Giovedì 26 febbraio 2015 riparte l’Eurolega con la prima giornata di ritorno delle Top 16 (l’ottava complessiva di questa fase). L’Olimpia Milano riparte da dove aveva lasciato ovvero dalla Russia: l’avversario sarà il Nizhny Novgorod (ore 18:00) che all’andata sorprese la squadra di Banchi espugnando il Forum di Assago per 59-79. La classifica del gruppo F vede Milano all’ultimo posto con il bilancio di 1 vittorie e 6 sconfitte, la quota qualificazione è attualmente fissata dall’Anadolu Efes Istanbul, quarto con 4-3. Nel gruppo E invece il big match di giornata sarà Maccabi Tel Aviv-Panathinaikos, in programma sempre giovedì ma alle 20:45. Per introdurci a Nizhny Novgorod-Olimpia Milano ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva il giornalista Oscar Eleni.



Si aspettava la sconfitta di Milano nella finale di Coppa Italia con Sassari? Poteva starci anche nel pronostico, considerando gli ultimi precedenti tra le due squadre ed anche la risicata vittoria di Milano contro Avellino, nei quarti di due giorni prima. Si è visto che i giocatori non erano rimasti contenti di come era andata la partita, poi contro Sassari sono emersi tutti i difetti attuali dell’Olimpia.



Sembra che questa squadra fatichi a reggere la pressione… Direi soprattutto che non è ancora una squadra unita in campo, il basket non è uno sport individuale e nelle partite di Milano alcuni giocatori si ostinano a portare troppo la palla. Sono giocate che possono produrre bei canestri o qualche parziale importante, ma alla lunga non fanno il bene di Milano che nelle situazioni critiche non sa uscirne di squadra.

C’è chi sostiene che quest’anno Banchi non riesca a conferire la sua impronta, è d’accordo? Diciamo che ci sono i senatori di Banchi, i giocatori che lo seguono e quelli che invece fanno un pò ciò che vogliono. Si può dire che Milano sia divisa in due.



Come vede la prima di ritorno contro il Novgorod? Fondamentale perché perdendola si potrà dire addio alle residue speranze di qualificazione al prossimo turno. Come dovrà giocare Milano per vincere? Dovrà essere più squadra, bisognerà difendere ed attaccare con la stessa intensità, i giocatori non dovranno giocare per sè stessi in poche parole.

Ci sono ancora speranze di qualificazione ai playoff? Sì perché c’è ancora tutto il girone di ritorno da giocare, sono sette partite e la matematica ancora non esclude Milano dai giochi, però bisognerà davvero fare un salto di qualità e vincerle tutte o quasi, anche perché le altre non staranno a guardare.

Intanto Andrei Kirilenko è tornato al CSKA dalla NBA, chi fermerà i moscoviti adesso? Se prima il CSKA poteva essere favorito per la vittoria finale adesso lo è ancora di più. Però non c’è niente di scritto, basti pensare che proprio con Kirilenko in squadra il CKSA ha già perso un’Eurolega in finale, nel 2012 contro l’Olympiacos.

Nell’altro girone di Top 16 il big match è Maccabi Tel Aviv-Panathinaikos: come vede quest’incontro? Il Maccabi dovrà rimediare alla sconfitta interna contro l’ALBA Berlino, patita nell’ultimo turno. Penso che giocando a Tel Aviv e in virtù di una classifica positiva il Panathinaikos avrà qualcosa in meno da perdere, e potrà essere più tranquillo in campo.

(Franco Vittadini)