Alla fine ha vinto la Western Conference, ma certamente quello che contava non era il risultato. La notte delle stelle, l’All Star Game NBA, ha chiuso al Madison Square Garden la tre giorni della Grande Mela con un a favore dell’Ovest che rappresenta il massimo di punti mai segnato in una partita delle stelle; il premio di MVP se lo aggiudica Russell Westbrook, che con 41 punti va a un solo tiro libero di distanza dal primato ogni epoca fatto registrare da Wilt Chamberlain nel 1962 (centra però il primato di marcature nel primo tempo, 27). Non solo: LeBron James, un altro interessato alle statistiche, ne mette 30 (22 solo nel primo tempo) ed è ora secondo ogni epoca come punti totali, avendo davanti soltanto Kobe Bryant che come noto non ha giocato per l’infortunio alla spalla che lo costringerà ai box per tutta la stagione. La partita ha seguito il solito canovaccio: zero difesa o quasi (a parte quella dei fratelli Gasol, entrati nella storia per essersi contesi la prima palla a due), allunghi e rimonte, con finale ovviamente punto a punto sigillato da Russell Westbrook con due tiri liberi. C’è stato anche il “giallo”: raggiunta quota 39 punti con una tripla, il playmaker degli Oklahoma City Thunder non ha più visto un pallone per i successivi tre possessi, e non è usuale che in una partita del genere questo accada se c’è odore di storia. James Harden e Steve Kerr (che era l’allenatore della Western Conference) hanno provato a spiegarsi nel post partita sostenendo di non sapere nulla; lo stesso Westbrook ci ha messo del suo sbagliando un comodo layup che gli avrebbe dato il primato. Si consola con il premio di miglior giocatore della gara; da segnalare invece le 133 triple tentate, che sono ovviamente un record e che certificano come anche da queste parti del mondo il basket sia cambiato (lo scorso anno erano state 60, numero già superato a fine primo tempo). Sul parquet anche Queen Latifah (che ha cantato l’inno americano) e Tamia Marilyn Washington, la moglie di Grant Hill che ha invece omaggiato il pubblico dell’inno nazionale canadese; e tanti giochi di luce e spezzoni dei musical di Broadway, in pieno stile New York City. Nel 2016 l’All Star Weekend si trasferisce oltre confine: si va a Toronto.
Il week-end di New York si concluderà nella notte tra domenica 15 e lunedì 16 febbraio 2015, con la tradizionale partite delle stelle fra le selezioni della Eastern e della Western Conference. Teatro del match sarà il Madison Square Garden di Manhattan, palla a due in programma alle ore 02:30 italiane (le 20:30 locali). Per la sessantaquattresima edizione della sfida Est-Ovest sono state registrate defezioni importanti, alcune annunciate da tempo come quella di Kobe Bryant, infortunato ad una spalla, altre dell’ultimo minuto o quasi. E’ il caso di Blake Griffin ed Anthony Davis per la squadra dell’Ovest e di Dwyane Wade per quella dell’Est: i sostituti saranno rispettivamente DeMarcus Cousins dei Sacramento Kings, Damian Lillard dei Portland Trail Blazers, l’eterno Dirk Nowitzki dei Dallas Mavericks, al tredicesimo All Star Game in carriera, e Kyle Korver degli Atlanta Hawks che ha già partecipato alla gara del tiro da 3 punti. I roster per la partita delle stelle sono quindi così composti: per la Eastern Conference scenderanno in campo Carmelo Anthony (New York Knicks), LeBron James (Cleveland Cavaliers), Pau Gasol (Chicago Bulls), John Wall (Washington Wizards) e Kyle Lowry (Toronto Raprots), più le riserve Chris Bosh (Miami Heat), Jimmy Butler (Chicago Bulls), Al Horford (Atlanta Hawks), Kyrie Irving (Cleveland Cavaliers), Kyle Korver (Atlanta Hawks), Paul Millsap (Atlanta Hawks) e Jeff Teague (Atlanta Hawks). L’allenatore sarà Mike Budenholzer, che completerà la massiccia colonia di Atlanta inserita nella squadra dell’Est. Di contro la Western Conference schiererà in quintetto Marc Gasol (Memphis Grizzlies), Klay Thompson (Golden State Warriors), Stephen Curry (Golden State Warrios), James Harden (Houston Rockets) più il sostituto dell’infortunato Anthony Davis (tecnicamente Dirk Nowitzki ma sarà il coach a decidere); i panchinari dell’Ovest saranno LaMarcus Aldridge (Portland Trail Blazers), DeMarcus Cousins (Sacramento Kings), Tim Duncan (San Antonio Spurs), Kevin Durant (Oklahoma City Thunder), Damian Lillard (Portland Trail Blazers), Chris Paul (Los Angeles Clippers) e Russell Westbrook (Oklahoma City Thunder). Allenatore Steve Kerr, primo coach debuttante ad essere chiamato per l’All Star Game dal 1998, quando ci riuscì Larry Bird. L’anno scorso è stata la Estern Conference a prevalere, vincendo per 163 a 155 allo Smoothie King Center di New Orleans: MVP Kyrie Irving. La partita delle stelle Eastern-Western Conference 2015 sarà trasmessa in diretta tv da Sky Sport sul canale Sky Sport 2 HD (il numero 202) a partire dalle ore 02:30. Gli abbonati al pacchetto Sky Sport potranno fruire del servizio di diretta streaming video Sky Go, per seguire la sfida in tempo reale anche su pc, tablet o smartphone. Aggiornamenti sul risultato del match saranno disponibili anche sul sito ufficiale dell’NBA, www.nba.com, alla sezione All Star Game 2015 e sui social network ufficiali NBA (pagina Facebook) e @NBAAllStar (account Twitter).