Da venerdì 29 maggio 2015 partono le semifinali dei playoff del campionato italiano di basket, al meglio delle sette partite. Milano incontrerà Sassari che l’ha sconfitta in Supercoppa e in Coppa Italia: sfida affascinante, la formazione sarda non è sembrata così tonica nel finale di campionato, un po’ meglio nei quarti con Trento. Equilibrata anche l’altra semifinale Venezia-Reggio Emilia, che comincerà sabato (30 maggio 2015). Quanto potrà contare il fattore campo? E’ una delle domande che abbiamo rivolto all’ex cestista Alessandro De Pol, nell’intervista in esclusiva per ilsussidiario.net.
Milano-Sassari: l’Olimpia potrebbe avere qualche problema psicologico? No non direi, perchè un conto è giocare in una partita unica come è stato ad esempio in Coppa Italia, un altro è sfidarsi su sette gare dove salvo grossi imprevisti alla distanza emerge la squadra più forte. In questo caso è Milano che reputo certamente superiore e Sassari.
Chi potrebbero essere i giocatori chiave della serie? Milano ha un grande collettivo, con tante individualità potenzialmente decisive nella singola partita, Gentile e Hackett su tutti. Dall’altra parte ci sono i due ‘piccoli’ terribili di Sassari, Dyson e Logan possono accendersi senza preavviso e scavare parziali.
Sassari ha definitivamente superato il momento difficile di questa stagione? Non la vedo spumeggiante e tonica come ci ha abituato, sembra che abbia perso qualcosina offensivamente e per questo sulla carta è un po’ meno competitiva. Credo che farà molta fatica a resistere ad un avversario come Milano.
Chi sarà il centro più dominante, Samardo Samuels o Shane Lawal? E’ difficile fermare un giocatore come Samuels, è veramente un centro di grande valore atletico e tecnico, sarà un problema anche per la Dinamo.
Come ha visto Sassari contro Trento? Quello che si è visto nella serie è che l’Aquila ha cercato di fermare con i suoi esterni l’attacco della Dinamo, soprattutto con Mitchell che era il riferimento offensivo numero uno. Alla lunga però Sassari ha preso le misure a lui e a tutta Trento.
Quanto a Venezia-Reggio Emilia, Menetti potrebbe dedicare Amedeo Della Valle alla marcatura di Julyan Stone?
Abbiamo visto che Stone è un play diverso, capace di giocare sia fuori che soprattutto dentro l’area, quindi per marcarlo potrebbero essere coinvolti altri giocatori come Della Valle o anche Polonara. Stone si sta dimostrando un grande giocatore per il campionato italiano, esegue anche bene il taglia fuori e va bene a rimbalzo offensivo, garantendo spesso seconde chance ai suoi compagni.
Tra due squadre molto solide potrebbe contare il fattore campo? Perchè no? Alla fine in partite sulla carta così equilibrate il fattore campo può essere determinante e Venezia in questo senso sarà favorita. Ha già approfittato della gare in casa contro Cantù e potrebbe ripetersi con Reggio Emilia.
Come vede il duello tra i lunghi Hrvoje Peric e Darius Lavrinovic? E’ difficile fermare un giocatore come Peric, che segna da sotto ma anche più distante dal canestro, ha solidità, non è semplice da marcare perchè sa muoversi rapidamente. In questo senso Lavrinovic potrebbe essere penalizzato in partenza ma ha l’esperienza per sopperire. Per Reggio Emilia in generale non sarà facile fermare i lunghi di Venezia, sempre tonici e con buone medie realizzative.
Chi vede la favorita per lo scudetto? Milano dovrà temere solo Milano, sarà la principale avversaria di sé stessa. Poi certo potrà succedere qualsiasi cosa.
(Franco Vittadini)