentile, bisognerà chiedere a Samuels qualche sforzo extra sotto canestro e mantenere buone percentuali di tiro.
Nel gruppo F Efes Istanbul e Fenerbahçe si stanno confermando ad alti livelli… Il Fenerbahçe può arrivare alle Final Four e soprattutto in una sfida secca può battere chiunque. L’Efes è un gradino sotto, in ogni caso è da tempo che in Turchia si investe molto per il basket, del resto lo sponsor principale dell’Eurolega è di questa nazionale.
Nel gruppo E abbiamo visto il largo successo del Real Madrid sul Barcellona: cosa ne pensa? In questo momento il Real Madrid è superiore anche al CSKA mentre il Barcellona sta passando una fase di maggiore transizione. Navarro comincia ad avere i suoi anni, saranno 35 a giugno, le nuove leve come i super talento Abrines ed Hezonja stanno maturando e conoscendo l’Eurolega partita dopo partita.
Quanto alla coppa in generale: crede che l’Eurolega sia troppo lunga? Nel caso come cambierebbe la formula? Sì probabilmente è un torneo troppo lungo e logorante per le squadre, praticamente un campionato a parte. Forse si potrebbe snellire la prima fase ed allargare i playoff sul modello NBA, con serie al meglio delle 5 partite anziché decidere tutto nella gara secca. Probabilmente però la formula attuale dell’Eurolega premia i tanti interessi in gioco, anche a livello commerciale e pubblicitario.
(Franco Vittadini)