Torniamo in Ohio, alla Quicken Loans Arena, dove alle 21 della Costa Est degli Stati Uniti, vale a dire le 3 della mattina italiana (quella tra martedì e mecoledì) si gioca gara-6 della finale NBA 2014-2015. Primo match point a disposizione per i Warriors, che vincendo gara-5 hanno completato la rimonta da 1-2 e si sono riportati in vantaggio potendo ora chiudere il discorso e tornare a festeggiare un titolo dopo quello del , con grandi protagonisti Rick Barry e Jamaal Wilkes.



Devono farlo in trasferta perchè la formula della finale è cambiata: fino a una manciata di anni fa si giocavano due partite in casa della squadra con il miglior record della regular season, poi tre a casa dell’altra squadra e nuovamente due nell’arena della squadra “migliore”. Oggi invece la formula è , cioè si è uniformata ai turni playoff precedenti; e così Golden State si gioca il primo match point davanti al pubblico di Cleveland, che aspetta dal 1948 (gli Indians di baseball) per festeggiare un titolo professionistico di un qualunque sport e che non lo ha mai fatto nel basket. Vincere per i Cavs significherebbe forzare gara-7 che si giocherebbe nella baia di San Francisco, dove potrebbe succedere di tutto. Intanto, gara-5 ci ha detto che i Warriors hanno palesato la propria superiorità; finalmente alla serie finale si è iscritto anche uno Steph Curry fino a qui sottotono (più che altro anche ben contenuto), capace di infilare 37 punti con 7-13 nelle triple, 7 rimbalzi e 4 assist. Con Andrew Bogut tenuto in panchina per 48 minuti e David Lee in campo per soli 9 minuti, Steve Kerr se l’è giocata con Draymond Green da centro per larghi tratti, e la mossa ha pagato anche perchè Cleveland è parsa sulle gambe nonostante il contributo di un JR Smith per una volta presente (14) e non ha trovato le magie dei “non draftati” Matt Dellavedova (5 punti con 3-14 dal campo) e Timofej Mozgov (0 con soli 9 minuti). LeBron James ancora una volta è stato pazzesco: 40 punti, 14 rimbalzi e 11 assist, un’altra tripla doppia che però non è servita perchè dopotutto a basket si gioca in 5 contro 5 e l’assenza congiunta di Kyrie Irving e Kevin Love non può passare inosservata, anche se ci stiamo andando molto vicini. Resta il fatto che il livello raggiunto dal Prescelto è ormai assoluto, tanto che qualcuno ha già iniziato a chiedersi se non sia il caso di assegnare comunque a lui l’MVP delle Finali anche in caso di sconfitta dei Cavs (nella storia è successo solo una volta: nel 1969 con Jerry West, vale a dire il signore la cui silhouette compare sul logo della NBA). Ma James certamente non si accontenterebbe di un trofeo personale: lui vuole il terzo titolo e per quello c’è ancora qualche margine, che proverà a prendersi.



Gara-6 di Cleveland-Golden State sarà trasmessa in diretta tv da Sky Sport 2 a partire dalle ore 3 della mattina italiana, con la telecronaca di Flavio Tranquillo e il commento tecnico di Davide Pessina; trovate il canale al numero 202 del satellite, disponibile anche in alta definizione. Ovviamente ci sarà la possibilità di seguire la partita in diretta streaming video senza costi aggiuntivi e per tutti gli abbonati, semplicemente attivando su PC, tablet e smartphone l’applicazione Sky Go. Per qualunque aggiornamento e informazione utile sulla sfida della Quicken Loans Arena potete consultare il sito www.nba.com, dove trovate il tabellino play-by-play della partita con le statistiche aggiornate. Inoltre le due squadre in campo mettono a disposizione le loro pagine ufficiali sui social network, in particolare Facebook e Twitter: per i Golden State Warriors abbiamo le pagine facebook.com/warriors e @warriors, per i Cleveland Cavaliers ci sono invece i profili facebook.com/Cavs e @cavs. Non dimenticate poi di dare uno sguardo agli account social della NBA: li trovate agli indirizzi facebook.com/nba e, su Twitter, .

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